Isbem: In ricordo di Emanuele ATTANASIO, pittore mesagnese deceduto a Brescia. Luglio 2016
La notizia della dipartita dell’eccellenza mesagnese Emanuele ATTANASIO ci ha frastornati, essendo un carissimo amico e un estimatore dell’ISBEM.
Conoscevamo la caratura e lo stile del personaggio che permeava di umiltà e di discrezione ogni gesto della sua vita e altresì i talenti che possedeva, in verità tantissimi. Così la sua morte ci ha colti di sorpresa e ci addolora moltissimo.
L’affetto che nutriamo per lui ci ha portato indietro nei ricordi e nelle riflessioni, consci che in realtà nessuno ci lascia per sempre perché si continua a vivere con le opere e con gli insegnamenti che si lasciano. In particolare, gli artisti riescono a congelare le emozioni nelle loro opere, rendendole eterne per chi ne viene a contatto.
Emanuele ha dedicato alla comunità e agli scenari mesagnesi gran parte dei suoi affetti e della sua vita da artista. Di certo continua a vivere nei tanti dipinti che ritraggono la Mesagne di un tempo, con angoli, volti ed espressioni che sarebbero stati vivi solo nei ricordi dei più anziani fra noi, se lui non li avesse immortalati con un realismo tale da proiettare l’osservatore in quel preciso scorcio di vita mesagnese. Ha ritratto spesso piccoli frammenti di vita quotidiana (lu pani fattu a casa, lu furnu, la ngranita), semplici strumenti (la frascera, lu cantru, etc.), scorci di paese (la funtana, lu sitili, la chiazza, etc.) oppure persone (Fiorentinu lu sartu, la Nannavecchia, Fioravanti e l’acqua, etc.) che erano impressi nella sue mente e nella maestria dei suoi pennelli fino a rimanere espressioni eterne della realtà mesagnese dell’epoca. Perché proprio nelle “piccole cose” quotidiane, spesso erroneamente ritenute banali, si cela il bello della vita: godere di ciò che si ha per essere felici finché si vive. Emanuele ATTANASIO, quale persona felice, altruista e generosa, è stato sempre attento all’impegno sociale, che espletava intensamente a Brescia con vari amici artisti, quali pittori, poeti e scultori.
Pur con il poco tempo a disposizione - che da manager di grandi reti di vendita aveva imparato a gestire con intelligenza e razionalità - ha voluto essere vicino ai giovani ricercatori, cogliendo immediatamente il ruolo sociale e culturale dell’ISBEM e del COMEPER sul territorio, quasi anticipando il progetto di MONASTERO del TERZO MILLENNIO che sta facendo “passi strategici“ qui a Mesagne.
Il libro scritto nel 2009 con l’amico, poeta dialettale, Emanuele CASTRIGNANÒ, Mesagne: la vita tra segni e parole fu finanziato dal Comune di Mesagne e poi donato all’ISBEM per potenziarne la missione nel territorio. Questo dono – ricco di poesie e di quadri (carboncini, acquarelli e dipinti ad olio, oltre che splendide cartoline) - ci riempie di orgoglio e di immensa gratitudine, e per questo custodiamo altresì con cura e con immutato affetto le sue opere originali che abbiamo in esposizione tra le antiche mura del Convento dei Cappuccini.
Percepiamo la dolcezza dei ricordi con i dettagli di un’amicizia adulta non solo per festeggiare le nostre mamme cariche di anni, ma anche per chiacchierare di futuro. Per questo abbracciamo idealmente Emanuele ATTANASIO perché siamo sicuri che lui continuerà a vivere con la bellezza dei suoi dipinti e della sua arte, sempre più ammirata.
In questa “comunione” di intenti e di amore per la città, continueremo a diffondere i valori della cultura, dell’amicizia e della coesione sociale che possono ancora rendere la nostra comunità illuminata e lungimirante.