Disagi all'aeroporto di Brindisi - Note di protesta del sindaco Rossi e dell'On. D'Attis
Si riportano i comunicati:
Rossi: “Gravi i disagi all’Aeroporto del Salento. Chiederemo spiegazioni”
“A Brindisi sono stati dirottati o annullati quasi tutti i voli a causa della mancanza di un macchinario che elimina il ghiaccio dai velivoli; è estremamente grave e chiederemo spiegazioni ad Aeroporti di Puglia”. Lo dichiara il sindaco Riccardo Rossi.
“Nonostante lo scalo brindisino fosse tecnicamente aperto non è stato possibile far atterrare aerei che poi non avrebbero avuto il servizio di de-icing per ripartire. Questa sembra essere l’unica causa che ha provocato enormi disagi a migliaia di passeggeri diretti a Brindisi e costretti ad atterrare a Bari o in altri scali.
Al contrario, a Bari non si è registrato alcun disservizio perché l’Aeroporto Karol Wojtyla era dotato di questa strumentazione che ha garantito il massimo dei servizi nonostante il maltempo.
Chiederemo immediatamente spiegazioni alla società che gestisce entrambi gli scali e soprattutto le motivazioni che determinano questa differenza di dotazione tra i due aeroporti pugliesi. Brindisi sembra esserne gravemente penalizzata nonostante i due milioni di passeggeri l’anno”, ha concluso il sindaco.
Disservizi all’aeroporto di Brindisi, D’Attis: “vado in Procura” - Nota del commissario regionale di Forza Italia, l’on Mauro D’Attis.
“Interrogherò il ministro ai Trasporti perché quello che sta accadendo all’aeroporto di Brindisi è da terzo mondo, indegno per un Paese civile e per uno scalo aeroportuale di rilievo: sono stati dirottati 16 voli e 12 sono stati cancellati, cagionando un enorme disagio a 3.920 passeggeri. Un disservizio di entità enorme causato dalla mancanza, nello scalo brindisino, del “de-icing”, ovvero di un macchinario che elimina il ghiaccio dal veicolo (aereo). Eppure, l’allerta meteo era nota da giorni e giorni. Ciononostante, il management di Aeroporti di Puglia ha permesso che la stazione di Brindisi si trovasse davanti ad un’emergenza sprovvista di quanto necessario. Ritengo che tanto sia sufficiente per richiedere le dimissioni di tutti i vertici di Adp che hanno provocato un danno pesantissimo agli utenti. Qualora il ministro Toninelli dovesse omettere di rispondere, come sempre, all’interrogazione che formulerò, non esiterò a recarmi presso la Procura della Repubblica per richiedere l’accertamento di eventuali responsabilità”.