Diffamazione, Amati: “Rossi tace sulle offese di sua moglie. Presento querela”

Dichiarazione del consigliere regionale Fabiano Amati.

“L’avevo già detto che con me non ha effetto la diffamazione sulla persona per combattere le sue idee. Una pratica assurda, messa in atto da una classe politica priva d’idee e colma di pregiudizi.

Ho atteso trenta giorni senza risposta. Il sindaco Rossi non ha inteso accompagnarmi dal Procuratore della Repubblica di Brindisi per depositare denunzia-querela nei confronti della signora Paola Forina, responsabile del movimento politico Brindisi Bene Comune e coniuge del sindaco, ovvero di chiunque dovesse risultare responsabile, per le offese a mio carico.

Un mese fa, Brindisi Bene Comune, il movimento politico del sindaco di Brindisi, mi ha gravemente diffamato, offendendo la mia reputazione, con parole violente, inutilmente guerrafondaie e contrarie a ogni logica di confronto pacifico sulle idee. Il contrario cioè di quanto predicano ed esigono dagli altri.

Ho atteso trenta giorni, magari per un cenno di scuse, e invece niente.

Ho dato per questo mandato al mio legale di predisporre e presentare denuncia-querela per diffamazione.

Ecco le parole diffamatorie pubblicate sulla pagina Facebook del movimento politico Brindisi Bene Comune: “Questo diciamo al solito consigliere Amati pronto interprete dei grandi interessi e delle lobby, subito in prima linea per inceneritori, centrali nucleari e oggi rigassificatori.

Nelle sue parole senza alcun senso e prospettiva sentiamo il cattivo odore dei soldi e dei grandi interessi, della speculazione più becera quella dei 'prendi i soldi e scappa' senza alcun ritegno per il territorio e una città che per queste logiche ha pagato un prezzo altissimo".

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