Un ricordo di Carmelo De Guido, un agronomo d'altri tempi nel centenario della nascita.

Carmelo De Guido nasce a Mesagne il 29 Dicembre 1919 da Leonardo, avvocato penalista di Mesagne e Maria Massari di Ostuni.

Nel 1934, appena quattordicenne, perde la madre giovanissima, evento che segnerà profondamente la sua adolescenza.

Dopo le scuole elementari frequentate a Mesagne dal 1925 al 1930 presso la scuola pubblica di Via Albricci- Sezione Mercato Coperto, compie gli studi successivi nei collegi di Campi Salentino e nel Regio Collegio-convitto Liceo-Ginnasio “Domenico Morea” di Conversano dove consegue la maturità classica nell’anno scolastico 1938-39.

Si iscrive nel 1939 alla Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Pisa. In questi anni di permanenza a Pisa consolida la sua amicizia con i fratelli Gabriele e Armando Monasterio originari di Latiano (Br). Gabriele illustre scienziato di fama internazionale titolare della Cattedra di Clinica Medica della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Pisa e Armando laureato in Economia a Genova e in seguito in Farmacia a Pisa che, per la sua attività clandestina aveva scontato cinque anni di confino nelle isole Tremiti e in seguito, trasferitosi a Pisa, dedica tutto il suo impegno alla organizzazione della Resistenza nel Pisano, rappresentante del PCI in quel CNL provinciale. In un suo scritto a Carmelo, accompagnato dalla copia di un suo articolo che ricostruisce i momenti della lotta di redenzione, pubblicato in un numero unico a cura dell’Unione Goliardica pisana, scrive: “ Al caro Carmelo De Guido, questa pagina, tragica e magnifica della storia pisana, di cui egli visse solo le prime avvisaglie, col sentimento sempre vivo dell’antica amicizia che ci lega. Armando Monasterio”.

Nel 1941, in pieno periodo bellico, viene chiamato alle armi e assolve al servizio militare a Brescia nel reparto di Artiglieria ippotrainata, interrompendo gli studi. E’ costretto quindi a trasferirsi alla facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Bari istituita con R.D. n. 297 del 6.2.1939 che aveva iniziato la sua attività nell'anno accademico 1939/40; consegue la Laurea in Scienze Agrarie il 20 Dicembre 1946.

In questi anni baresi conosce la sua futura sposa nel 1945, Rosetta Luisi. Dopo il conseguimento della laurea, per Carmelo e il conseguimento del diploma magistrale per Rosetta, coronano il loro progetto di vita con le nozze celebrate a Bari il 9 Aprile 1947 dall’Arcivescovo di Bari Mons. Marcello Mimmi nella chiesa di San Giuseppe.

Subito dopo la laurea viene assunto presso l’Ufficio Provinciale Statistico Economico per l’Agricoltura di Bari, con destinazione l’ufficio di Triggiano e poi trasferito all’ufficio di Bari; l’UPSEA aveva il compito di rilevare e segnalare dati statistici ed economici che interessavano la produzione agricola, e di organizzare le consegne di prodotti sottoposti ad ammasso e vincolo; rimane in servizio sino alla soppressione dell’Ente nel 1951. Iscritto dal 1947 all’Ordine dei Dottori Agronomi della Provincia di Bari, dal 1951 svolge l’attività libero-professionale fino a quando nel 1952 viene assunto dalla Sezione Riforma Fondiaria di Puglia, Lucania e Molise quale Dirigente d’Azienda.

Dopo la caduta del fascismo si ripropone in Italia il problema economico-sociale della riforma fondiaria. La legge Sila, la cosiddetta Legge Stralcio e la legge regionale siciliana, tutte del 1950, intervengono in alcune zone della penisola dove ancora esiste il fenomeno di un monopolio terriero di tipo latifondistico. Il provvedimento, finanziato in parte dai fondi del Piano Marshall, è stato secondo alcuni studiosi la più importante riforma dell’intero dopoguerra. La riforma propone, tramite l’esproprio coatto, la distribuzione delle terre ai braccianti agricoli, rendendoli così piccoli imprenditori e non più sottomessi al grande latifondista.

