Il discorso del Questore Ferdinando Rossi alla festa della Polizia
Sig. Prefetto, Eccellenza reverendissima, signori Sindaci, autorità, graditi ospiti, carissimi ragazzi,
a voi tutti il mio più cordiale saluto, a cui si unisce quello delle donne e degli uomini della Polizia di Stato, ed un sentito ringraziamento per la partecipazione a questa cerimonia.
Con un velo di emozione festeggio con voi il compleanno della nostra amata Polizia. Per me è la trentatreesima volta, ho cominciato a farlo da allievo aspirante Vice Commissario, ed oggi lo faccio, per la prima volta, da questore in sede.
Sono giunto in terra brindisina da pochi giorni e questa è anche l’occasione di presentarmi a voi tutti.
Quest’anno celebriamo la Festa della Polizia di Stato, nel suo 167° anniversario della fondazione, nella cornice della Sezione Giovanile “Fiamme Oro”, spazio di aggregazione aperto ai giovani ed ai dipendenti della Polizia di Stato.
Ho deciso di farlo in questa simbolica location per due ordini di motivi. Il primo è legato al fatto che qui l’Amministrazione ha inteso investire sui giovani, sui cittadini di oggi ma soprattutto di domani, a cui noi dobbiamo rivolgere la nostra attenzione in maniera particolare. È indubbio che la famiglia e la scuola devono essere i primi formatori ma la Polizia di Stato deve fare, come fa, la propria parte, senza sostituirsi, ma fornendo il proprio contributo. La seconda ragione della scelta di festeggiare qui la nostra festa risiede nel fatto che la Polizia di Stato deve essere presente soprattutto nelle periferie che talvolta risultano portatrici di marginalità.
Quella di oggi è una manifestazione che si svolge nel segno della continuità del ruolo che deve caratterizzare una moderna forza di Polizia, chiamata ad interpretare la società civile non solo con l’adozione di appropriate strategie operative ed organizzative, ma anche attraverso una coraggiosa apertura verso l’esterno per la diffusione della cultura della legalità.
“Esserci sempre” sintetizza perfettamente la nostra mission: essere al servizio dei cittadini non solo per la prevenzione e repressione dei reati, ma anche attraverso lo sport, per “regalare” ai giovani la possibilità di crescere sotto l’aspetto fisico e psicologico nei valori della legalità e della disciplina, quest’ultima imprescindibile nella declinazione della pratica sportiva.
Da anni il territorio di Brindisi, i cui giovani anni addietro hanno pagato un tributo altissimo in un vile attentato nei pressi di un istituto scolastico, vanta una lunga tradizione nel panorama sportivo nazionale ed internazionale per aver dato i natali ad atleti che, in diversi sport, sono riusciti a primeggiare e che si pongono come autentici modelli positivi per i giovani, testimonianza di come lo sport può diventare una sicura palestra di vita e di come esso possa sottrarre i ragazzi ad ogni forma di devianza.
Nella nostra provincia, come in ogni territorio del Paese, l’impegno è continuamente rivolto a fornire risposte strutturali e durature alla crescente domanda di sicurezza dei cittadini, nella ricerca di soluzioni condivise che siano in grado di favorire i processi collaborativi di tutte le componenti della società civile. Solo così, infatti, la trasversalità diviene fonte di arricchimento comune e strumento per migliorare le condizioni di legalità.
In quest’ottica, si inseriscono le numerose iniziative assunte sul tema dell’educazione alla legalità e la campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere, troppo spesso consumata nell’ombra di contesti familiari degradati. I diversi progetti, proposti da anni dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, si pongono quale obiettivo primario quello di rompere il silenzio delle vittime che vivono una condizione di fragilità psicologica, portando queste ultime a maturare la decisione di rivolgersi agli organi di polizia.
Iniziative simili non sono mediaticamente paragonabili all’arresto di un pericoloso latitante o alla individuazione di una banda di malviventi, ma credo possano offrire un contributo notevole alla crescita e maturazione nella comunità di una maggiore sensibilità volta ad apprezzare il valore della legalità e di quanto dello stesso sia importante appropriarsene, custodirlo, salvaguardarlo.
