Il Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi chiude il “bilancio” di un anno d’attività. I dati.

Durante l’anno appena trascorso il Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi, con le sue 4 Compagnie (Brindisi, Francavilla Fontana, San Vito dei Normanni e Fasano) e 23 Stazioni,

dislocate in tutti i comuni della Provincia, nonché un Reparto Operativo, da cui dipende un Nucleo Investigativo che si occupa di indagini di criminalità organizzata, reati contro la persona, reati contro il patrimonio, ricerca latitanti catturandi, stupefacenti e infine di repertamenti e rilievi sulla “scena criminis”, ha contribuito significativamente nel 2017, in perfetta sinergia con le altre FF.PP, alla sicurezza e alla tutela dell’ordine pubblico della Provincia brindisina.

Si evidenzia che in 17 dei 20 Comuni della provincia, l’Arma è l’unica Forza di Polizia a competenza generale presente nel territorio.

L’impegno profuso in questo anno, finalizzato a potenziare la qualità dell’attività operativa su più fronti, in particolare quello dei reati contro la persona e della lotta alla droga, si è tradotto in una strategia che ha posto un freno al dilagare delle molteplici realtà criminali nel capoluogo e in provincia. La prevenzione, nella lotta alla criminalità, resta la strategia vincente per combattere il suo sistema di potere, incidere sulle sue complicità, estirpare le coperture che creano cultura, prassi e contesti mafiosi. La lotta alle consorterie criminali a Brindisi è resa ancora più ardua soprattutto dai continui rimescolamenti dei gruppi malavitosi sempre alla ricerca della supremazia territoriale. In questo ambito, l’Arma, nel suo operare quotidiano accompagna a una mirata e proficua attività repressiva una sempre maggiore attenzione alla diffusione della cultura della legalità, intesa come una possibilità concreta di continuare a educare informando i più giovani, realizzando d’intesa con le scuole incontri con gli alunni.

Per chi come l’Arma opera da sempre per il bene della comunità, ha la necessità di ritrovare i fili della nostra ”umanità” nel rapporto con la comunità e soprattutto con chi la comunità la vive ai margini, perché sono loro che vivendo fuori da ruoli precostituiti si rendono più bisognosi di aiuto. Si rende necessario dunque, costruire giorno per giorno occasioni di incontro e confronto, “edificare” i legami che istituiscono gli spazi della convivenza nella legalità, creando rapporti di prossimità, e ciò è determinante per migliorare le prospettive del vivere civile.

Sul piano delle attività criminali emergono inoltre: i reati predatori che, privilegiati dalle centrali malavitose in argomento, restano un importante introito che consente alle compagini del malaffare di finanziarsi e talvolta rigenerarsi; l’estorsione, gestita con le formule intimidatorie tipiche del racket, spesso in stretta connessione con il reato associativo, come è emerso al termine di alcuni processi di mafia, resta una delle attività illecite tradizionali. la detenzione e spaccio di droga. l’usura, praticata con moduli, diversamente articolati, in cui l’inserimento del crimine organizzato può non risultare immediatamente riconoscibile, rimane fonte primaria per l’accumulazione di liquidità e per l’appropriazione di imprese commerciali e produttive, nonché atavica espressione del predominio criminale sul territorio. Ma anche per ciò che concerne tali fattispecie di reato, le risposte che l’Arma mette in campo sono efficaci: le vittime infatti possono contare sulla capacità da parte della nostra Istituzione di fornire risposte adeguate e sulla certezza di essere supportati in un lungo e talvolta doloroso percorso come spesso accade per le vittime del racket delle estorsioni e dell’usura.

I dati relativi all’attività di prevenzione e contrasto dei reati in Brindisi e provincia riferiti al periodo 1 gennaio – 20 dicembre 2017, in relazione allo stesso periodo dello scorso anno, sono eloquenti: 844 arresti (+2%, nel 2016 erano 827) e 2.705 (-7% nel 2016 erano 2.906) persone denunciate; 340 arresti per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti con quasi 3.063 kg di droga sequestrati e 2.559 piantine di marijuana sequestrate; 241 arresti per furto, di cui 16 sono stati eseguiti per furti in esercizi commerciali, 29 per furti di auto/moto, 29 per furti in abitazioni e 5 per scippo; 72 rapinatori assicurati alla giustizia; 28.096 servizi tra pattuglie e perlustrazioni effettuate, per un totale di 186.923 ore di servizio, con 93.130 persone identificate contestualmente al controllo di oltre 62000 mezzi. Da segnalare il fortissimo impulso all’attività di controllo alla circolazione stradale, tesa in particolare a contrastare il fenomeno della guida senza cinture di sicurezza o –in caso di motoveicoli- da parte di centauri privi di casco

