Mariano“In Puglia nessun piano di sorveglianza sanitaria per lavoratori già esposti ad amianto e cancerogeni: la Mariano interroga il Ministro della Salute.” Interrogazione.
“Sebbene non sia stretta competenza del Governo nazionale, ma spetti alla Regione dotarsi di un piano di sorveglianza sanitaria per tutti quei lavoratori già esposti all’amianto e ad altri cancerogeni e mutageni, ho comunque presentato un’interrogazione al Governo
ed in particolare al Ministero della Salute perché questa vicenda mi sta molto a cuore e non voglio in alcun modo pensare che prosegua ulteriormente questa inaccettabile inadempienza regionale. In Puglia, ad oggi, non sono presenti programmi di tutela dei lavoratori ex esposti ad amianto e in generale ai cancerogeni come avviene in altre realtà regionali (Veneto, Sardegna, Basilicata, ecc.) e questo nonostante tale “sorveglianza” fosse già prevista prima dal D. Lgs 277/91 nei riguardi del rischio AMIANTO "agente con effetti a lungo termine" e poi attualmente riaffermata nel comma 6 dell'art. 242 del D. Lgs 81/08.
Voglio ringraziare quei medici, quei sindacalisti e tutti i movimenti che da tempo ci hanno segnalato questa grave situazione stimolando sia questo intervento che una riflessione più generale sul tema della prevenzione e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Un settore verso cui le attenzioni e gli interventi non sono mai sufficienti e che rappresenta una priorità irrinunciabile ed un elemento di civiltà che distingue lo sviluppo dalla barbarie.
Il nostro territorio, poi, necessita di attenzioni particolari e di una prevenzione primaria e secondaria attenta e rigorosa che le istituzioni ancora non sono in grado di offrire pienamente a fronte dell’importante impatto ambientale del nostro polo industriale. Pensando all’amianto, basta ricordare i dati del Registro Tumori Pugliese 2006-2008 che ci dice che il Mesotelioma, tipico tumore da amianto, è più frequente a Taranto e a Brindisi rispetto al resto della Puglia. Questo è solo uno dei vari primati negativi, per questo ho chiesto al Governo quale iniziativa urgente intendesse assumere sulla vicenda.
Il Governo mi ha risposto subito, purtroppo confermando l’assenza in Puglia di un piano operativo in materia di amianto che, ancorchè pronto, è in attesa di essere formalizzato mediante provvedimento regionale. Ma questa non è la sola mancanza. Ad oggi, come ci conferma il Governo, la Puglia non effettua una raccolta delle informazioni relative alle esposizioni professionali a cancerogeni e mutageni di livello regionale ed unitaria. Abbiamo soltanto registri provinciali e la stessa cosa vale per quei lavoratori la cui esposizione all’amianto è in corso.
Oggi non mettiamo in campo nessuna sorveglianza sui lavoratori già esposti a rischio a causa dell’amianto a meno che il lavoratore non ne faccia richiesta volontariamente. Lo trovo incredibile. Anche perchè da parte dei singoli può non esserci sempre la giusta informazione o consapevolezza dei rischi gravi e del danno sanitario subìto.
Il Ministero ha ribadito che manterrà alta l’attenzione su questo tema ed ha rilanciato un’ulteriore iniziativa nell’ambito del PNP (Piano Nazionale Prevenzione) il quale però detta obiettivi generali che dovranno comunque essere acquisiti nei piani regionali di prevenzione.
E’ fondamentale che si cambi passo nel più breve tempo possibile. La salute di questi lavoratori non può attendere. Il mio impegno sarà costante e monitorerò la situazione anche e soprattutto sollecitando un rafforzamento degli SPeSAL (Servizi di prevenzione e Sicurezza negli ambienti di lavoro) che svolgono un ruolo cruciale, ma che spesso non sono nelle condizioni di operare al meglio a causa anche di organici ridotti all’osso.
Di questi temi voglio investire subito il Presidente Emiliano di questo chiedendogli un incontro ad hoc. Sono certa che la sua nota sensibilità farà si che l’attenzione sul punto sarà massima.”
On. Elisa Mariano
Partito Democratico