“Note di un viaggio… Andata” di Pino Ingrosso (Giovanni Galeone)
Sarà Pino Ingrosso, cantante salentino, compositore e attore, il protagonista dello spettacolo di sabato nel Teatro Comunale di Mesagne
“Note di un viaggio… Andata”
È un viaggio musicale, un racconto leggero e brillante del nostro passato che scandisce, con leggerezza e un pizzico di nostalgia, modi, tradizioni, costumi e usanze dell’Italia del Sud, rivissuti attraverso i ricordi d’infanzia, i racconti degli anziani, le sonorità mediterranee. Lo spettacolo ha però un’ispirazione di duplice matrice: da una parte nostalgie personali, ricordi e riflessioni intime; dall’altra lo sguardo sul mondo, dalla strage al Bataclan di Parigi ai drammi dell’immigrazione per mare, il tutto inserito in una visione di ampio respiro dove con brio e diletto si lascia spazio al lato farsesco e giocoso degli accadimenti della vita.
La maggior parte dei brani dello spettacolo sono stati composti da Pino Ingrosso con la peculiarità di essere stati scritti in dialetto salentino e in italiano, proprio per essere maggiormente fruibili anche da un pubblico non squisitamente locale. Uno spettacolo sulla poetica della terra, quindi, e sulla filosofia degli antichi saperi, attingendo dal ricchissimo patrimonio musicale del Sud Italia che va oltre la pizzica, ma senza nostalgia, con la voglia di proiettarsi nel futuro verso una nuova prospettiva che aiuti a riflettere su come siamo per meglio comprendere come dovremmo essere.
In scena Pino Ingrosso (voce, chitarre, ukulele) è affiancato da Silvia Cantoro (basso acustico), Ronny Leva (tres cubano, cavaquinho) Dario Cota (tastiere e fisarmonica), Vito De Lorenzi (batteria e percussioni), Daniela Guercia (voce recitante, cori e colori percussivi)
La volontà di Ingrosso, noto anche per essere la voce solista di Nicola Piovani ed aver lavorato tra gli altri con artisti del calibro di Peppe Barra, Eugenio Bennato, Roberto De Simone, è quella di costruire sulle ceneri della tradizione una personale identità di uno stile musicale “colto-popolare” che potrebbe essere un punto di partenza per voltare pagina.
Giovanni Galeone