Movimento No TAP di Brindisi denuncia un espianto illegittimo di ulivi

Contrada Matagiola, Brindisi: tra lunedi 29 e martedi 30 Snam sta espiantando una cinquantina di olivi nella tenuta biologica De Marco:

espiantati finora un centinaio di ulivi, di piccole e medie dimensioni, che sono stati collocati in modo fittissimo nel deposito temporaneo di ulivi sulla SP80, la strada che da Sant’Elia porta a San Donaci, all’altezza dell’incrocio con la Strada per Paticchi. Nessun canopy o copertura è stata ancora predisposta, non sono stati predisposti impianti di irrigazione. La stessa sorte, se non peggiore, spetterà ad altri 8500 ulivi sui 55 km del percorso da Brindisi a Melendugno.

Nella stessa tenuta De Marco, oltre una trentina di ulivi secondo noi monumentali, perché hanno la stessa età e il tronco dello stesso spessore dei 12 ulivi segnati da SNAM come monumentali negli stessi filari. Sono olivi monumentali se all’altezza di 130 cm hanno un tronco di circonferenza superiore a 100 cm oppure se hanno conformazione di particolare pregio. Secondo la determinazione del dirigente sezione autorizzazioni ambientali del 13 novembre 2018, n. 199, “per le operazioni di espianto/reimpianto con garanzia di attecchimento, la Società Proponente (SNAM) si dovrà attenere alle prescrizioni contenute nell’Allegato A della L.R. 4/06/2007 n. 14 in analogia al trattamento degli ulivi monumentali”: perché stanno espiantando i “quasi” monumentali e non gli ulivi riconosciuti monumentali allora? E perché questi espianti avvengono solo in alcune zone dei 55 km di tracciato, e proprio negli ultimi giorni permessi dalla legge per l’espianto, cioè il 30 aprile?

I diecimila metri quadri del deposito ulivi della strada per Paticchi sono stati già recintati e un centinaio di ulivi già ripiantati in esso: questi sono lavori di cantiere: SNAM può iniziare i lavori di cantierizzazione, secondo la Valutazione d’Impatto Ambientale, solo se tutte le prescrizioni ante operam sono state ottemperate: ma sul sito del Ministero dell’Ambiente risultano ottemperate solo 2 delle 16 prescrizioni ante operam, perciò SNAM non può iniziare lavori di cantiere. Illegale.

Sono stati poi potati e incappucciati centinaia di ulivi dalla tenuta biologica De Marco fino a oltre il territorio di Tuturano e sono stati fatti diversi trattamenti fitosanitari, cioè insetticida Decis Evo Bayer, deltametrina, lungo tutto il percorso recintato ancora a macchia di leopardo: molti proprietari non han dato l’autorizzazione al comodato d’uso e tanti altri non sono reperibili.

Altre centinaia di ulivi capitozzati nel territorio di Torchiarolo e San Pietro: massiccie irrorazioni con deltametrina non segnalati ovunque, come prescritto. Tanti gli ulivi condannati a morte, segnati per l’abbattimento in quelle zone, perchè sembrano infetti. Nel deposito ulivi di Torchiarolo, all’altezza del Santuario di Santa Maria di Galeano, si trovano già un’altra cinquantina di ulivi espiantati chissà dove sulla pista SNAM…

Chiediamo a SNAM di produrre le analisi molecolari per gli alberi da abbattere, come ci ha assicurato SNAM in risposta alle nostre accuse sul Quotidiano del 26/02/2019, per cui, secondo la Valutazione di impatto ambientale, deve essere fatta l’analisi di laboratorio su tutti gli alberi: eppure noi sospettiamo che gli alberi segnati sono stati condannati “in base a esame visivo” su richiesta del conduttore, cioè SNAM stessa, come ammesso dalla normativa regionale nel DGR 1890/2018 per la zona infetta…

Condanniamo i lavori illegittimi fatti da SNAM, perché tutte le prescrizioni ante operam non sono ancora state ottemperate. Condanniamo la tempistica degli espianti, in quanto eseguiti a pochi giorni dallo scadere (30 aprile) del periodo permesso. Condanniamo lo scempio perpetrato per un’opera di una multinazionale svizzera (TAP) e di un’azienda con il 66% di capitale privato (SNAM) che opera per i ricchi dividendi dei suoi azionisti: nel 2018 SNAM ha realizzato più di un miliardo di euro di utili. Condanniamo lo scempio del nostro territorio per una grande opera inutile, dannosa e costosa.

Lo scempio deve finire e vigileremo sempre e ovunque l’operato di TAP/SNAM

Movimento No TAP di Brindisi

 

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