Disponibilità del Ministero della Difesa per l'emergenza Coronavirus.

La Difesa ha reso disponibile, in caso di necessità e su richiesta delle Autorità competenti sull'emergenza coronavirus,

un totale di circa 2200 stanze e circa 6600 posti letto, distribuiti su tutto il territorio nazionale, a favore dei cittadini che debbano eventualmente sottoporsi al periodo di sorveglianza.

Il Dicastero, su indicazione del Ministro della Difesa, è anche a disposizione nel fornire supporto all'emergenza attraverso una quota del proprio personale medico, qualora ne pervenga specifica richiesta e compatibilmente con le esigenze operative che tale personale è già chiamato a svolgere in ambito Difesa - in Italia e nelle missioni all'estero. Nello specifico, per rispondere alle esigenze dei territori lombardi, il Ministero sta predisponendo in queste ore il pronto invio di 10 medici e 14 infermieri, per arrivare a un totale di 20 medici e 20 infermieri.

L'attuale predisposizione infrastrutturale ha comportato l'applicazione di un dispositivo interforze di accoglimento e di osservazione sanitaria teso a garantire ai cittadini un accurato controllo del loro stato di salute ed una eventuale permanenza in misura di quarantena. Ad oggi, le strutture in corso di utilizzo richieste alla Difesa per fronteggiare l'emergenza coronavirus sono quelle del Centro Sportivo Olimpico dell'Esercito della Cecchignola, il polo alloggiativo della Scuola di Applicazione militare presso la caserma Riberi di Torino e il Policlinico militare Celio di Roma, che fornisce anche assistenza ospedaliera. A breve verrà attivata una quarta struttura, sempre su richiesta della Protezione Civile, che è la caserma Annibaldi di Milano, presso Baggio.

La Sala Operativa (attiva 7 giorni su 7, h24) del Comando Operativo di vertice Interforze (COI), dedicata all'#Emergenza, continua a monitorare la situazione dei militari italiani in tutti le missioni e operazioni nazionali e internazionali ed a condividere le informazioni di interesse con gli altri dicasteri impegnati a fronteggiare l'emergenza sanitaria.

Dopo la difesa dello Stato e il contributo alla pace e alla sicurezza internazionale attraverso le organizzazioni di cui l’Italia è parte, su previsione del Codice dell’Ordinamento militare alle Forze armate spetta il “concorso nelle attività di protezione civile su disposizione del governo, concorso alla salvaguardia delle libere istituzioni e il bene della collettività nazionale nei casi di pubbliche calamità”.

On. G.Luca Aresta

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