Valore della legalità che è alle fondamenta del quotidiano impegno di servizio, nel corso del quale anche quest’anno donne e uomini della Polizia di Stato hanno speso le proprie energie e, in taluni casi, pagato un dazio altissimo, fino a perdere la vita. A costoro ed ai familiari, con commossa partecipazione e deferente gratitudine, indirizzo un pensiero ed un ideale abbraccio. La Polizia di Stato deve custodire questi ricordi e deve far propria la memoria che costituisce il giusto volano per continuare ad accrescere l’impegno di noi tutti. In tale meritoria opera un ruolo importantissimo viene svolto dalla nostra A.N.P.S. che ringrazio di cuore.
È consuetudine, in questa giornata di celebrazione, fare un bilancio dell’attività svolta nell’anno trascorso, ma, evitando la mera elencazione dei risultati, mi limiterò a sottolinearne gli aspetti più significativi della nostra incidenza sul tessuto sociale in cui siamo chiamati a svolgere la nostra opera.
La complessa realtà brindisina richiede uno sforzo notevole di tutte le articolazioni della Polizia di Stato in Provincia.
La gestione della quotidianità è il frutto del sacrificio silenzioso delle donne e degli uomini che svolgono con dedizione il proprio servizio per il bene comune.
Stamattina daremo importanti e meritati riconoscimenti a personale che si è particolarmente distinto in attività di servizio ma il mio GRAZIE di cuore va a tutti coloro che, seppur non premiati, hanno diuturnamente vestito con onore i panni del poliziotto.
Un caloroso benvenuto al Signor Prefetto, anch’egli insediatosi da pochi giorni, che dall’alto della sua esperienza e della sua conoscenza di questa terra sarà per me e per tutti un prezioso e costante riferimento.
Un affettuoso saluto ed un ringraziamento a tutti i rappresentanti delle Forze di Polizia, preziosi compagni di viaggio nella quotidiana opera di assicurare ai cittadini il bene della sicurezza.
Un saluto cordiale ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali che molte volte ci fanno da pungolo per elevare sempre più il benessere del personale.
Prima dicevo che in questo giorno si tracciano i bilanci e si forniscono dati sulla incidenza della criminalità e io non intendo sottrarmi a ciò.
Nell’anno 2018 registriamo un calo del numero complessivo dei reati pari al 7%, rispetto al 2017.
In diminuzione appaiono i reati predatori, che più alimentano il sentimento di insicurezza del cittadino. Nel medesimo lasso temporale, nella città di Brindisi, si è avuta una significativa flessione del dato relativo alle rapine.
A fronte di una diminuzione ormai costante della delittuosità, almeno in termini statistici, non si registra sempre un innalzamento della percezione di sicurezza. Su questo aspetto credo si debba lavorare molto e solo la costante vicinanza al cittadino può contribuire ad infondere una rinnovata fiducia nei confronti delle Forze dell’ordine.
L’ultimo rapporto Eurispes colloca la Polizia di Stato in una posizione apicale di gradimento tra i cittadini, ma questo non basta. Bisogna lavorare sodo per mantenerla e, se possibile, migliorare ancora.
Su questa linea svolgerò il mio mandato di Questore: essere vicino ed in mezzo alla gente. Dopo pochi giorni dal mio insediamento ho cercato di creare un rapporto diretto con i cittadini, che sono il nostro azionista di riferimento. Per far ciò dedicherò un pomeriggio a settimana per ricevere personalmente i cittadini della nostra provincia che vorranno esporre eventuali criticità e sofferenze. Cercherò di partecipare la mia vicinanza all’imprenditoria sana affinché possa operare senza il giogo della criminalità, intessendo proficue relazioni con il mondo dell’associazionismo.
La lotta ad ogni forma di criminalità sarà la mia stella polare ed a tale riguardo voglio ringraziare il Signor Procuratore della Repubblica per la quotidiana vicinanza e per la sicura guida che fornisce ai nostri operatori che svolgono attività di polizia giudiziaria.
