Ancora conferme sulla relazione causale tra emissioni delle centrali, in partiolare Cerano, e malattie e decessi a Brindisi e dintorni.

Il 20 settembre scorso la dirigente del Servizio Analisi della Domanda e della Offerta di Salute e Flussi informativi dell'ARES Puglia, l'epidemiologa Lucia Bisceglia, è stata audita dalla Commissione Ambiente del Senato

nell'ambito di un'attività tendente a chiarire gli impatti ambientali e sanitari della Centrale Enel di Cerano in Brindisi.

Dopo un exursus sui numerosi studi effettuati su Brindisi e sulla suddetta centrale, la dott.ssa Bisceglia ha anticipato alcuni dati dell'atteso studio di coorte sulla popolazione di Brindisi e di altri 6 comuni composta da 223934 persone seguite dal 2000 al 2013. Lo studio è stato realizzato per Taranto e per Brindisi dal Centro Salute e Ambiente finanziato dalla Regione Puglia. Il gruppo di ricerca è guidato dall'epidemiologo del DEP Lazio Francesco Forastiere.

Le anticipazioni, ancora parziali, forniscono "indicazioni preliminari circa un’associazione tra l’esposizione a SO2 utilizzato come tracciante delle emissioni (relative al 1997 ndr) delle centrali di Brindisi (ovvero come surrogato della miscela degli inquinanti emessi dalle centrali) e alcune cause di morte (tutti i tumori, tumore del pancreas, malattie dell’apparato respiratorio). Tali eccessi di mortalita osservati nella coorte dei residenti nell’area di Brindisi nei sottogruppi piu esposti agli inquinanti di origine industriale sono coerenti con le indicazioni della letteratura scientifica sugli effetti dell’inquinamento atmosferico."

http://salutepubblica.net/la-rivista/261-salute-pubblica.html

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