. Complessivamente le contravvenzioni sono state 15.006. Nello specifico le infrazioni al C.d.S. più sanzionate sono state la mancata revisione degli auto-motoveicoli, il mancato uso del casco e delle cinture di sicurezza, il mancato possesso dei documenti di circolazione e la mancanza di copertura assicurativa. Parimenti sono aumentati i controlli con l’utilizzo dell’etilometro, disposti soprattutto nelle ore notturne dei giorni prefestivi e festivi, per intensificare i controlli volti ad arginare il triste fenomeno degli incidenti stradali, di cui è stata riscontrata negli ultimi tempi una maggiore incidenza, in ragione della presenza di numerosissimi giovani nelle zone ove sono ubicate le discoteche maggiormente frequentate e soprattutto sulle strade statali e provinciali particolarmente interessati dal traffico di afflusso e deflusso di tali locali di divertimento.

Particolare menzione va data, inoltre, all’impegno dell’Arma sul fronte delle misure di prevenzione e in particolare con riferimento all’aggressione dei patrimoni indebitamente acquisiti dalle organizzazioni criminali consente di annotare importanti risultati. L’andamento della delittuosità generale, nell’anno oggetto di valutazione, ha subito una flessione dell’1% (delitti denunciati: 9.986 nel 2016 e 9.928 nel 2017) su tutto il territorio provinciale. L’Arma, nel 2017, ha perseguito l’81,6% dei delitti commessi, ben 9.928 su 12.172, di cui 2.637 scoperti (26,6% di quelli perseguiti). In tale generale contesto, è utile evidenziare i reati predatori, fonte di perdurante allarme sociale su tutto il territorio nazionale.

Al riguardo, si segnala una diminuzione del 6% (dato complessivo) del delitto di furto (6.631 nel 2016 e 6.206 nel 2017) sull’intera provincia. In relazione alle rapine (134), spesso, caratterizzate da lieve danno economico, si rappresenta che l’Arma ha proceduto per 96 delitti (rappresenta il 71,6% delle rapine commesse), di cui 32 scoperti, pari al 33,3% del totale per cui procede l’arma.

Qui di seguito saranno elencate alcune delle principali attività condotte nell’anno:

– 23 gennaio 2017: in Francavilla Fontana, durante la fuga dopo aver perpetrato una rapina in danno di un impiegato di una ditta di video giochi, uno dei tre banditi veniva colpito mortalmente dai suoi stessi complici. Il 1° febbraio 2017, i Carabinieri della locale Compagnia, dopo aver identificato il deceduto rapinatore in Gaetano FIORILE (cl.1997), pregiudicato di Conversano (Ba), hanno eseguito i fermi di P.G. dei conversanesi Roberto FANTASIA (cl.1994) e Pasquale GIANNOCCARO (cl.1987), accusati dell’omicidio del loro complice FIORILE. Il 27 marzo 2017, infine, gli stessi Carabinieri hanno eseguito l’O.C.C. in carcere di Rocco MURRO (cl.1983), anch’egli di Conversano, per aver fornito il sostegno logistico ai predetti;

– 31 gennaio 2017: in Brindisi, i Carabinieri della locale Compagnia hanno arresto Daniele MASSARI (cl.1971), su O.C.C. in carcere, ritenuto responsabile di per aver cagionato, il 12 ottobre 2016 e a seguito di un litigio per futili motivi, la morte della propria madre Rita BOVE (cl. 1948);

– 2 febbraio 2017: in Torchiarolo, i Carabinieri della locale Stazione hanno eseguito un ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi, nei confronti di Nicola DEL VECCHIO (cl. 1959), del luogo, a seguito del rinvenimento, del 18 novembre 2015, di diverse armi clandestine (un fucile e quattro pistole) e munizioni (445 colpi);

– 6 marzo 2017: i Carabinieri della Stazione di Ceglie Messapica, della Compagnia di San Vito dei Normanni e del dipendente Nucleo Investigativo hanno tratto in arresto i fratelli Lorenzo BELLANOVA (cl. 1978) e Adriano BELLANOVA (cl.1993), fruttivendoli del luogo. I due, mentre transitavano nella centralissima piazza Vecchia di Ceglie Messapica, a bordo di un’autovettura Volkswagen Polo, hanno incrociato e bloccato l’autovettura Mercedes Classe A condotta da Cosimo BRUNI, anni 27 del luogo, il quale è stato costretto a scendere dal veicolo e dopo essere stato strattonato da Lorenzo BELLANOVA, è stato attinto da 2 colpi di pistola cal. 7,65 alla gamba sinistra. La vittima, soccorsa e trasportata presso l’ospedale Perrino di Brindisi, ha riportato varie lesioni giudicate guaribili in 40 giorni;