In questi ultimi dodici mesi, è stata svolta un’incisiva azione di contrasto al fenomeno criminale, comune ed organizzato, attraverso importanti operazioni della Squadra mobile che hanno consentito di sgominare articolati gruppi criminali.
Dette operazioni, frutto del lodevole impegno profuso dagli investigatori di questa provincia, sapientemente coordinati dalle Autorità giudiziarie di Brindisi e Lecce, hanno interessato organizzazioni criminali operanti, in particolare, nell’ambito dei reati predatori commessi in armi. Costante è stato l’impegno rivolto al contrasto dello spaccio minuto e al traffico di sostanze stupefacenti e non meno rilevanti sono stati i risultati conseguiti nel contrasto ai reati che colpiscono le fasce deboli.
A seguito di difficili investigazioni sono stati raccolti apprezzabili risultati nel contrasto ai reati contro la P.A. che, in realtà permeate da sacche di criminalità organizzata, molto spesso costituiscono il rovescio della stessa medaglia.
Nel contrasto alla criminalità strutturata appare sempre più indispensabile il ricorso alle aggressioni dei patrimoni illeciti con l’adozione di misure di prevenzione e questa è una strada che cercherò di percorrere con rinnovata intensità, grazie alla nostra Divisione Anticrimine.
Nell’anno trascorso, grande attenzione è stata rivolta verso le fenomenologie del crimine diffuso: il costante monitoraggio svolto dall’Ufficio Prevenzione Generale ha consentito di realizzare un puntuale e rigoroso controllo del territorio, testimoniato da migliaia di interventi richiesti attraverso l’utenza 112 NUE e dai numerosi arresti in flagranza.
A questa fondamentale azione di prevenzione e sicurezza hanno reso un significativo contributo la Polizia di Frontiera, la Polizia Stradale, la Polizia Ferroviaria, la Polizia delle Comunicazioni. Specialità che completano un’articolazione organizzativa puntuale ed efficace nel contesto di una provincia sul cui territorio i positivi risultati sono la migliore attestazione dello strenuo e professionale lavoro svolto dai nostri poliziotti.
Il razionale impiego delle risorse disponibili sul territorio, realizzato di concerto con le altre Forze dell’Ordine, ha permesso all’Ufficio di Gabinetto un’oculata e puntuale gestione dell’Ordine Pubblico, ambito nel quale si è distinta anche la DIGOS, attraverso l’attività informativa e la costante mediazione, evidenziatesi soprattutto in occasione delle tante vertenze occupazionali.
Analogo plauso rivolgo alla professionale opera svolta dalla Divisione Polizia Amministrativa e Sociale che si è distinta nella gestione e controllo delle autorizzazioni di polizia, nonché nella tempestiva trattazione di tutte le pratiche.
Così come deve rimarcarsi l’oculata ed attenta gestione delle molteplici problematiche da parte dell’Ufficio Immigrazione, sempre pronto a rispondere ad ogni tipo di esigenza e puntuale nel dare seguito agli indirizzi dipartimentali.
Analogo apprezzamento va all’attività svolta dall’Ufficio del personale e da quello Tecnico-logistico, formato da poliziotti che lavorano nell’ombra ma la cui opera è di fondamentale importanza.
Non posso, infine, non citare la preziosa opera svolta dai nostri Commissariati distaccati di Ostuni e Mesagne, che hanno raggiunto brillanti risultati.
Un saluto ed un ringraziamento agli organi di informazione, sempre attenti alle dinamiche della nostra provincia e al lavoro svolto dalla Polizia di Stato
“Esserci sempre”, dicevo all’esordio di questo intervento, ed “esserci” è un’accezione straordinariamente efficace perché racchiude il senso del nostro progetto e dà sostanza al lungo percorso che bisogna percorrere, nel segno della nostra tradizione ed aperti alle innovazioni ed alle sfide del futuro. Noi ci saremo!
Viva la Polizia di Stato, viva la provincia di Brindisi.
Ferdinando Rossi
Questore di Brindisi
10 Aprile 2019