Quando l'avvocatessa scopre di essere una vera artista (Giuseppe Florio).
Ora si cimenta anche con le caricature dei personaggi locali.
Sembra avere il tocco indiato questa ragazza dal sorriso a mo' di brand: più o meno tutto quello che tocca prende vita. Roberta Giaffreda, mesagnese 35enne, è l'esempio di come si possano compiere, ancora nell'omologazione della nostra epoca, atti di libertà. Laureata in Giurisprudenza a Bologna nell'ormai lontano 2007, abilitata per l'avvocatura nel 2010, ha esercitato la professione forense per 3 anni: «Senza soddisfazioni, tra diverse cattive esperienze, in una giungla».
Così, attendendo i responsi di vari concorsi, ha deciso di rompere l'ozio casalingo coltivando un hobby scoperto per caso: «Ho acquistato dei panetti di fimo – una sorta di plastilina a base di pvc ed olii, particolarmente malleabile – e, priva di istruzioni specifiche, ho reperito informazioni su internet». Una folgorazione: le prime creature che hanno preso forma tra le sue mani sono stati dei folletti, presto regalati ad un'amica.
Da allora Roberta, relegata la laurea in un cassetto, ha fatto lungamente danzare le falangi su quella pasta morbida, realizzando deliziosi bijoux, soprammobili, giocattoli per i più piccini, statuine caricaturali ma anche reinventando o impreziosendo oggetti di uso comune: sempre colorati, leziosi, impertinenti. Lei screanzata non è e neppure lo sembra: anzi, quando ti mostra la sagoma (troppo ben fatta!) dell'onorevole del posto o dello stesso cronista, quasi si schermisce, sopraffatta da una deliziosa timidezza.
Roberta Giaffreda non immaginava neanche di essere un'artista; eppure, disvelato il suo talento, lo ha assecondato, irrorandolo di creatività ed emancipandosi dalle convenzioni piccolo-borghesi, dalle pressioni familiari, dallo stesso inesorabile fluire della società. Sabato scorso ha inaugurato un piccolo negozietto nel cuore del centro storico, a metà tra un laboratorio ed un locale per l'esposizione, compiendo il salto di qualità necessario per passare dall'hobby domestico ad un lavoro vero e proprio. «Il mio giro di clienti è nato da quel folletto donato, da circa due anni oramai mi dedico con immensa passione alla realizzazione di articoli da regalo, bomboniere, caricature, tutti oggetti ampiamente personalizzabili. Da gennaio, ancora una volta per puro caso, per un'idea venutami mentre ero in viaggio in Svizzera, ho iniziato a dipingere la ceramica, attività che non immaginavo di saper fare, sempre e solo tramite internet ho cercato di capire come realizzarla. Oggi ho deciso di aprire questa attività perché ormai è diventato un lavoro a tempo pieno, un lavoro che mi dà tantissime soddisfazioni e che, nonostante i sacrifici miei e dei miei genitori per compiere il percorso di studi, non mi fa voltare mai indietro, anzi mi fa crescere la voglia di andare sempre più in alto, riuscendo a credere in qualcosa che spero un giorno mi permetta di fare un altro grande passo!». Allora, chi volesse entrare nel magico mondo di Roberta Giaffreda, dischiuda le porte di “Fimofantasy” e si lasci proiettare in un caleidoscopio di fantasie.
Giuseppe Florio