Vertice a Brindisi: “Contrasto al crimine organizzato nei Balcani occidentali”
Il 29 e 30 ottobre, presso il Palazzo dell’Autorità Portuale di Brindisi, alla presenza del Sottosegretario On.le senatore Stefano CANDIANI e del Capo della Polizia, Prefetto Franco GABRIELLI, si terrà il vertice internazionale
“Countering serious crime in the Western Balkans”, nel corso del quale verrà presentata una delle maggiori piattaforme operative in grado di contrastare congiuntamente le minacce emergenti alla sicurezza interna dell’unione Europea poste in essere dal crimine organizzato e dal terrorismo: il progetto IPA 2017.
Organizzato dal Dipartimento di P.S. del Ministero dell’Interno Italiano, prevede la partecipazione dei Ministri dell’Interno, dei Sottosegretari e dei Capi della Polizia di Albania, Bosnia Erzegovina, Kossovo, Macedonia, Montenegro e Serbia. Saranno presenti anche gli Ambasciatori italiani presso quei Paesi e sono in agenda gli interventi del Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo dr. Federico CAFIERO DE RAHO e dei rappresentanti della Direzione Generale Commissione Europea, di Europol e di Eurojust.
IPA 2017 è un progetto finanziato dall’Unione Europea (DG NEAR) e co-finanziato dalla Germania (Ministero federale tedesco della cooperazione e dello sviluppo economico) che, tramite l’ente tedesco Deutsche Gesellschaft für Internationale Zusammenarbeit (GIZ), delegato dalla Commissione europea, garantisce il coordinamento delle due strutture portanti per la cooperazione, quella giudiziaria, realizzata da CILC (Centro per la cooperazione legale internazionale olandese) con una rete di procuratori esperti nell’area, e quella di polizia, realizzata dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno italiano tramite una rete di esperti di polizia.
Già nel recente passato, l’Unione Europea aveva sostenuto progetti analoghi come “Ipa 2014- cooperazione internazionale in materia di giustizia penale: la rete dei pubblici ministeri nei Balcani occidentali”, insieme alla Germania e, per parte italiana, “IPA 2013- lotta contro la criminalità organizzata: cooperazione internazionale nella Giustizia penale “.
Il progetto attuale rappresenta uno sviluppo ed un proseguimento (follow-up) congiunto dei progetti precedenti, inserito in un innovativo meccanismo di coordinamento sistemico denominato IISG (Integrative Internal Security Governance) che pone in assoluta sinergia le attività poste in essere dai vari partner internazionali e dalle Agenzie ed Istituzioni dell’Unione, gli Stati dell’UE e dei Balcani occidentali
Il progetto IPA 2017, avviato dal 1 gennaio 2018 ed avente una durata di 24 mesi, ha visto un finanziamento al Ministero dell’Interno di 3,5 milioni di euro, su un totale di 13 milioni, e cosi come sottolineato dal Capo della Polizia Direttore Generale della P.S. Prefetto Gabrielli, ha la finalità primaria di rafforzare la cooperazione fra gli stati membri e le Agenzie dell’Unione Europea da una parte e le Forze di Polizia nonché le altre autorità di law enforcement dei Paesi appartenenti alla regione dei Balcani occidentali dall’altra, attraverso formazione, scambi operativi e investigazioni congiunte.
Da un punto di vista generale, l’obiettivo è l’incremento del livello globale di sicurezza nei Balcani Occidentali con consequenziali ricadute in termini di sicurezza nei Paesi dell’Unione, grazie ad azioni concertate di lotta al crimine organizzato. Nel particolare, le azioni di dettaglio poste in essere hanno il fine di innalzare la cooperazione tra le capacità regionali e nazionali nel contrasto ai sodalizi criminali attivi nei Balcani che minacciano anche i paesi europei, con attenzione specifica sul recupero dei proventi illeciti ottenuti attraverso diverse fattispecie di crimini transfrontalieri.
La responsabilità del progetto è stata delegata per il Dipartimento di PS, al Vice Direttore Generale della P.S. preposto all’attività di Coordinamento e Pianificazione Prefetto Alessandra GUIDI, mentre il Project Leader di IPA 2017 è il Consigliere Ministeriale – Dirigente Superiore della Polizia di Stato dott. Gennaro CAPOLUONGO.
Per la prima volta, in ognuno dei Paesi dei Balcani Occidentali (Beneficiari) si opera con una squadra congiunta in cui agiscono magistrati provenienti dai Paesi dell’Unione Europea e esperti di polizia appartenenti alle Forze di Polizia italiane.
Al momento, oltre alle attività formative e di assistenza, il progetto supporta 18 attività investigative in corso, nelle quali si lavora a stretto contatto con le Forze di Polizia dei Balcani e le rispettive Procure competenti, garantendo strumenti di indagine, di coordinamento e finanziari tali da permettere alle strutture operative di raggiungere risultati repressivi sempre maggiori, anche in termini di complessità delle indagini e di confische di beni illecitamente accumulati.
Un approccio ragionato al fenomeno criminale che diventa chiave di lettura delle attività investigative permette una lettura sistematica delle evidenze informative, permettendo un maggior utilizzo anche dei canali di cooperazione internazionale, quali Europol ed Eurojust e la rete degli ufficiali di collegamento europei.
A latere, oltre al consequenziale utilizzo, in maniera strutturata, dello scambio di informazioni e di dati, l’organizzazione di corsi di formazione ah hoc, non disgiunti dall’ utilizzo del cosiddetto training on the job, permette l’indubbio miglioramento delle capacità e della conoscenza delle rispettive unità di polizia circa le tecniche investigative speciali, il recupero di proventi illeciti e indagini sui fuggitivi.
QUESTURA DI BRINDISI