L’ENAC avvia indagine su attività di de-icing degli aerei presso l’Aeroporto di Brindisi. Comunicato D'Attis.
In relazione a notizie di stampa e video circolati in questi giorni che riportano attività di de-icing (eliminazione del ghiaccio) dalle ali degli aeromobili in partenza dall’Aeroporto di Brindisi,
eseguite manualmente e con modalità inadeguate, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile rende noto di aver avviato delle azioni ispettive sulle operazioni aeroportuali condotte presso lo scalo in concomitanza con la nevicata che ha interessato la zona.A tal fine domani, 7 gennaio, tecnici dell’ENAC saranno all’Aeroporto di Brindisi per verificare la gestione dell’emergenza derivata dalle avverse condizioni meteo e la situazione che si è determinata.
Per Aeroporti di Puglia, invece, il video nel quale sono ripresi operatori aeroportuali impegnati nel trasporto di secchi di acqua calda che vengono poi gettati sull’ala di un aereo Ryanair in transito sull’aeroporto di Brindisi, non sarebbe altro che l’esecuzione del de-icing, procedura standard (SAE International) in vigore che consente – con temperature al suolo maggiori o uguali a 0°C – l’utilizzo di acqua calda a 60°C.
Non resta che attendere le risultanze dell’indagine. Fatto sta che lo scorso 4 gennaio decine di voli sono stati cancellati e migliaia di persone non sono partite dallo scalo brindisino.
Aeroporto di Brindisi, D’Attis (FI): “Bene indagine ENAC, male silenzio della Regione Puglia”
“L’Enac ha avviato un’indagine, il video delle procedure manuali per eliminare il ghiaccio dall’aereo è diventato virale, eppure non risultano interventi della Regione Puglia sulla mia denuncia sull’Aeroporto di Brindisi, a parte una superficiale risposta della società aeroportuale.
Ma nessuno, dal presidente della Giunta al l’assessore ai Trasporti, ha ritenuto di fare un intervento pubblico non solo per fare chiarezza sulla sicurezza aerea e sulle procedure adottate, ma anche sui disagi provocati all’utenza.
Giova ricordare che non si è trattato di un disservizio “qualunque”, ma di un’inefficienza da terzo mondo che ha coinvolto circa 3.920 passeggeri, tra voli cancellati ed altri dirottati.
Il tutto non per condizioni meteo avverse e inaspettate, ma a seguito di un’allerta prevista con larghissimo anticipo. Ed è per questo che il silenzio delle istituzioni competenti diventa odioso, laddove dovrebbe essere interesse comune capire come sia possibile, nel 2019, che l’aeroporto di una zona peraltro a forte vocazione turistica non sia provvisto di macchinari ormai indispensabili.
Tutto questo, come annunciato, sarà oggetto di un’interrogazione diretta al Ministro Toninelli, che presenterò questa settimana, per informarlo e chiedere un suo diretto intervento sulla questione”.
Mauro D’Attis
Parlamentare Forza Italia