Incontro tra sindaco e associazione antiracket di Mesagne
Nelle serata di martedì 22 marzo - il sindaco Pompeo Molfetta ed il presidente del consiglio comunale Giuseppe Semeraro
hanno partecipato ad un incontro con il direttivo della locale associazione «antiracket ed antiusura legalità e sicurezza». l’occasione, promossa dal sodalizio coordinato da Fabio Marini, è stata utile per fare il punto sui temi della lotta alla criminalità organizzata nelle sue varie forme e sulle diverse attività che impegnano l’associazione.
Marini ha illustrato al sindaco come l’associazione mesagnese sia diventata punto di riferimento del territorio provinciale. anche se fino ad ora non sono state moltissime le richieste d’aiuto da imprenditori o cittadini mesagnesi vittime di racket o usura si percepisce in questi anni una diversa consapevolezza nella città che ad oggi è, nella sua maggioranza, città della legalità. «il fatto che non giungano a noi poche richieste d’aiuto non significa affatto che questi episodi non esistano – ha chiarito marini - anzi, può essere il segnale che bisogna essere ancora più presenti e far sentire alle vittime che esistono modalità di denuncia che non li sovraespone e che possono contare su realtà come la nostra». marini ha spiegato come l’associazione vive dell’entusiasmo dei suoi soci, della loro esperienza nei vari settori produttivi e della vita civile e «in alcuni casi anche di drammatici episodi criminali subiti da alcuni di loro, me compreso».
Il coordinatore della “legalità e sicurezza” ha auspicato un più forte raccordo con l’amministrazione comunale per attivare iniziative significative che siano di reale aiuto alle possibili vittime di racket ed usura e aiutino a “non sentirsi soli” educando le nuove generazioni ai temi sempre attuali della lotta all’illegalità»
Il sindaco ha incoraggiato l’associazione a continuare la sua importante opera di presidio di legalità nelle città e nel territorio: «in questi primi mesi come amministrazione comunale abbiamo incontrato più volte, partendo da episodi contingenti, le forze dell’ordine e le varie realtà che si occupano di percorsi di legalità. emerge chiaro che non è più la mesagne degli anni ottanta e novanta – ha osservato il primo cittadino – la testa del mostro è oramai divelta. ma questo – ha proseguito - non significa che gli episodi di microcriminalità, il mancato sviluppo economico, la mancanza di lavoro, la difficoltà per i piccoli imprenditori di sostenere la propria attività non siano aspetti da attenzionare, grazie ai quali la criminalità si insinua in forme sempre più subdole e meno evidenti e quindi più difficili da individuare».
Il presidente del consiglio comunale Semeraro ha invece posto l’attenzione sull’osservatorio della legalità: «sarà riattivato a breve – non appena ci giungerà risposta delle ultime associazioni – e prevederà un nucleo più snello e pratico per evitare che l’iniziativa si areni dopo i primi mesi, come avvenuto in passato, e programmare interventi concreti in breve tempo».
L’incontro si è concluso con la comune volontà di sottoscrivere a breve un protocollo d’intesa che vada a rafforzare il rapporto dell’amministrazione con l’associazione e includa importanti realtà regionali impegnate nel rifondare e sostenere economicamente le vittime di usura e racket «per offrire un sostegno ancora più concreto».