– 16 marzo 2017: i Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni hanno arrestato Giuseppe DIAMANTE (cl.1979), residente a Latiano, poiché responsabile dei reati di danneggiamento, ricettazione, detenzione e porto illegale di armi clandestine, in concorso. DIAMANTE aveva collaborato con il complice Antonio DI CATALDO, nel compiere un atto intimidatorio nei confronti della madre di un pregiudicato, in stato di detenzione. Questi avevano esploso 6 colpi di pistola all’indirizzo della porta dell’abitazione d’ingresso dell’abitazione della donna;

– 21 marzo 2017: i Carabinieri della Compagnia di Brindisi, nel corso di mirati servizi finalizzati alla repressione del traffico di sostanze stupefacenti, hanno arrestato il cittadino albanese Abaz MANO (cl.1995) e sequestrato più di una tonnellata e mezzo di marijuana, suddivisa in pacchi da 5 e 20 chilogrammi;

– 4 maggio 2017: i Carabinieri della Compagnia di Brindisi, con il supporto nella fase esecutiva dei Carabinieri del Reparto Operativo di Torino, hanno dato esecuzione al Provvedimento di Sequestro Preventivo finalizzato alla confisca, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari presso Tribunale di Brindisi, nei confronti di Antonio DI GIOVANNI (cl.1983) e della moglie Eleonora CANNALIRE (cl.1989). I predetti, infatti, risultano intestatari di beni, per un valore di circa 600.000 (seicentomila) euro, ritenuti acquistati con il provento delle attività di spaccio svolte dal DI GIOVANNI;

– 14 giugno 2017: I carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Brindisi hanno denunciato in stato libertà due persone responsabili, a vario titolo, dei reati di falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico Ufficiale sulla identità personale o su qualità personali proprie o di altri; possesso e fabbricazione di documenti di identità falsi. L’attività di indagine ha avuto inizio nella terza decade del mese di agosto 2016, allorquando il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – Cerimoniale Diplomatico della Repubblica di Roma, ha segnalato che tale Stefan CERNETIC durante una sua recente visita in Puglia aveva utilizzato un’autovettura Mercedes con insegne della Repubblica del Montenegro e adesivi del Corpo Diplomatico, precisando che lo stesso non era un funzionario diplomatico dell’Ambasciata del Montenegro in Italia e come tale non godeva di alcuna immunità o privilegio sul territorio italiano ex Convenzione di Vienna del 1961;

– 19 giugno 2017: i Carabinieri di Brindisi hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Brindisi su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 4 indagati ritenuti responsabili di concorso in intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro pluriaggravati, il cosiddetto “caporalato”. L’indagine, condotta anche tramite servizi di osservazione e videoriprese lungo gli itinerari e presso un’azienda agricola del barese ove si veniva svolta l’attività lavorativa, ha consentito di accertare le responsabilità delle quattro persone arrestate in relazione al reclutamento e alla gestione di manodopera – proveniente prevalentemente dalle provincie di Brindisi e Taranto – sfruttata mediante minacce ed intimidazioni, approfittando, fra l’altro, dello stato di bisogno e di necessità dei lavoratori, costretti a prestazioni superiori a quelle previste, a fronte di retribuzioni palesemente sproporzionate e all’obbligo di pagare giornalmente somme di denaro quale corrispettivo per l’intermediazione;

– 21 giugno 2017: i Carabinieri di Brindisi stanno dando esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Brindisi su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 3 persone indagate per concorso in intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro pluriaggravati – il cosiddetto “caporalato” – e truffa ai danni dell’INPS. L’indagine, condotta anche tramite servizi di osservazione e videoriprese lungo gli itinerari e presso un’azienda agricola del barese ove si veniva svolta l’attività lavorativa, ha consentito di accertare le responsabilità delle tre persone arrestate in relazione al reclutamento e alla gestione di manodopera sfruttata mediante minacce ed intimidazioni, approfittando, fra l’altro, dello stato di bisogno e di necessità dei lavoratori, costretti a prestazioni superiori a quelle previste, a fronte di retribuzioni palesemente sproporzionate e all’obbligo di pagare giornalmente somme di denaro quale corrispettivo per l’intermediazione;

