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Asl BR: Romano, Pentassuglia revochi chiusura p.o. S. Pietro, Mesagne e Fasano
La delibera regionale per il riordino della rete emergenza-urgenza ha avuto un secondo passaggio, una presa d'atto, da parte della dirigenza della Asl di Brindisi, nella parte relativa alla provincia di Brindisi. In questo passaggio, la dirigenza della Asl di Brindisi, ha attuato il declassamento dei Pronto Soccorso di San Pietro Vernotico, Mesagne e Fasano.
Per questo motivo, il capogruppo del Pd alla Regione Puglia, Pino Romano ha presentato una interrogazione urgente a risposta scritta, all'assessore regionale alla Sanità, Donato Pentassuglia.
Nella interrogazione premesso che: la delibera regionale ha riordinato la Rete di emergenza-urgenza in Puglia, che questo riordino prevede tre livelli di intervento (Pronto Soccorso, punto di primo intervento, e punto di primo intervento territoriale); premesso che questa procedura declassa di fatto i Pronto Soccorso di San Pietro Vernotico, Mesagne e Fasano; premesso che lo stesso Piano di riordino, approvato dalla giunta regionale, lega il declassamento al Piano di riordino della rete ospedaliera; premesso che il Piano di Riordino della rete ospedaliera è rimandato, come ha detto lo stesso Pentassuglia a data da destinarsi.
Add a commentSanità, tagli a Fasano e S.Pietro, Scianaro: “Bruttissima scelta per il territorio.
La Ciannamea, a due giorni dalla liquidazione, ha portato a compimento la missione dei tagli, così come Sel e il Pd le hanno indicato, che ha rappresentato il suo primo obiettivo verso la città di Fasano dal primo giorno del suo insediamento”.
Così il consigliere regionale di Forza Italia, Antonio Scianaro, commentando la delibera del direttore generale della Asl di Brindisi con cui si recepisce il piano organizzativo della rete emergenza-urgenza. “Vengono quindi chiusi –aggiunge- i pronto soccorsi di Fasano e San Pietro Vernotico, e riconvertiti in punti di primo intervento, senza prevedere misure di compensazione.
Mi domando a cosa siano serviti tutti questi giorni di rassicurazioni da più parti, quando ormai il danno è fatto e la decisione, evidentemente, era stata già presa.
Con grande rammarico apprendo questa notizia nefasta per il nostro territorio e mi limito sommessamente a rilevare che il centrosinistra avrà qualche difficoltà a frequentarlo in campagna elettorale, perché i cittadini si accorgeranno a stretto giro del taglio che compromette gravemente il servizio sanitario offerto.
Add a commentFriolo: due comunicati, il primo sui direttori Asl ed il secondo sulla legge Severino.
“D.G. asl, tutto bene quel che finisce bene. Ma i cittadini?"
Di seguito, una nota del consigliere regionale di Forza Italia e vicepresidente della III Commissione Sanità Maurizio Friolo.
“E così tutto bene quel che finisce bene. I direttori generali delle Asl sono arrivati alla conclusione del loro mandato senza affrontare lo scoglio anche mediatico della verifica di metà mandato prevista dalla legge, e a nulla è servito al sottoscritto chiedere ripetutamente gli atti, per correttezza nei confronti dei cittadini e dell’opinione pubblica. E alla fine del percorso hanno ricevuto dalla giunta -con un’unica eccezione- una bella promozione, non è dato sapere se per meriti effettivi e brillanti risultati conseguiti, oppure per volontà di non infierire (essendo prossimo il pensionamento), o per assicurare loro anche il premio di produttività finale.
Add a commentUna dichiarazione del capogruppo Pd alla Regione Puglia, Pino Romano:
“La delibera per la riorganizzazione del sistema emergenza-urgenza nella nostra provincia, è la conferma della volontà del management della Asl Brindisi di tagliare ulteriori posti letto ospedalieri”.
