Presentazione della lista Avvocatura Liberale, a sostegno di Dario Lolli come Presidente dell’Ordine Provinciale degli Avvocati

Dario Lolli ha alle spalle un lungo percorso professionale di prestigio nell’ambito forense,

sia in campo provinciale che nazionale. Nel corso dei quarant’anni dedicati alla professione forense ha ricoperto per nove anni la carica di Vice Pretore Onorario, è poi entrato a far parte del Consiglio dell’Ordine forense a partire dall’anno 1996 ed è rimasto ininterrottamente nella compagine per numerosi anni.

Nell’anno 1999 è divenuto componente del Comitato dei Delegati della Cassa Nazionale Forense, che è l’organismo istituzionale economico dell’avvocatura italiana, assumendo poi nel 2009 la carica di componente del Consiglio di Amministrazione e di membro della Giunta Esecutiva, sino a tutto il 2013.

In questo contesto ha dedicato grande attenzione a tutti gli aspetti che attengono la vita professionale dei colleghi sia dal punto di vista previdenziale che assistenziale, è stato promotore di riforme innovative nel campo previdenziale, si è personalmente interessato dei protocolli che attengono all’assistenza sanitaria e responsabilità civile degli avvocati.

Spende tuttora la sua attività in quel settore poiché è stato membro del Comitato di Redazione della Rivista nazionale della Previdenza Forense ed al momento attuale è membro del Comitato Scientifico della stessa Rivista.

L’ aggregazione che sostiene la sua candidatura alla Presidenza dell’Ordine Forense è composta da 10 candidati, in linea con le prescrizioni dettate dalla legge elettorale forense a tutela delle minoranze, e cioè oltre che dallo stesso Dario Lolli, da Angelo Caforio, Gianfrancesco Castrignanò, Leonardo Contessa, Italia Ditano, Miranda Fiore, Serena Missere, Camen Monopoli, Albino Quarta e Carlo Verusio.

Il gruppo si propone di apportare un cambiamento nell’attuale assetto al governo dell’Ordine, superando le criticità che allo stato attuale molti dei Colleghi lamentano, razionalizzando i costi, potenziando i protocolli anche attraverso l’istituzione di commissioni per aree specializzate, ponendo maggiore attenzione alla formazione anche dei tirocinanti, favorendo iniziative per la fissazione di criteri di trasparenza nella assegnazione degli incarichi giudiziari e maggiore attenzione e cura per gli ambienti di lavoro, implementando le tecniche informatiche di contatto ed informazione verso i colleghi, perseguendo attività istituzionali per la piena attuazione della legge sull’equo compenso, valorizzando gli interventi dell’Ordine per una migliore gestione delle udienze civili e penali, anche presso l’Ufficio del Giudice di Pace.

Il tutto è evidentemente riduttivo del più puntuale programma che il gruppo ha proposto, nel quale vi è anche l’impegno a porre una particolare attenzione verso le problematiche assistenziali e previdenziali dei Colleghi con la programmazione di un supporto per la risoluzione dei problemi.

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