Violenza ed episodi pericolosi: i disagi dei nostri giovani meritano una rete di tutti i soggetti del territorio. La Uil di Brindisi c’è
Con l’arrivo dell’estate, la fine delle lezioni a scuola ed il rientro a casa di centinaia di universitari
inizia un periodo di stacco dalle tradizionali attività di impegno per moltissimi giovani e giovanissimi. Le movide ed i locali delle nostre cittadine tornano ad essere animati da ragazzi in cerca di evasione e divertimento. Del tutto naturale se non fosse che la ricerca di leggerezza e distrazione sia sempre più spesso accompagnata da episodi di violenza, bullismo e sfide di tracotanza pericolose per gli stessi ragazzi oltre che per gli avventori di piazze e spazi pubblici.
Che sia a bordo della propria auto o sfrecciando su un monopattino elettrico, piuttosto che le conseguenze di un numero elevato di drink alcolici o sostanze varie, i nostri ragazzi diventano molesti e troppo spesso violenti fra di loro. Gli episodi sono tanti e noti a tutti, raccontati dalle cronache del giorno dopo ma anche, sempre più frequentemente, osservati in prima persona mentre si passeggia nelle vie del centro o nelle periferie. A Brindisi e in provincia. Si tratta di fenomeni profondi e complessi, in estate più visibili ma costantemente presenti fra i nostri giovani, che richiedono l’attenzione di tutte le Istituzioni civili, sociali ed educative del nostro territorio.
La scuola, la famiglia, la parrocchia, i gruppi associativi e sportivi ma anche le Forze dell’Ordine, i gestori di locali e diversi altri soggetti sono coinvolti a pieno titolo in una sfida epocale che non vuole salvaguardare moralisticamente il buon costume ma il futuro stesso dei nostri giovani e della società di domani. Nessuno di questi soggetti ha la possibilità, da solo, di risolvere la questione ma ognuno di questi è un tassello importante del grande mosaico dell’educazione giovanile. Solo una Rete del Territorio, costante e reale, può porre un argine alla deriva di certi comportamenti pericolosi e fuorvianti.
Il Sindacato avverte a pieno titolo il coinvolgimento nella sfida che le nuove generazioni rappresentano e chiama a raccolta tutti i soggetti interessanti per fare Rete per i nostri giovani. La risposta al disagio dei giovani che sfocia in violenza non può essere solo la repressione e la condanna, seppur quanto mai necessaria.
La UIL, il Sindacato delle persone, considera quella dei giovani una priorità assoluta per il futuro del territorio per la quale non servono le denunce e le indignazioni sul singolo episodio ma una programmazione seria e condivisa a chi sarà il futuro di questa terra.
Il Coordinatore Provinciale
Fabrizio Caliol
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