Ne è convinto il capogruppo del Pd alla Regione Puglia, Pino Romano, secondo il quale nella delibera “manca una sia pur minima programmazione di rete e servizi che sia articolata sui territori, e in cui la scelta di non potenziarle l'ospedale di Ostuni come Dea (Dipartimento emergenza accettazione) di primo livello, lascia scoperti dal servizio una considerevole fascia di popolazione”. Per Romano, “se nella provincia di Brindisi resteranno un Dea di secondo livello, vale a dire il Perrino; un Dea di primo livello a Francavilla e solo un pronto soccorso a Ostuni, il Perrino di Brindisi scoppierà”.
Add a commentRomano (Pd): due comunicati su Svimez e nuove nomine.
Svimez, “Crisi morde ancora ma Puglia non si arrenderà”
Il capogruppo Pd alla Regione Puglia, Pino Romano ha diffuso la seguente dichiarazione:
“Il rapporto Svimez non ci stupisce. Anzi, conferma lo scenario all'interno del quale la Puglia ha reagito in tempo, affrontando una crisi che, com'è noto, ha colpito in particolare il Sud. Nella nostra regione, con il lavoro dell'assessorato allo Sviluppo economico, è stato fatto tanto per limitare i danni di una crisi economica mondiale che in Puglia ci ha visti alle prese anche con diverse vertenze di grandi gruppi industriali che volevano abbandonare il nostro territorio per investire all'estero.
Ma noi siamo riusciti, con i denti, a tenerli qui. Abbiamo lottato e continuiamo a lottare come fa un bambino contro un gigante. Abbiamo messo in piedi un piano straordinario per il lavoro puntando sulla formazione permanente per ricollocare anche le persone che perdono il lavoro quando già sono avanti con gli anni.
Add a commentFriolo: “Rapporto Svimez, la fotografia di una regione tradita”
Una nota del consigliere regionale di Forza Italia Maurizio Friolo, vicepresidente della III Commissione Sanità.
“Il Rapporto Svimez 2014 è la terribile istantanea di un’Italia divisa in due. E, in quel Mezzogiorno drammaticamente soffocato dalla morsa di sette anni consecutivi di recessione e di economia e di tutti i principali parametri e indicatori in caduta libera, ecco una Puglia ben diversa da quella che ci avevano raccontato nove anni di propaganda, di annunci, di promesse, di rivoluzioni presunte mai compiutamente realizzate, e nemmeno semplicemente abbozzate.
Una regione senza certezze per il presente e senza speranze per il futuro, dalla quale scappare alla prima occasione utile. Senza una qualsiasi politica non intrisa e condizionata da pregiudiziali ideologiche, senza idee e strategie efficaci per il rilancio, senza la reale consapevolezza dell’enormità dei drammi che giorno dopo giorno sempre più numerosi e inquietanti reclamavano l’urgenza e la necessità di ben altra considerazione e attenzione, mentre l’attenzione era sempre e solo rivolta altrove.
Add a commentFriolo: “La Puglia rischia di ritrovarsi senza sangue”
“L’audizione di stamane in Commissione, attraverso l’ascolto e il confronto con autorevoli e qualificati addetti ai lavori, ha amplificato – piuttosto che eliminare – la paura che l’emergenza ematica produca ripercussioni e conseguenze drammatiche, in tutta la Puglia e non solo nella provincia di Brindisi.
E ha fatto emergere ancora una volta le gravi responsabilità di una Regione che, nonostante una Legge dello Stato risalente al 2005, e l’Accordo Stato-Regioni al dicembre 2010 che indicava perentoriamente la scadenza del 31 dicembre 2014 come termine ultimo per l’accreditamento di strutture adeguatamente attrezzate, soltanto nel 2013 si è dotata di un regolamento ad hoc, senza poi mettere in atto la necessaria rete di controlli e verifiche inerenti l’operato del CRAT e dei direttori generali delle Asl.
Così trovano una loro logica pure i milioni di euro stanziati -senza alcun riscontro concreto e alcun beneficio tangibile per la comunità – per l’adeguamento delle ventiquattro strutture trasfusionali previste sul territorio regionale: e una serie incredibile di lacune e ritardi rischia di comportare non solo il mancato accreditamento delle strutture in questione, con conseguente necessità di rivolgersi altrove per soddisfare il fabbisogno ematico e quindi costi aggiuntivi di notevoli entità; ma anche la chiusura degli ospedali in toto.
