Mesagne: controlli a tappeto, un arresto
Nell’ambito dei servizi predisposti dal Questore della Provincia di Brindisi, dott. Maurizio MASCIOPINTO, finalizzati al contrasto dei reati in genere, ed in particolare dei reati concernenti l’uso delle armi, anche alla luce del recente grave evento delittuoso accaduto in Mesagne,
presso l’impianto di benzina Q8 in via Latiano ove, la notte del 24 marzo 2017, erano stati esplosi colpi di arma da fuoco tra un malvivente ed il gestore dell’impianto, personale del Commissariato di P.S. di Mesagne ha proceduto a diversi controlli e perquisizioni, sia nella periferia del Paese, sia nel centro abitato.
Quest’attività, svolta dal personale della Squadra di Polizia Giudiziaria, coadiuvato da quello della Volante, oltre alla finalità preventiva, ha portato comunque ad un bilancio positivo di natura repressiva; infatti all’interno di un immobile ubicato nella periferia del paese, in uso a PASIMENI Americo, mesagnese, classe ’70, con precedenti specifici, nonché contro il patrimonio, venivano rinvenuti 2,400 Kg di haschish, confezionati in 24 panetti. La perquisizione personale consentiva di trovare 2000,00 euro in contanti, in vari pezzi da 10, 20, 50 e 100 euro ed un assegno di 600 euro. Tutto veniva sottoposto a sequestro e messo nella disponibilità dell’A.G.. Informato il magistrato di turno, dott.ssa Daniela Iolanda CHIMIENTI, si concordava, data la gravità del fatto, di procedere con l’arresto del PASIMENI, traducendolo presso la casa circondariale di Brindisi.
I successivi accertamenti e controlli, portavano gli investigatori in un seminterrato ubicato nel centro storico, adibito verosimilmente a deposito, chiuso da una grata e reso accessibile solo grazie all’intervento dei VV.FF.. Al suo interno, tra i vari suppellettili e mobili fatiscenti, venivano rinvenuti 7 panetti di haschish integri, uno già sporzionato in dosi, per un totale di 851 gr di sostanza, 675 gr di marjuana, suddivisi tra un vasetto in vetro ed una busta in plastica, due bilancini di precisione, coltello per il taglio, bustine e nastri adesivi…una base logistica, dunque, per il confezionamento delle dosi da smerciare.
Tutto questo ha consentito il sequestro dell’intero immobile.
Tale attività, pertanto, si inquadra nel contesto di repressione dello spaccio di sostanza stupefacente che, in questa area, è molto diffusa, soprattutto nei periodi estivi e di maggior afflusso turistico e, purtroppo, tra i giovani e giovanissimi.