Le prospettive dell’idrogeno verde: il biometano

L’utilizzo maturo dell’idrogeno come vettore energetico è una scelta necessaria e ormai inevitabile, in Italia e nel mondo.

Certamente non può essere condotto a qualsiasi costo. La strategia più coerente in questo delicato periodo storico pretende un’attenta valutazione delle emissioni di anidride carbonica (CO2) congiuntamente alla minimizzazione del consumo di energia elettrica.

La produzione di idrogeno verde per via elettrolitica è un metodo oramai imprescindibile, sebbene costoso, e particolarmente adatto per le zone in cui si ha molta energia in esubero. Tale processo è infatti molto energivoro, ossia necessita di moltissima energia elettrica, e spesso richiede di grandi impianti per essere efficace. In soccorso a tale tecnologia, lo steam reforming di biometano consente di ottenere idrogeno verde a basso costo e con un ridotto consumo di energia, fino a 6 volte inferiore rispetto l’elettrolitico. Gli scarti di colture energetiche (es. sili mais), i residui colturali, scarti di origine agroindustriale, liquami etc. sono le pregiate materie prime necessarie a ottenere il biogas, mediante digestione anaerobica. Il biometano è ottenuto per purificazione e successivo upgrading (ossia la rimozione fisica della CO2) del biogas. Lo steam reforming di biometano oltre a produrre idrogeno verde è all’avanguardia nel processo di decarbonizzazione: utilizza la CO2 catturata dalle piante per generare idrogeno, con un bilancio globale di emissioni pari a zero.

La sostenibilità di questo processo e i costi estremamente contenuti del prodotto finale hanno spinto SCANDIUZZI STEEL CONSTRUCTIONS, forte della sua esperienza ventennale nel settore idrogeno, ad investire sulla realizzazione e continua ricerca e sviluppo di generatori modulabili “on site” basati su questa tecnologia. Gli impianti sono estremamente flessibili, compatti, agili da collocare, in grado di allineare la produzione alle esigenze dell’utilizzatore senza la necessità dello stoccaggio dell’idrogeno, eliminando i rischi e le problematiche ad esso legate.

I generatori SCANDIUZZI possono contribuire in modo significativo alla realizzazione di quella rete capillare di infrastrutture che sosterranno la diffusione del vettore energetico idrogeno in Puglia, in tutto il territorio nazionale e internazionale.

SCANDIUZZI Steel Constructions proprio nelle sue sedi Pugliesi svilupperà un progetto per ottimizzare la produzione di idrogeno verde. Inoltre, grazie alle solide collaborazioni con le principali università italiane, sta implementando delle soluzioni tecnologiche per ottenere un bilancio negativo di anidride carbonica emessa in atmosfera, con la possibilità di inertizzarla permanentemente o di destinarla a quei settori che la richiedono.

Per offrirti il miglior servizio possibile questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego in conformità della nostra Cookie Policy.