Add a commentVendola: se rimane la manovra sarebbe opportuno consegnare le chiavi dei governi regionali a Palazzo Chigi!
“Se la manovra dovesse essere confermata nella sua rozza algebra io penso che sarebbe opportuno consegnare le chiavi dei governi regionali a Palazzo Chigi". Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, commentando con i giornalisti la richiesta del presidente della Conferenza Stato-Regioni, Sergio Chiamparino (Pd), di incontrare il premier Renzi per proporre una diversa modulazione dei circa quattro miliardi di tagli che la manovra prevede per le Regioni.
“Non si può più esercitare con responsabilità il governo dei territori in cui a causa delle politiche dei governi centrali è aumentata la povertà, la disoccupazione; in cui la fragilità delle persone ci chiede più impegno per organizzare presidi e tutela nei territori. Invece ci si chiede di tagliare le reti della protezione sociale”.
“Non intendo essere – ha continuato Vendola – l'amministratore fallimentare della mia regione.
De Biasi (La Puglia prima di tutto): “La tragedia sfiorata a Campo di Mare è un segnale che le istituzioni in possono e non devono sottovalutare”.
"L’ultima tragedia sfiorata con il crollo della falesia a Campo di Mare, nel Brindisino, è l’ennesimo segnale che questa vicenda non può e non deve essere sottovalutata”. E’ quanto sostiene il presidente del gruppo “La Puglia prima di tutto” alla Regione Puglia, Franco De Biasi.
“Anche questa volta è andata bene – afferma – ma le cronache ci mettono in evidenza che in quella zona, come in molte altre del litorale salentino e dell’intera regione, non sono i divieti a frenare i bagnanti, che in assenza di controllo finiscono spesso col violarli senza rendersi conto del pericolo che accettano di correre. E’ evidente che qualcuno deve farsi sentire”.
Secondo il presidente De Biasi, è la Regione Puglia che deve chiamare a rapporto i singoli Comuni: “Poiché è chiaro che non basta un cartello a tenere la gente al sicuro – spiega – sarebbe forse il caso che dalla giunta regionale giungano direttive stringenti perché siamo nella fase più intensa della stagione. E’ ora che bisogna imporre i controlli, il rispetto delle regole e, se necessario, pesanti sanzioni per chi trasgredisce. Gli smottamenti della falesia sono improvvisi e quasi sempre imprevedibili.
Dati Svimz: Introna fa appello all'unità del centrosinistra per risollevare il Sud e la Puglia
“I partiti del centrosinistra non possono permettersi di dividersi su tutto, mentre è il Paese ad essere spaccato, tagliato in due dalla desertificazione economica e umana del Mezzogiorno. Basta con le liti di condominio, i cittadini vogliono sapere qual è il nostro progetto per risollevare l’Italia e ridare speranza al Sud, ai giovani, ai lavoratori, alle donne e agli anziani ”. È il monito severo di Onofrio Introna.
Il presidente del Consiglio regionale della Puglia legge con preoccupazione i dati appena diffusi dallo Svimez. “Offrono un’immagine angosciante, quella di un Sud dove si è ripreso ad emigrare, si fanno sempre meno figli e la povertà cresce senza freni: le famiglie totalmente indigenti sono aumentate di due volte e mezzo in cinque anni”. Nel Meridione si concentra l’80% delle perdite di posti di lavoro e il Pil è crollato del 3,5%, oltre il doppio rispetto al Centro-Nord (-1,4%).
“Se noi del centrosinistra per primi non prestiamo ascolto a questi segnali angoscianti, la partita può dirsi persa. E non ce lo possiamo consentire”.
L’attenzione di Introna si rivolge alla realtà regionale. “La crisi ci aggredisce, malgrado tutte le politiche efficaci e innovative messe in campo dalla Regione. La Puglia arretra meno, ma arretra. Se di fronte a questo quadro non ci fermiamo per una pausa di riflessione, ci assumeremo responsabilità gravissime.
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