In Puglia la riforma agraria non trova una sua diretta applicazione, visto che quando sta per essere approvata definitivamente, la legge Stralcio non menziona alcuna località della Puglia e specie del Salento. E’ allora che nella provincia di Lecce nasce una mobilitazione popolare e politica per l’allargamento della legge anche al territorio di Arneo di proprietà di alcuni latifondisti come il Barone Tamburrino. Queste agitazioni popolari si ricordano come l’occupazione dell’Arneo che tra il 1947 e il 1951 toccano il loro apice. Alla fine il Salento e la Puglia rientrano nel progetto politico della legge Segni.

Carmelo De Guido viene destinato al centro di Colonizzazione di San Pietro Vernotico in provincia di Brindisi e dirige il Gruppo Aziende Contadine di “Palmarini”. Contribuisce agli inizi degli anni ’50 alla nascita del borgo agricolo di Serranova intorno al Castello omonino dei Principi Dentice di Frasso, in agro di San Vito dei Normanni (Br). Un manifesto del comune, affisso per le strade di San Vito nell’Ottobre del 1952, così recita “Domenica prossima 19 corrente avrà luogo in questo Comune la cerimonia di consegna dei terreni già scorporati nei rispettivi territori ed assegnati ai contadini dei comuni di Carovigno e San Vito. Nella stessa giornata avrà luogo la posa della prima pietra del villaggio di Serranova, ove sorgeranno confortevoli case rurali per le laboriose famiglie contadine”.

Questa importante esperienza umana e professionale si conclude nel 1958, anno in cui viene assunto dalla SARIAF di Faenza un glorioso e storico marchio italiano, nato dall’omonima Società nel 1947, divenuta nel tempo Società azionaria romagnola industrie agricolo-farmaceutiche.

La Sariaf fa parte del Gruppo del petroliere ravennate Attilio Monti che Il 4 maggio 1950 aveva costituito la SAROM (Società anonima raffinazione olii minerali) dando inizio ad una scalata inarrestabile nel mondo finanziario italiano che lo porta ad acquisire negli anni sessanta la SIALL (Società industrie agricole ligure lombarda), che controlla la holding Eridania. Questa, oltre ad una posizione di forza nel mercato nazionale dello zucchero, detiene il controllo della Poligrafici Editoriale, editrice di due quotidiani di Bologna, il Resto del Carlino e lo sportivo Stadio, nonché de La Nazione di Firenze, sesto giornale italiano per tiratura. La scelta fa automaticamente di Monti un protagonista dell’editoria. All’apice della sua esperienza imprenditoriale il Gruppo Monti arriva ad avere 30.000 dipendenti.

Attilio Monti fa realizzare un grattacielo di 30 piani (la Torre Galfa, tra i più alti della città) per gli uffici delle proprie aziende.

Carmelo De Guido viene assunto quale Ispettore di Zona per la Puglia, Lucania, Molise e Calabria. Nei ventisette anni di collaborazione con la Sariaf, molte riunioni alle quali partecipa con i collaboratori di tutta Italia, si tengono, oltre che a Bologna sede legale della Società, anche a Milano nel grattacielo La Torre Galfa. In una delle tante riunioni che hanno come finalità le programmazione commerciali e gli aggiornamenti tecnici, Carmelo De Guido ha modo di conoscere Serafino Ferruzzi altro grande imprenditore ravennate e il genero Raul Gardini al quale, alla morte del suocero,gli eredi affideranno tutte le deleghe del Gruppo. Carmelo De Guido, molto stimato dal Direttore Generale Dott. Ruggiero Martelli e dal Direttore Commerciale Dott. Ciro Urbinati con i quali nel tempo è subentrata una umana e sincera amicizia, cura il servizio Tecnico e Commerciale; istituisce in questo periodo campi sperimentali e dimostrativi; cura l’assistenza tecnica, la programmazione dell’attività di vendita e le previsioni annuali di vendita; organizza la rete commerciale coordinando tutti i suoi collaboratori di zona e gli Agenti Provinciali con o senza deposito.

Il suo profondo attaccamento alla terra d’origine lo ha indotto sempre a rifiutare proposte suggestive e gratificanti come quelle di far parte di importanti progetti in Sudafrica o nell’allora Persia, sollecitato anche da colleghi agronomi, o proposte di trasferimenti in prestigiose società concorrenti.

