1991: esodo albanesi a Brindisi. 25 anni dopo ...

Abbattiamo i muri e restiamo umani: lunedì assemblea pubblica in Piazza Vittoria.
“Abbattiamo i muri e restiamo umani”. E’ questo il tema di un incontro-assemblea pubblica che si terrà Lunedi 7 marzo, alle 17.30, in Piazza Vittoria. Parteciperanno migranti, artisti, volontari, uomini e donne della città di Brindisi impegnati nell’accoglienza.
La manifestazione rappresenta anche l’occasione per ricordare i giorni dell’esodo albanese del Marzo 91, ma anche la tragedia della Kater I rades , nel Venerdì Santo del 1997 e le tanti stragi in mare…
25 anni sono passati da quel 7 marzo 1991 quando, da una Albania sino allora solo immaginata, giungevano a Brindisi , su vecchie imbarcazioni stracolme all’inverosimile, decine di migliaia di persone bisognose di tutto. Era l’inizio di un’epoca nuova, era crollato il Muro di Berlino ed rea la fine, in Europa, dell’era della contrapposizione tra Nato e Patto di Varsavia. Per un breve periodo fu l’avvio di una fase di speranze ed illusioni, su una possibile concordia tra i popoli.
Ma presto crisi economiche e sociali che hanno provocato fame e miserie di interi continenti oltre alle guerre che hanno continuato a dilaniare i popoli in molte parti del mondo hanno generato e provocato spostamenti di massa di esseri umani, migranti.
In quei giorni del 1991 decine di migliaia di uomini, donne e bambini che, stremati e confusi si aggirarono per le strade di Brindisi, furono Accolti dai brindisini che aprirono le porte di case, chiese, scuole, partiti e sindacati, dando così al Paese intero una lezione indimenticabile di solidarietà umana . Ancor oggi molti albanesi sbarcati in quei giorni vivono nella nostra città, divenuti a pieno titolo suoi cittadini e partecipi della sua vita sociale e produttiva.
Diverse sono le immagini che oggi provengono da molti Paesi dell’Unione Europea: si risponde con muri e con filo spinato, con agenti in assetto antisommossa contro donne, bambini, anziani fuggiti da Stati in dissolvimento per effetto di guerre e terrorismi, pulizie etniche e stragi di massa, che hanno il desiderio di giungere in un luogo capace di accoglierli e di rispettare la dignità umana. Purtroppo in molte parti della “civilissima Europa” si diffonde l’odio per i migranti e molte forze politiche ne fanno “motivo” di campagna elettorale fondate sulla paura, rimanendo cinici dinanzi ai donne e bambini che, in balia di trafficanti d’uomini, quotidianamente periscono nei disperati tentativi di attraversare il mare e soffrono fame e gelo in improvvisati campi profughi nel Balcani.
Tanto egoismo e calcolo cinico è l’opposto della volontà dei padri fondatori dell’Unione Europea, una Unione pensata per integrare uomini e nazioni e per contrastare la guerra.
Tanto disprezzo della dignità umana ricordano altre tragedie di cui siamo stati testimoni . Quello che il 28 marzo 1997 è stato il primo dei molti drammi che continuano a distinguere questa epoca: il tragico evento provocò la morte di un centinaio tra donne e bambini albanesi a bordo della sfortunata Kater I Radees , imbarcazione speronata ed affondata da una nave militare italiana in uno sconsiderato tentativo di respingimento in mare.
Come associazioni operanti nel campo della solidarietà, dell’accoglienza e contro il razzismo, riunite nel Comitato Migranti e Mediterraneo di Brindisi, chiediamo che muri e fili spinati vengano abbattuti e sia riconosciuto il diritto all’asilo per i profughi , anche attraverso la creazione di corridoi umanitari. In quest’opera riteniamo che la Puglia e la stessa Brindisi possano avere un ruolo importante, anche a fronte dall’esperienza maturata nel 1991 e nel 1997, e chiediamo che le istituzioni ,a partire dalle prefetture, si muovano in sinergia e con il coinvolgimento del mondo dell’associazionismo e del volontariato, per organizzare preventivamente piani di gestione di una crisi migratoria di durata e dimensioni sino ad oggi sconosciute , ma che non può essere governata con i criteri della sola emergenza.
Lunedi 7 marzo , alle 17.30, incontro-assemblea pubblica in Piazza Vittoria con migranti, artisti ,volontari, uomini e donne della città di Brindisi impegnati nell’accoglienza. Sarà l’occasione per ricordare i giorni del marzo 91, ma anche la tragedia della Kater I rades , nel Venerdì Santo del 1997 e le tanti stragi in mare…
Il COMITATO MIGRANTI E MEDITERRANEO DI BRINDISI
Immagine dalla rete (Agendabrindisi)