Un saluto per Angelo Smedile
In ognuno di noi albergano ricordi indelebili e per lo più quelli che hanno una maggiore resistenza sono collegati con la nostra infanzia,
con il periodo in cui abbiamo frequentato le scuole elementari, perché lì abbiamo conosciuto quelle persone, i maestri, che ci hanno insegnato le principali regole dello “stare insieme”. Per questo, ogni volta che ci lascia un maestro di scuola elementare il vuoto che rimane nel contesto della comunità è immenso!
Ed oggi, a Mesagne abbiamo vissuto la perdita del caro Angelo Smedile ed abbiamo letto dappertutto i ricordi, quel legame indissolubile che aveva costruito con i suoi ragazzi, i suoi bricconcelli, come affettuosamente amava definirli e nonostante l’età, le notizie che ormai lo ponevano verso il tramonto, la certezza del suo ultimo saluto ha trovato tutti impreparati.
Perché Angelo non era solo il maestro di scuola, ma un vero maestro di vita, una persona tranquilla che insegnava un peculiare modus vivendi con l’esempio con il comportamento tranquillo e sereno.
In molti hanno fatto tesoro dei suoi suggerimenti non distribuiti ma mostrati, in molti hanno sempre cercato di copiare il suo rapportarsi con la gente, sempre molto discreto, in molti hanno capito quanto il suo atteggiamento era frutto di una presenza operativa costante ma senza protagonismi di sorta.
Ed anche il suo ultimo segno di vita, ironia della sorte si incastona in una coerenza quasi incredibile, quasi a togliere il disturbo senza frastuoni, in modo silenzioso per la concomitanza di eventi unici e quasi irripetibili.
Quando le difficoltà per la nostra comunità cesseranno in molti andranno a salutarlo quasi a collazionare l’ultimo afflato di vita che non è stato possibile, oggi, porre in essere.
Nel frattempo, mentre con la dolcezza di sempre hai cominciato una nuova strada, noi abbiamo acceso la “lampada del buon cammino” perché lo stesso possa essere illuminato nel miglior modo possibile!