Rifiuti: una emergenza che permane e richiede una indagine conoscitiva sulle responsabilità.
Salute pubblica: Abbiamo inviato la seguente lettera aperta Al Commissario Prefettizio, al Direttore Generale ASL BR, ed al Procuratore della Repubblica
LETTERA APERTA
La situazione rifiuti con i connessi riflessi igienico-sanitari a Brindisi non migliora ma anzi in alcune zone presenta caratteri di aggravamento nonostante l’aggiudicazione, a seguito di una procedura negoziata senza bando, ad nuova ditta, annunciata il 29 giugno scorso e accompagnata solo fino a qualche giorno fa da trionfali rassicurazioni in ordine ad rapido ritorno alla normalità. Le quantità di rifiuti che stazionano per giorni nelle strade ed il numero dei punti di raccolta che i cittadini hanno spontaneamente creato per non tenerli a lungo dinanzi ai loro ingressi sono aumentati anziché diminuire. Molti cittadini quotidianamente sui social network postano una discreta quantità di foto e la stampa locale produce di continuo preoccupati servizi a riguardo. La richiesta emersa dalle manifestazioni popolari svoltesi il 24 maggio ed il 29 giugno, dinanzi al Palazzo di Città, di adottare provvedimenti urgenti per l’emergenza rifiuti a tutela di diritti fondamentali non ha trovato ascolto da parte del Commissario prefettizio che ha peraltro omesso di dare qualsiasi risposta ad una nostra reiterata richiesta di incontro per un democratico confronto sul problema.
In occasione di entrambe le manifestazioni abbiamo comunque illustrato le ragioni e le condizioni che a nostro parere facevano, e ancora oggi fanno, rientrare gli accadimenti di questi mesi tra quelli per i quali si devono adottare, da parte dell’Amministrazione Comunale, quei provvedimenti immediati specificatamente previsti dalla normativa in materia di rifiuti e, in particolare, dall’art. 191 del Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152. L'avvio del servizio da parte della nuova azienda, a seguito della citata procedura negoziata, probabilmente per difficoltà oggettive legate alla gravità ed alla complessità della situazione, non ha apprezzabilmente ridotto il grave disagio.
Durante la manifestazione del 29 giugno scorso è stata avanzata una ulteriore pressante richiesta, rilanciata in un nostro successivo documento, derivante da un interrogativo che sorge spontaneo e cioè come si possa tralasciare di condurre una accurata indagine conoscitiva su quanto accaduto. A nostro parere il Commissario prefettizio dovrebbe avviare una indagine conoscitiva sulle cause che hanno provocato i rischi ed i danni che sono sotto gli occhi di tutti. Questa istanza riproponiamo con rinnovata determinazione ritenendo essenziale che si faccia luce sull'accaduto.
La situazione igienico-sanitaria a causa delle inadeguatezze della raccolta sui rifiuti continua ad essere grave nonostante le rassicuranti dichiarazioni del rappresentante dell'azienda subentrante che per quanto si evince da alcuni servizi della stampa locale, sembra stia perpetuando l'errore di far quel che può - in verità poco per quel che occorrerebbe - a partire da dove il fenomeno è più appariscente e non invece da dove presenta caratteri di maggiore gravità. Chiediamo perciò al Signor Commissario Prefettizio di adottare i necessari provvedimenti urgenti, in qualche modo integrativi rispetto a quelli adottati per salvaguardare la salute e l'igiene pubblica e ad avviare con sollecitudine la sopra menzionata indagine conoscitiva per verificare se quanto è accaduto e accade sul problema dei rifiuti in danno della comunità cittadina sia da ascrivere solo a responsabilità politiche o se sia stato cagionato anche da responsabilità giuridicamente rilevanti (civili sotto il profilo risarcitorio nell'interesse della comunità, disciplinari, penali).
Esprimiamo poi l'auspicio che i competenti uffici della ASL procedano ai necessari accertamenti per verificare se sussistano pericoli in atto per l'igiene e la salute pubblica.
Inviamo infine la presente lettera al Signor Procuratore della Repubblica per opportuna notizia e per eventuali valutazioni di sua competenza.
Brindisi, 13.07.2017
Maurizio Portaluri
Per l’Associazione Salute Pubblica