“Chiara Civello incanta Mesagne” di Anna Rita Pinto
Ieri sera, mercoledì 13 luglio, a Mesagne, un nutrito pubblico di raffinati turisti ed estimatori musicali
provenienti da tutta la provincia di Brindisi e non solo, ha potuto godere del concerto della cantautrice e polistrumentista Chiara Civello tenutosi nella suggestiva cornice di Piazza Orsini del Balzo.
La luna piena e le “chanson” dell’ultimo album della Civello hanno rapito e incantato senza se e senza ma tutti i presenti, segno che l’associazione Ricreazione rappresentata dalla sua presidente Fausta Cosentino, che per il secondo anno ha organizzato il concerto dell’Artista patrocinato dal Comune di Mesagne, ha fatto centro di nuovo confermando un’innata sensibilità culturale e un’ottima organizzazione.
Chiara Civello è un’Artista di origine pugliesi nota a livello internazionale che divide la sua vita e le sue produzioni artistiche tra Trastevere, NewYork e Rio de Janeiro. Inizia la sua carriera giovanissima e a 18 anni lascia la capitale per frequentare in America il prestigioso Berklee College of Music dove il destino la porta a condividere la sua stanza con Antonia Bennet, figlia del più noto Tony, che da subito rimane colpita dal suo talento. È proprio qui che oltre ad apprendere l'arte della composizione e dell'arrangiamento, impara “come camminare nella musica” ma anche l'apertura mentale, il “metissage” e l'identificazione di ciò che la muoveva musicalmente.
È la prima artista Italiana nella storia, infatti, ad esordire con la leggendaria etichetta Verve Records, sotto la produzione di Russ Titelman. E non è un caso che nella sua lunga carriera e nei sui sette album prodotti, può vantare collaborazioni come quelle con Burt Bacharach, vero monumento della storia della musica e poi Gilberto Gil, Chico Buarque, Ana Carolina, star del pop brasiliano, Esperanza Spalding, Eumir Deodato, Pedro Sa, Roubinho Jacobina, Diana Tejera, Francesco Bianconi dei Baustelle, Cristina Donà, Diego Mancino, Pippo Kaballà, Rocco Papaleo e con i giovani cantautori Dimartino e Diana Tejera.
È difficile definire la poliedricità della Civello che in ogni concerto continua a stupire e che spazia con naturalezza in un’infinita varietà di stili che rendono unici i suoi arrangiamenti: da un pop libero, immediato, ironico, in perfetto equilibrio tra atmosfere classiche e sound moderno e una felice alchimia tra rock, melodia italiana, armonia brasiliana e R&B. Un sound, il suo, sempre elegante, dove mescola il Northern Soul alla Bossa Nova, il Blue Eyed Soul al jazz, ai ritmi cubani, al swing e persino al blaxploitation.
Nell’ultimo album “chanson” presenta invece una tracklist di 12 brani classici risalenti al 1945 al 1975 tutti di cantautori francesi, da Michel Legrand a Charles Aznavour, Charles Trénet, Édith Piaf, Jacques Brel o Gilbert Bécaud e Francis Lai. Nomi familiari per gli amanti della musica francese, ma non necessariamente per il pubblico internazionale che per oltre 70 anni ha ascoltato queste canzoni senza avere alcun riferimento alla loro eredità francese.
Anna Rita Pinto
14.07.2022