Brindisi e le Antiche Strade: Tempo di Bilanci
Continua il nostro impegno per un 2020 ricco di passione ed iniziative
avendo a cuore la nostra città ed il nostro patrimonio comune
Nuovo anno, tempo di bilanci e tempo di buoni propositi anche per la nostra Associazione che nel corso del 2019 ha consolidato alcune iniziative e ne ha realizzate di nuove, impegnata su più fronti sempre per la tutela e la valorizzazione del patrimonio archeologico e storico-artistico della Città di Brindisi.
Non si può in breve ripercorrere le tappe che hanno segnato i 12 mesi dell’anno appena trascorso; si farebbe un torto a non ricordare i tanti eventi e le iniziative portate avanti con la passione dei soci ed in collaborazione con tanti altri soggetti (Vele Aperte, Collezione Archeologica Faldetta, Lions Brindisi, Consolato Onorario di Grecia, Arcidiocesi di Brindisi, Viva la Gente, Liceo Artistico “E. De Simone”, Società di Storia Patria per la Puglia, Madera Bike Tour, Camera di Commercio di Brindisi)
Ci piace ricordare ciò che ha caratterizzato il nostro percorso per somme linee:
il “Cammino del mare” con tante iniziative per la promozione e la realizzazione dell’antica rotta da Brindisi a Gerusalemme; “Viva la gente” con la partecipazione di tantissimi giovani che hanno sperimentato l’accoglienza e la vivacità della nostra cittadina; diverse iniziative che hanno fatto splendere ancora di più i grandi nomi del nostro Paese (da Dante alla Callas) e reso omaggio alle importanti testimonianze storiche e naturali che Brindisi ha il privilegio di avere tra monumenti (come: Il Castello Alfonsino, Il tempio di San Giovanni al Sepolcro) ed il suo splendido porto (con l’adesione e la convinta partecipazione a tante attività che partono dal mare); Le attività per “Brindisi Città Francigena” con l’adesione della stessa e della nostra associazione all’Associazione Europea delle Vie Francigene(AEVF) ed al Forum regionale dei “Cammini ed Itinerari Culturali della Puglia”; l’Appia Day con le iniziative messe in campo; la Realizzazione in corso d’opera del Murales “Brindisi Crocevia di Rotte, Percorsi e Cammini; proposte ed appelli alla Regione Puglia (per la “dimenticanza” del porto di Brindisi nel cammino sino a Gerusalemme) e, in ultimo, alla Soprintendenza Archeologia della Puglia perché riporti al Museo “F.Ribezzo” i bronzi di “punta del Serrone” trasferiti per il “bomba day” in emergenza a Lecce (a proposito dovrebbero tornare il 7 gennaio, vedremo se sarà così, finalmente).
Sono tante le cose che vogliamo realizzare per questo nuovo anno e per quelli a venire, ma di questo vogliamo tacere per non guastare la sorpresa! Certo, in tempo di Epifania, vogliamo anche un po’ sognare e guadagnare per noi e per i “sapienti” che si occupano su più livelli dei nostri beni culturali un po’ di quella luce che guidò i Magi a contemplare il bambino Gesù; pensiamo, infatti, che ognuno debba sentirsi “piccolo-piccolo” davanti ai prodigi dell’arte e della storia e sentire la grande responsabilità che comporta proteggere, gestire e valorizzare tali importanti ed unici patrimoni: questo non significa che a prevalere debba essere l’autoreferenzialità della conoscenza e del ruolo, tutt’altro! un bagno di umiltà di quella che provarono i tre Magi non guasterebbe! occorre sempre ricordare (e le associazioni servono anche a questo) che, anche se talvolta i cittadini ed anche i turisti non sembrano meritare i patrimoni, sussiste il dovere da parte di chi li gestisce di informare, far conoscere e far fruire, promuovendo non una banale partecipazione dal basso, ma istituendo una adeguata relazione. Anche per questo, tornando ai desideri, ci piacerebbe trovare un po’ di queste cose nella calza della Befana di Brindisi e non solo:
- Monumenti ben tenuti (evitando lo scempio del Castello di Manfredonia) e valorizzati nel rispetto della loro storia e non pensati come meri contenitori dell’effimero;
- Musei che compiono la loro missione di rapportarsi con la comunità parlando il linguaggio di tutti, senza che la loro attrazione diventi “altro” rispetto al patrimonio presente all’interno (come nel caso del “S. Castromediano” di Lecce che ospita nel cortile macchine del futuro o set cinematografici) e senza che sia consentito impoverire sale e proporre racconti che nulla hanno di scientifico;
- Biblioteche dove la informazione e la conoscenza siano sempre alla portate di tutti, in specie per coloro cui è negato il sapere; luoghi in cui è possibile fare inclusione sociale senza che siano trasformati in teatrini e cinema;
- Professionisti della cultura muniti di sensibilità e di competenza;
- Tantissimi cittadini, in specie bambini e ragazzi e tantissimi turisti che frequentino con consapevolezza i nostri luoghi della cultura;
- Tantissimi giovani che possano offrire quanto studiato per tanti anni nel campo dei beni culturali, senza diventare volontari a vita o sfruttati per pochi spiccioli;
Forse vogliamo troppo, ma di due cose siamo certi: continueremo a vigilare, ove occorre a stimolare, se non pungolare le istituzioni perché si creino almeno i presupposti e le condizioni per bene operare; per quanto possibile faremo la nostra parte, anche positiva e propositiva in modo incondizionato e con la passione che ha informato ed informerà il nostro agire, sempre.
L'associazione
Brindisi e le Antiche Strade