– 27 giugno 2017: i Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Brindisi su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 13 indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di estorsioni, furti aggravati, furti in abitazione, riciclaggio e ricettazione. L’indagine, condotta dalla da maggio a settembre 2016, anche tramite l’ausilio di attività tecniche, ha consentito di disarticolare un’associazione per delinquere, operativa nelle province di Brindisi, Lecce e Taranto, dedita alla commissione di furti, prevalentemente di autovetture, nonché di “cavalli di ritorno”, riciclaggio e ricettazione. Indagate, complessivamente, 27 persone, tra cui i 13 destinatari del provvedimento restrittivo; 38 episodi di furti di autovetture, 14 di ricettazione, 3 di riciclaggio, 9 furti in abitazione e 4 estorsioni. Recuperare 27 veicoli rubati e restituiti ai legittimi proprietari nel corso delle indagini;

– 5 luglio 2017: A Turi (BA), i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Francavilla Fontana, in collaborazione con il personale della Compagnia CC di Gioia del Colle (BA), hanno tratto in arresto Vincenzo PERNICE (classe 1966) residente a Torre del Greco (NA) e domiciliato a Turi (BA), amministratore unico della omonima società ortofrutticola, con sede a Turi, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi, poiché ritenuto responsabile di concorso in intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, pluriaggravati. Il provvedimento è scaturito dagli ulteriori approfondimenti investigativi, esperiti dal reparto procedente in seguito all’operazione del 19 giugno (culminata con l’arresto di 4 “caporali”), che hanno permesso di dimostrare la consapevolezza, da parte del datore di lavoro, del c.d. “ricatto occupazionale” a cui erano sottoposti i braccianti agricoli utilizzati quali lavoratori alle proprie dipendenze;

– 15 luglio 2017: I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Brindisi hanno tratto in arresto, per “associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti”, “detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti” e “detenzione e porto illegale di armi da sparo e munizioni”, Michele DEGLI ANGIOLI, 47enne di Salerno, colpito da un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Salerno, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia. L’ordinanza, che ha colpito complessivamente 21 persone, è scaturita dalle indagini svolte dai Carabinieri del Comando Provinciale di Salerno che, contemporaneamente, in città ed in altri comuni di quella provincia ed in Napoli, con il supporto di unità dell’organizzazione speciale dell’Arma dei Carabinieri (Nucleo Cinofili di Sarno e 7° Nucleo Elicotteri di Pontecagnano), hanno eseguito i provvedimenti (14 in carcere, 7 agli arresti domiciliari), ritenuti responsabili, a vario titolo dei reati contestati;

– 17 luglio 2017: i Carabinieri delle Stazioni di Torchiarolo e Ostuni hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro complessivamente, rispettivamente nelle località Marina di Torre San Gennaro e Rosamarina, otto balle sigillate con cellophane contenenti in tutto circa 100 kg di marijuana. Lo stupefacente è stato sequestrato nell’ambito delle indagini volte ad individuarne la provenienza;

– 2 agosto 2017: i Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi hanno sequestrato 525 kg. di marjuana abilmente occultati in un furgone parcheggiato all’interno di un’abitazione ubicata in una località marina a pochi chilometri dal capoluogo. Lo stupefacente, suddiviso in pacchi di varie dimensioni e peso, era già pronto per lo smistamento e il successivo spaccio al minuto. Nel corso dell’operazione sono state tratte in arresto due persone, un 27enne e un 21enne, entrambe brindisine e con precedenti di polizia;

– 25 agosto 2017: i Carabinieri della Compagnia di Brindisi hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto nei confronti di Antonio GIGLIO (classe 1971) di Brindisi, in quanto responsabile del reato di tentato omicidio volontario commesso la notte 19 agosto, quando aveva colpito con arma da taglio Francesco MARGHERITO al viso e al collo e, urlando “io questo lo ammazzo, io lo devo uccidere”, gli sferrava dei fendenti che ne avrebbero potuto cagionare la morte;

– 20 settembre 2017: i Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi, nell’intera provincia di Brindisi e in quella della limitrofa Lecce, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere – emessa dal GIP del Tribunale di Lecce su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia – nei confronti di 50 indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, concorso in omicidio, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, porto e detenzione illegali di arma da fuoco e spaccio di sostanze stupefacenti, tutti i reati sono stati commessi con l’aggravante del metodo mafioso;

– 28 settembre 2017: i Carabinieri della Compagnia di Brindisi hanno arrestato su ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del locale Tribunale di Brindisi, Teodoro VALENTI, 44enne, Roberto NIGRO, 50enne, Antonio MANGIULLI, 27enne ed Emilio VALENTI, 25enne, responsabili di quattro rapine di cui due tentate e due consumate, perpetrate nei Comuni di Brindisi e San Vito dei Normanni nel gennaio del 2017;

