Con Greta Thumberg sciopero mondiale contro i cambiamenti climatici (Sara Calvano)
Venerdì 15 Marzo, su ispirazione di Greta Thumberg, è stato organizzato uno sciopero mondiale contro i cambiamenti climatici
La mobilitazione nasce per chiedere ai governi delle misure concrete contro il surriscaldamento globale.
Chi è Greta Thumberg?
Greta è una ragazza di 16 anni, fondatrice del movimento FridaysForFuture che nasce nel 2018 e che per tre settimane si è presentata davanti al parlamento svedese per protestare contro la mancanza di concrete politiche sui cambiamenti climatici. La sua protesta è diventata virale e la Svezia ha finalmente deciso di allinearsi al Cap21 di Parigi. Il Cap21 è un’azienda che ha fatto della gestione sostenibile dell’acqua una delle proprie missioni, si è adoperata al fine di trovare soluzioni innovative e tecnologiche per usare al meglio le risorse. Il Gruppo Cap ha assunto 21 obiettivi di sostenibilità a seguito delle drastiche ed irreversibili condizioni climatiche raggiunte negli ultimi anni. La protesta di questa ragazza ha coinvolto anche l’Italia.
Greta in uno dei suoi discorsi: “Molte persone dicono che la Svezia sia solo un piccolo Paese e a loro non importa cosa facciamo. Ma io ho imparato che non sei mai troppo piccolo per fare la differenza. Se alcuni ragazzi decidono di manifestare dopo la scuola, immaginate cosa potremmo fare tutti insieme, se solo lo volessimo veramente. Ma per fare ciò dobbiamo parlare chiaramente, non importa quanto questo possa risultare scomodo. Voi parlate solo di una crescita senza fine in riferimento alla green economy, perché avete paura di diventare impopolari. Ma non mi importa risultare impopolare, mi importa della giustizia climatica e di un pianeta vivibile.”
Soffermandoci sul nostro territorio, possiamo notare come negli ultimi tempi siano aumentate in maniera esponenziale le patologie oncologiche in Puglia. L'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha classificato l'inquinamento atmosferico e le polveri sottili fra i carcinogeni umani di tipo 1. Continuano le emissioni fuori dai parametri di polveri sottili e di CO2 da parte di Cerano e dell’Ilva di Taranto, le nostre meravigliose spiagge d’inverno diventano discariche, le onde riportano a riva quintali di plastica e altri rifiuti, le specie marine sono minacciate dall’inquinamento. I pesci, i molluschi e i crostacei che finiscono sulle nostre tavole assorbono microplastiche. In sintesi? Mangiamo plastica. Ci stiamo avvelenando. Quando passeggiamo la domenica a mare, le cicche delle sigarette, i bicchieri, le bottiglie, le buste, non lasciamole in spiaggia, dovremmo avere il buon senso di prenderci cura dell’ ambiente che ci circonda. L’immondizia che si trova sulle nostre coste dovrebbe sdegnarci. Dovremmo prendere esempio anche noi da Greta, volerci un po’ più bene, cambiare forma mentis e tutelare la bellezza che la natura ci ha donato, partendo da ciò che quotidianamente possiamo fare.
(Sara Calvano)