Don Ciotti ed Emiliano all’Assemblea di Libera a Masseria Canali.
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano a Mesagne è intervenuto all’assemblea di Cooperare Libera Terra, alla presenza di don Luigi Ciotti, nella Masseria Canali, bene confiscato alla sacra corona unita e oggi assegnato a una cooperativa sociale.
Emiliano ha spiegato perché essere lì è stata per lui un’emozione particolare:
“Questo è un luogo simbolico – ha detto – ed è un posto storico della mia vita, perché il giovane pubblico ministero che molti anni fa confiscò questa masseria al cassiere della sacra corona unita sono io.
Qui insieme a Libera fu concepito un passaggio fondamentale anche nella giurisprudenza. Fu la prima procedura di prevenzione nella quale riuscimmo a convincere la Cassazione che la norma consentiva il sequestro non solo dei beni acquisiti con capitale mafioso ma anche dei beni migliorati utilizzando capitale mafioso. Quello fu un passaggio giurisprudenziale molto rilevante che premiò la procura di Brindisi della quale facevo parte a quell’epoca.
Questa masseria infatti fu confiscata perché, soprattutto i vigneti, furono migliorati moltissimo con capitale di origine criminale”.
“Quello fatto insieme a Libera – ha proseguito Emiliano – è un processo civile, legislativo, operativo, investigativo, che però ha sempre coinvolto il popolo, la gente.
L’insegnamento di don luigi Ciotti, di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, è quello di non isolare i magistrati in una logica puramente giudiziaria, ma di far comprendere il significato della lotta alla mafia anche a chi lavora, alle imprese, agli studenti. La grande rivoluzione pugliese nella lotta alla mafia è dovuta anche alla straordinaria capacità che abbiamo avuto noi pugliesi di interpretare questo sistema complessivo, fatto di repressione e prevenzione ma anche di antimafia sociale.
Oggi ci siamo concessi una giornata per fare il bilancio di quello che abbiamo fatto e dobbiamo fare in futuro coinvolgendo le nuove generazioni”.
Per me è un giorno importantissimo – ha concluso il presidente – perché riesco a vedere nell’arco della mia vita la chiusura di un cerchio tra il momento repressivo, nel quale molte persone furono arrestate e furono sottratti loro beni migliorati attraverso l’utilizzo di capitale mafioso, e adesso vedo Libera Terra che gestisce questo luogo nella legalità. Tutto questo impedisce alla comunità di pensare alla lotta alla mafia come uno spreco di risorse. Impedisce alla mafia di poter dire di essere un soggetto economico vantaggioso per la comunità. E soprattutto mi consente, come mi è successo con orgoglio a Verona al Vinitaly, di poter bere il vino dei vigneti che furono impiantati tanti anni fa con capitale mafioso e che adesso invece vengono utilizzati dalla cooperativa che gestisce questa masseria.
Poter dire all’Italia intera che in Puglia questo cerchio virtuoso si è chiuso è un fatto che mi riempire di orgoglio e felicità e dà un senso ad una vita intera”.
Cooperare con Libera Terra, Agenzia per lo sviluppo cooperativo e la legalità, opera dal oltre 10 anni per fornire strumenti di supporto alle cooperative che gestiscono beni confiscati alle mafie e che aderiscono all’associazione «Libera», presieduta da Don Luigi Ciotti. Il progetto che ha dato vita a questo impegno è «Libera Terra», il marchio che raccoglie i prodotti frutto della coltivazione di terreni confiscati da parte di cooperative sociali.
Attualmente Cooperare con Libera Terra annovera più di 70 soci tra imprese cooperative, associazioni ed Enti operanti sul territorio nazionale e collabora con i soggetti, istituzionali e del privato sociale, che abbiano finalità coerenti.
Nel corso di un decennio ha accompagnato e sostenuto il lavoro di 9 cooperative e del loro consorzio che hanno realizzato prodotti di qualità riconosciuta sul mercato nazionale, creando oltre 150 posti di lavoro, a testimonianza del valore della lettera e dello spirito della Legge Rognoni-La Torre.
L’Assemblea Oltre dieci anni di impegno è stata l’occasione per presentare il primo Rendiconto Sociale Aggregato delle Cooperative di “Libera Terra” e per fare il punto sul lavoro di promozione ed accompagnamento svolto dall’Agenzia, individuando al contempo le linee per la conduzione dell’attività futura.