Relazione fine anno Commissario di Polizia Mesagne.
Io ed il mio personale tutto del Commissariato vorremmo ringraziare le autorità civili e militari che, nel periodo a cavallo tra il Natale ed il Nuovo Anno, personalmente o per iscritto, ci hanno rispettivamente portato o fatto pervenire i loro auguri e vari attestati di gratitudine per il lavoro svolto.
Analogo ringraziamento rivolgiamo ai cittadini e a quelle realtà territoriali che non ci hanno fatto mancare la loro vicinanza approfittando dell’occasione delle festività.
Anche questi piccoli e spontanei gesti sono “consenso”: consenso a chi, come le forze di polizia, sacrificano la loro vita privata per il bene della collettività, per garantire la sicurezza e l’ordine pubblico. Rappresentano quell’infusione di energia che dà valore all’impegno speso.
Personalmente, poi, vorrei rivolgere il mio ringraziamento a tutti i miei collaboratori: agli operatori di volante che presidiano e controllano il territorio nelle 24 ore e che, grazie allo spirito di sacrificio e all’alto senso del dovere, svolgono il loro lavoro ben oltre l’orario ordinario, assicurando la presenza di più pattuglie che prevengono e, laddove necessario, reprimono i reati che si consumano in danno dei cittadini; al personale della Sezione di Polizia Giudiziaria che svolge servizio antirapina in abiti borghesi, che espleta attività d’indagine ricostruendo la dinamica dei fatti-reato scoprendone i responsabili e assicurandoli alla giustizia; al personale dell’Ufficio Anticrimine che monitora sull’applicazione e revoca dei provvedimenti restrittivi della libertà personale dei pregiudicati e che relaziona con delicate attività di accertamento con i tanti uffici della magistratura; al personale dell’Ufficio Denunce e quello della Sala Operativa, il primo front office con i cittadini dei quali raccolgono le richieste di intervento, li rassicurano, li “assistono” con professionalità e responsabilità durante le loro problematiche; gli operatori degli uffici burocratico-amministrativi, come l’Ufficio Amministrativa, che in tempi rapidissimi istruisce istanze di passaporto e porto d’armi rilasciandone il titolo, come l’Ufficio del Personale che gestisce tutte le istanze dei poliziotti e pianifica efficacemente i servizi, come l’Ufficio Sistema Di Indagine he alimenta in tempo reale la banca dati interforze permettendo agli utilizzatori di conoscere i pregiudizi o i precedenti degli “inseriti”.
Alcuni dati per comprendere la mole di lavoro svolto: nell’anno 2014 sono stati effettuati 8796 controlli su strada, controllati 14.092 soggetti di cui 1400 con precedenti di polizia o condanne penali e 2000 inerenti i sottoposti a restrizione della libertà personale. Sono stati arrestati 17 soggetti per reati vari (di cui due per rogatoria internazionale) e denunciati a piede libero all’Autorità Giudiziaria nr. 89 soggetti per reati che vanno da quelli contro il patrimonio a quelli relativi alle sostanze stupefacenti, nonché notificati decine di provvedimenti di esecuzione di ordini di carcerazione e sospensione dei medesimi. Sono stati notificati vari provvedimenti di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima in materia di stalking. Sono stata acquisite nr. 502 denunce e querele.
Per quanto concerne le attività dell’Ufficio di Polizia Amministrativa e Sociale, sono stati rilasciati 432 passaporti e 227 porto d’armi. denegate- revocate nr. 16 autorizzazioni di polizia. Nr. 2 sono stati i casi di ritiro cautelativo delle armi detenute.
Un plauso, dunque, a tutti indistintamente i miei collaboratori che, in questi tempi di spending rewieu e di carenza di risorse economiche e materiali che si abbatte anche nel nostro comparto sicurezza, si tengono uniti e vanno avanti comunque, con la consapevolezza che il loro non è solo un lavoro ma una habitus che si indossa anche fuori servizio.
Si conclude augurando, per l’anno 2015, a tutti i cittadini la salute, che è certamente il bene più prezioso di cui spesso, avendolo, ci si dimentica mettendolo a repentaglio con abitudini di vita, usi e costumi sbagliati; la serenità, che è una condizione di privilegio che si raggiunge quando si è costruito, non senza fatica e rinunce, un contesto affettivo solido, quando si può contare su un’occupazione lavorativa (che si augura di trovare a chi non ce l’ha) che permette di vivere dignitosamente, quando la coscienza non “bussa alla porta” perché non si ha nulla di cui rimproverarsi.
Mesagne, li 30/12/2014
Rosalba COTARDO
Dirigente il Commissariato di P.S. di Mesagne