– 30 settembre 2017: i Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni, con l’ausilio della Squadra Cinofila della Guardia di Finanza di Brindisi, hanno tratto in arrestato in flagranza di reato, per coltivazione illecita di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, Salvatore CAVALIERE (classe 1973) del posto, e deferito in stato di libertà, per lo stesso reato, la moglie, Z.A. 36enne e la suocera B.R. 64enne, conviventi. Gli operanti, nel corso di una perquisizione domiciliare, hanno rinvenuto, all’interno di un terreno attiguo di loro pertinenza, 400 piante di canapa indiana, dotate di impianto di irrigazione, aventi altezza media di 140 cm circa, per un totale di 500 kg.; individuato, inoltre, un locale adibito a serra per essicazione e lavorazione, servito da un impianto rudimentale di deumidificazione, ove erano stipate delle infiorescenze per un ammontare di ulteriori 59,7 kg, per un valore complessivo pari a circa € 650.000;

– 23 ottobre 2017: i Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi, in vari comuni delle province di Brindisi e Bari, nonché nella città di Potenza, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli aa.dd. emessa dal GIP del Tribunale di Brindisi, concordante con le risultanze investigative prodotte dalla Compagnia di San Vito dei Normanni (BR), nei confronti di 12 persone, fra le quali due sindaci [Torchiarolo e Villa Castelli (BR)] e due vicesindaci [Poggiorsini (BA) e Torchiarolo], nonché vari dirigenti di uffici tecnici comunali, incaricati di pubblico servizio e il Direttore Generale dell’Azienda di Servizi Ecologici di Manfredonia (FG). L’attività, avviata nel novembre 2014, ha consentito di disarticolare un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più delitti contro la p.a., il patrimonio, la fede pubblica e l’amministrazione della giustizia, commessi fino al novembre 2015, per fatti accaduti nelle Province di Bari e Brindisi;

– 7 – 11 novembre 2017: i Carabinieri della Compagnia di Brindisi, coadiuvati dai militari del Reparto Operativo, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica di Brindisi, Antonio BORROMEO, 24enne, Antonio LAGATTA, 22enne, Diego PUPINO, 21enne, e FERRARI Angelo, 50enne, per poi rintracciare, nella tarda serata dell’11 novembre, in un appartamento del centro storico di Brindisi, Claudio RILLO, 22enne, e Michael MAGGI, 23enne. Tratto in arresto anche un favoreggiatore, Alessio GIGLIO, 24enne, che li ospitava. Sequestrati, tra l’altro, anche denaro contante e un revolver con 11 proiettili; ritenuti responsabili di detenzione di armi da guerra, lesione personale e rapina, per aver partecipato, a vario titolo, alle azioni criminali nei mesi di settembre, ottobre e novembre, nel corso dei quali è stato fatto uso di armi;

– 18 novembre 2017: i Carabinieri della Compagnia di Francavilla Fontana hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Brindisi, nei confronti di tre pregiudicati del luogo, rispettivamente di 50, 24 e 55 anni, ritenuti responsabili, a vario titolo, di rapina, tentata rapina e porto e detenzione di arma da fuoco, nonché favoreggiamento personale. Le indagini sono state avviate il 23 gennaio 2017 a seguito di una rapina a mano armata in danno di un dipendente di un’azienda operante nella gestione e nella vendita di congegni di intrattenimento elettronici all’atto di eseguire un versamento di 52.000 euro e della successiva rapina di un’autovettura in transito, seguite dalla morte di uno dei rapinatori attinto da un colpo di fucile al torace;

– 5 dicembre 2017: i Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi hanno dato esecuzione, in vari comuni delle province di Brindisi, Bari e Lecce, ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari emessa dal GIP del locale Tribunale nei confronti di 21 persone (fra cui quattro donne), ritenute responsabili a vario titolo dei reati di rapina, riciclaggio, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione abusiva di armi. L’attività è stata avviata il 1° agosto 2016, a seguito della consumazione di una rapina a mano armata con sequestro di persona in danno di un dipendente della Ditta “Fox Services” s.r.l. (azienda che si occupa della manutenzione e riscossione degli incassi di slot machine), immediatamente dopo il prelevamento dei proventi dei giochi da un bar di Torre Santa Susanna (BR) e che fruttò un bottino di circa 13.000 euro.

COMUNICATO STAMPA

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