Le nuove annate DOC Brindisi di Tenute Lu Spada: Masada e Philonianum

Masada e Philonianum, i due vini rossi di punta di Tenute Lu Spada, sono nuovamente disponibili nelle nuove annate,

rispettivamente 2018 e 2020, in edizione limitata. Entrambi Brindisi Doc, a ulteriore testimonianza dell’impegno che l’azienda agricola biologica a due passi dal Parco del Cillarese profonde nel rinsaldare l’antico rapporto fra la città di Brindisi e la sua anima vinicola e internazionale, contribuendo così ad offrire una nuova prospettiva da cui guardare alla città e alla sua campagna, la più estesa della provincia.

Masada è un Negroamaro strutturato proveniente da un unico vigneto ad alberello di sessant’anni vendemmiato a mano, affinato per due anni in parte in barrique di rovere americano e in parte in acciaio. Un vino elegante, di struttura, con una morbida ma decisa tannicità e con un ampio bouquet di profumi che vanno dalla macchia mediterranea, ai frutti rossi maturi, alle spezie, fino al caffè e al tabacco. Prende il nome dalla mitica fortezza di Erode il Grande, nelle cui cantine del palazzo reale sono stati ritrovati frammenti di anfore vinarie prodotte a Brindisi. Il vino che contenevano era il Philonianum, che oggi è il nome del Susumaniello di Tenute Lu Spada, la più identitaria varietà del territorio brindisino che è necessario proteggere e continuare a valorizzare.   Allevato a due passi dal mare, anch’esso da uve vendemmiate a mano, riposa per un anno in acciaio e tre mesi in bottiglia, racchiudendo in sé tutta la tipicità del vitigno, dai sentori di ciliegia ferrovia, prugna matura, pepe nero ed alloro fino alla piacevole spalla acida tipica del varietale. Entrambi portano la firma dell’enologo Giuseppe Pizzolante Leuzzi.

Masada e Philonianum costituiscono la linea di vini di Tenute Lu Spada dedicata alla storia vinicola della città di Brindisi e presto sarà arricchita da un altro vino prodotto da un vitigno che di Brindisi porta il nome, completando ulteriormente il lavoro quotidiano di salvaguardia della biodiversità e dell’identità di un territorio unico in cui hanno sede i vigneti della tenuta.

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