Tredici condanne nel Brindisino nel processo relativo all’operazione “Zero”. Assolto un boss della Sacra Corona.
Pene da otto mesi a trent'anni per omicidi e delitti compiuti dagli anni Novanta a oggi Antonia Martalò, Gup del Tribunale di Lecce ha condannato, con rito abbreviato, 13 imputati a pene da otto mesi e 30 anni di reclusione e assolto altri due in relazione ad una serie di attività criminali con metodi mafiosi poste in essere dagli anni Novanta in poi nella provincia di Brindisi, in un contesto di riferimento alla SCU.
Ecco tutte le condanne: Francesco Argentieri (richiesta dell’ergastolo) 30 anni; Tommaso Belfiore (richiesta di 6 anni e 6 mesi) 8 anni e 8 mesi; Marcello Cincinnato (richiesta dell’ergastolo) 30 anni; Diego Dello Monaco (richiesta di 8 anni), 6 anni; Antonio Epicoco (richiesta ergastolo), 30 anni, Francesco Gravina, soprannominato Pizzaleo (richiesta 12 anni), 14 anni; Francesco Gravina, soprannominato Gabibbo (richiesta di 6 anni), 7 anni; Emanuele Guarini (richiesta dell'ergastolo), 30 anni; Cosimo Giovanni Guarini (richiesta di 1 anno e 4 mesi), 8 mesi; Giuseppe Leo, collaboratore di giustizia (richiesta di 6 anni e 6 mesi), 8 anni e 8 mesi; Francesco Locorotondo (richiesta di 12 anni), 14 anni; Salvatore Solito (richiesta di 8 anni), 6 anni; Carmelo Vasta di Ostuni (richiesta di 8 anni), 9 anni.
Sono stati assolti: Massimo Pasimeni, (richiesta dell'ergastolo) e Carmelo Cavallo, giudicato estraneo alla vicenda di Tobia Parisi.
Tutti i condannati, dovranno versare un risarcimento danni (il cui importo verrà stabilito in separata sede) al Comune di Mesagne, costituitosi parte civile.
Diciotto persone in tutto furono sottoposte a custodia cautelare nell'operazione “Zero” del 14 ottobre 2013; quattro indagati stanno affrontando il processo con rito ordinario.
Tutti gli episodi sono stati ricostruiti attraverso il racconto dei collaboratori di giustizia a cui si sono poi aggiunte le dichiarazioni di Francesco Gravina, detto 'Gabibbo', di Mesagne. I fatti contestati sono in tutto 10, alcuni dei quali all’epoca dei fatti ebbero molta risonanza nell’opinione pubblica. Da ricordare l’omicidio, a Bar in Montenegro, il delitto del fratello di un pentito e una sparatoria dinanzi a una nota discoteca estiva di Ostuni (Brindisi).
Riconosciuto il diritto al risarcimento del danno al Comune di Mesagne, che si era costituito parte civile.
Il collegio difensivo è composto da: Raffaele Missere, Ladislao Massari, Marcello Falcone, Rosanna Saracino, Giancarlo Camassa, Cinzia Cavallo, Gianfrancesco Castrignanò, Gianvito Lillo, Daniela D’Amuri. Per altri sette imputati che hanno optato per il rito ordinario, l’istruttoria dibattimentale è in fase avanzata. Sono quindi 22 gli imputati, di cui 18 furono sottoposti a custodia cautelare nell’operazione Zero dell’ottobre 2014. Le indagini sono state compiute dai poliziotti della Mobile di Brindisi e dai carabinieri del reparto operativo di Brindisi.