Invochiamo la cultura del rispetto del bene comune, un contributo di Colelli.

Dopo aver letto l’articolo di Vito De Guido dal titolo: “Invochiamo la cultura del rispetto del bene comune”, mi permetto di offrire una nota di cronaca

dal capoluogo della nostra regione.

Stile ed eleganza

Sabato pomeriggio, uno degli ultimi della scorsa estate, il sole non era ancora del tutto calato, via Sparano, la vita più centrale e più in di Bari, già brulicava di gente.

Una bella signora, dall’età indefinibile, visto che aveva un viso ben curato, un trucco messo a punto da esperte mani di visagista, un abitino elegante, uno di quelli che trovi solo nei migliori negozi della città, un corpo adornato da monili ed accessori di pregio, uscì da uno di quei negozi importanti che oramai pullulano in quella strada.

Lo sbalzo termico, tra la frescura dell’aria condizionata all’interno del negozio e, la calura della strada, le aveva procurato probabilmente qualche fastidio alla respirazione, il suo bel nasino aveva urgente bisogno di cure.

Prese dalla sua elegante borsetta, un bel fazzolettino di carta, bianco, solo questo non era particolarmente firmato, con gesto compito ed elegante, porto la mano col fazzoletto al nasino, ben curato ed esteticamente reso perfetto da qualche chirurgo plastico di ottima fama, lo soffiò e trovò il sollievo cercato.

Con fare incurante lasciò cadere per terra il suo fazzolettino.

Ancheggiando come una miss, del cinema, con portamento elegante e stile da ignorante andò via.

“Basta il poco di ognuno per migliorare ciò che è di tutti: facciamolo!”

Carmelo Colelli

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