Tesori di cartapesta a Latiano (di Enrica Sconosciuto)
«È un evento di grande importanza per la storia dell’arte regionale,
in quanto nell’occasione si potranno osservare da vicino i preziosi manufatti in cartapesta, che raccontano uno spaccato di devozione e fede locale», avevano spiegato in una nota quanti avevano impegnato tempo e competenze perché tutto fosse a puntino a Palazzo Imperiali di Latiano dov’è in corso una mostra dedicata alla cartapesta leccese dal titolo “Tesori di cartapesta”, appunto e che ha nello storico dell’arte Domenico Ble un valido punto di riferimento.
E da quel 21 dicembre numerosa la partecipazione alla mostra con il pubblico che “per la prima volta ha potuto osservare da vicino e godere della bellezza delle opere scultoree devozionali in cartapesta custodite in alcune chiese cittadine”. Il riferimento è ad opere di notevole rilevanza quali un “San Rocco” (sec. XIX) di Giuseppe Greco o un “Sant’Espedito” (sec. XX) di Luigi Guacci, che molte tracce di sé ha lasciato ovunque nel Salento, senza dimenticare due singolari opere di Raffaele Caretta (sec. XX): “Sant’Anna con la Vergine Bambina” e “Santa Lucia”. Si tratta di opere in cartapesta, alcune delle quali esposte per la prima volta, che oltre ad evidenziare “il valore e la raffinatezza di una delle tradizioni artistiche simbolo dell’arte salentina” pongono in bella evidenza il rapporto tra artista e committenza confraternale in un piccolo centro salentino, sensibile agli eventi artistici e culturali. Le opere esposte, infatti, sono state messe a disposizione dell’evento grazie alla sensibilità dell’Arciconfraternita della Morte, della Confraternita dell’Immacolata e della Confraternita Santissimo Sacramento. Priori e sodali attuali hanno confermato la lungimiranza che fu propria dei loro predecessori, i quali appunto si rivolsero a stelle di prima grandezza dell’epoca per far realizzare opere destinate al culto ed alla devozione dell’associazione.
Enrica Sconosciuto