Salute pubblica: I dati Istat permettono di conoscere lo stato di salute aggiornato della popolazione.
A Brindisi criticità per la salute delle donne che interpellano la politica.
Un aggiornatissimo studio* sulla popolazione brindisina è stato pubblicato oggi sulla rivista Epidemiologia&Prevenzione con gli ultimi dati Istat disponibili.
L’ultimo Rapporto SENTIERI del 2019 su Brindisi, come anche lo studio Forastiere di ASL, ARPA e ARESS del 2017, offrono analisi ferme al 2013, mentre le ultime analisi sulle cause di mortalità a livello comunale dell’Osservatorio Epidemiologico - Regione Puglia risultano datate al periodo 2006-2009.
Un gruppo di ricercatori (Russo A., Mangia C., Gianicolo E e Portaluri M) ha utilizzato i dati Istat per aggiornare al 2016 la mortalità generale e per causa specifica del capoluogo e confrontarla con quella regionale e nazionale.
Lo studio, utilizzando le cause iniziali di decesso dei residenti in Italia, in Puglia e nel comune di Brindisi, restituisce analisi epidemiologiche per un verso più aggiornate, in quanto riferite al periodo 2012-2016, e d'altro canto più complete, in quanto riferite ad ogni voce dei raggruppamenti delle cause di morte Eurostat. Tale approccio consente paradossalmente, anche ad un Comune quale quello di Brindisi che costituisce un sito di interesse nazionale per le bonifiche, di monitorare lo stato di salute della popolazione senza attendere, in relazione alla mortalità, aggiornamenti parziali e non tempestivi da parte delle agenzie regionali o dello studio SENTIERI.
I dati confermano che la salute delle donne a Brindisi presenta dei numeri negativi per la mortalità per tutte le cause considerate nel complesso, per tutti i tumori considerati nel complesso e in modo particolare per il tumore della mammella. Anche l’eccesso di mortalità generale, che è statisticamente significativo per le donne del comune e della provincia di Brindisi rispetto al riferimento regionale, è maggiore ove valutato rispetto al riferimento nazionale. D’altronde anche per le donne della regione Puglia si riscontra, rispetto al riferimento nazionale, nel periodo 2012-2016 un eccesso di mortalità statisticamente significativo.
Considerando che la mortalità per tumore della mammella rientra tra la mortalità evitabile, si potrebbe ritenere che la causa dipenda dai ritardi nello screening di questi tumori. Già il V rapporto SENTIERI però aveva segnalato che l’incidenza del tumore alla mammella (dati fino al 2010) era in eccesso a Brindisi rispetto al dato regionale ed anche lo studio Forastiere aveva segnalato un eccesso di mortalità per tumori al seno nei gruppi con livello socio-economico svantaggiato. Sempre lo studio SENTIERI riporta (fino al 2013) un eccesso di mortalità nelle donne per malattie delle vie respiratorie e tumori al polmone. L’aumento della mortalità per tumori al seno è attribuibile a deficit assistenziali sanitari che devono essere corretti da decisioni politiche, quello di incidenza richiederebbe una indagine nell’ambito delle pressioni ambientali. Le malattie respiratorie e neurodegenerative riconoscono probabilmente cause nell’inquinamento atmosferico.
COMUNE DI BRINDISI – DONNE –ECCESSI DI MORTALITA’ STATISTICAMENTE SIGNIFICATIVI
Tutte le cause (2.079 decessi; maggiore mortalità del 4.2% rispetto al riferimento regionale)
Tumori tutti (535 decessi; maggiore mortalità del 11,8% rispetto al riferimento regionale)
Di cui, Tumore della mammella (108 decessi; maggiore mortalità del 27,2% rispetto al riferimento regionale)
Di cui, Tumore del pancreas (43 decessi; maggiore mortalità del 40.5% rispetto al riferimento regionale)
Di cui, Leucemie (26 decessi; maggiore mortalità del 44,5% rispetto al riferimento regionale)
Malattie del sistema respiratorio (140 decessi; maggiore mortalità del 18,4% rispetto al riferimento regionale)
Di cui Malattie croniche basse vie respiratorie (95 decessi; maggiore mortalità del 53.6% rispetto al riferimento regionale)
Traumatismo e avvelenamenti (100 decessi; maggiore mortalità del 23.5% rispetto al riferimento regionale)
Demenza (76 decessi maggiore mortalità del 35.5% rispetto al riferimento regionale)
Alzheimer (70 decessi; maggiore mortalità del 27.5% rispetto al riferimento regionale)
Alcune malattie infettive e parassitarie (51 decessi; maggiore mortalità del 28.2% rispetto al riferimento regionale)
Altre malattie endocrine, nutrizionali e metaboliche (44 decessi; maggiore mortalità del 62.6% rispetto al riferimento regionale)
*Antonello Russo, Cristina Mangia, Emilio Gianicolo, Maurizio Portaluri. Uso dei dati Istat per la sorveglianza epidemiologica. Epidemiol Prev 2019; 43 (5-6): 312-313
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