Nel 1972, in occasione dei venticinque anni di iscrizione all’Ordine Provinciale dei Dottori Agronomi di Bari, gli viene consegnata la medaglia d’oro per la sua intensa e proficua attività professionale.

In questa lunga stagione professionale ha sempre continuato ad avere rapporti di collaborazione e di frequentazione con la facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Bari dove molti suoi vecchi amici di studi insegnavano quali professori ordinari, uno fra tutti il prof. Gian Tommaso Scarascia Mugnozza che in questa facoltà è stato ordinario di genetica agraria, direttore dell’Istituto di agronomia generale e delle coltivazioni erbacee e, fra il 1971 e il 1979, dell’Istituto di miglioramento genetico delle piante agrarie. Dal 1970 al 1976 è stato anche preside della facoltà.

Carmelo De Guido con la sua bella famiglia, nella uggiosa mattina del 17 Marzo 1976, viene purtroppo mutilato, nella sua serena quotidianità, dalla prematura, tragica scomparsa del figlio Dino a soli 28 anni, già brillante avvocato e giovane assistente universitario della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Bari, presso la cattedra di Criminologia nell’ambito dell’Istituto di Diritto Penale diretto dall’on.prof. Renato Dell’Andro.

Il tristissimo evento lascia Carmelo, la moglie Rosetta e il secondo figlio Vito, in un comprensibile stato di irrassegnazione che segnerà profondamente la loro vita futura.

Carmelo De Guido, con il sostegno profondamente umano e amichevole di tutta la Dirigenza della Sariaf, e con quello di tutti i suoi collaboratori che gli testimoniano costantemente il loro affetto, con l’attaccamento alla Società che lo contraddistingueva, continua il suo percorso professionale contribuendo a far diventare la Sariaf con i suoi fatturati, uno dei marchi più presenti soprattutto sul territorio pugliese.

Nel 1978, la Dirigenza Sariaf consegna a Carmelo De Guido una medaglia d’oro, per il raggiungimento del ventesimo anno di anzianità come attestato di fedeltà alla Società.

Nello stesso anno, il 2 Maggio 1978, nell’ambito della XXIX Edizione della Fiera Internazionale dell’Agricoltura di Foggia, l’Ente Autonomo Fiera dell’Agricoltura di Foggia, il Consiglio Nazionale dei Dottori Agronomi e il Collegio Nazionale dei Periti Agrari, conferisce a Carmelo De Guido il Premio al Merito della Tecnica Agricola “ per la benemerita attività espletata in favore dell’Agricoltura Italiana, con coscienza professionale, competenza ed abnegazione.” A consegnare la medaglia d’oro il Presidente dell’Ente Fiera, l’on. Avv. Gustavo De Meo.

Conclude la sua esperienza lavorativa il 31 Dicembre 1980 per raggiunti limiti di età; ma la Società, in considerazione del suo rapporto di lavoro svolto sempre con zelo, dedizione e competenza, nella figura del suo Direttore Generale Dott. Ruggiero Martelli, conclude un rapporto di collaborazione e consulenza esterna onde poter conservare ad usufruire dell’esperienza e competenza del Dott. De Guido.

Carmelo De Guido continua così fino al 1985 a svolgere un’attività di coordinamento dei collaboratori commerciali nelle Puglie e zone limitrofe per favorire la felice riuscita del piano di assestamento e di espansione della Società.

Dopo il suo definitivo pensionamento, accompagnato sempre dal profondo sentimento di velata tristezza, preferisce defilarsi dalle sortite pubbliche, prediligendo, insieme a sua moglie, il suo buen retiro nella residenza estiva sui colli ostunesi, dove trascorre gran parte dell’anno insieme ai suoi cani, ai suoi gatti, agli animali da cortile ma soprattutto con la terra che , fin dalla gioventù, ha sempre amato e rispettato.

Ci lascia improvvisamente dopo una breve ma acuta malattia, nell’Ospedale di Francavilla Fontana il 10 Marzo 1994, trasferendo ai suoi cari la speranza di poter festeggiare le nozze d’oro con la sua compagna di una vita.

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