Cammini di Puglia. Da Canterbury verso Gerusalemme

Giovedì 5 marzo 2020. Inizio ore 17.30 Brindisi, Sala convegni della History Digital Library

 

(Casa del Turista, lungomare Regina Margherita, 44, Brindisi)

XIII Convegno Nazionale di Studi e Ricerca Storica

 

I sessione

Durante il medioevo, forte era la motivazione a recarsi nei sacri luoghi; ci si recava nella culla della cristianità a visitare la tomba di San Pietro per proseguire ben spesso verso Gerusalemme, città percepita come centro ideale della chiesa pellegrina, e immagine della Jerusalem coelestis. Si trattava di un percorso di rinascita spirituale, non privo di pericoli, che doveva compiersi come esperienza unica. Fedeli, mercanti, guerrieri ripercorrevano le antiche strade consolari romane per giungere ai porti pugliesi, in particolare a Brindisi, ove trovare imbarco verso Terra Santa. Si trattava dell’itinerario, la via Francigena, che in Puglia ricalcava in gran parte il tracciato della via Appia Traiana. Sigerico, arcivescovo di Canterbury, nel 990 descrisse al ritorno da Roma il suo pellegrinaggio nel famoso Itinerarium, documento fondamentale per comprendere come il viaggiare fosse, in primo luogo, ricerca di sé; alla Francigena qui descritta, ponte di collegamento fra Canterbury a Roma, occorre aggiungere il prolungamento verso sud lungo un percorso che per Benevento e Canosa conduceva agli scali portuali di Puglia fra i quali primeggiava Brindisi. Ramón Muntaner (1265-1326), nella sua Crònica Catalana, riassume e definisce efficacemente il ruolo di Brindisi e del suo porto nel medioevo: «Le navi che li passano l'inverno iniziano a caricare in primavera per raggiungere Acri, portando pellegrini, olio, vino assieme a ogni sorte di granaglie e di frumento. Sicuramente è il posto meglio attrezzato per il passaggio al di là del mare fra quelli in possesso dei cristiani, situato in una terra fertile che produce in abbondanza, oltre ad essere prossimo a Roma; possiede il porto migliore del mondo, tanto che le case giungono sino al mare». Brindisi si colloca a giusto titolo come snodo fondamentale di un itinerario di grande suggestione che comprende edifici nati a servizio della francigena come ospedali, chiese, abbazie, depositi di cereali e grandi strutture di produzione agraria e pastorale. È soprattutto dall’età carolingia, in corrispondenza con un significativo aumento del pellegrinaggio oltre mare, che prende piede il fenomeno delle “copie” architettoniche con edifici quali la cappella ducale dei Particiaci, la prima San Marco di Venezia, eretta a partire dall’829 «ad eam similitudinem, quam supra Domini tumulum Hierosolumis viderat» («a somiglianza di quella sopra la tomba del Signore a Gerusalemme»). La vittoriosa prima crociata induce in tutta Europa un’ennesima ondata di edifici-copie, in alcuni casi legati a stanziamenti di ordini militari. Si datano a questo periodo alcune delle più suggestive copie occidentali del Santo Sepolcro, come quella di Brindisi, contenente in origine al suo interno un’imitazione dell’edicola del Sepolcro.  Benché le fonti parlino spesso di chiese costruite a precisa imitazione dell’Anastasis, addirittura con la ripresa delle misure esatte del santuario ierosolimitano, la copia medievale non risponde alla nostra moderna concezione di “riproduzione formale”, e si limita a una selezione di alcuni elementi architettonici considerati più significativi, sulla base di categorie concettuali e simboliche. Brindisi è inserita ufficialmente dall’Istituto Europeo degli Itinerari Culturali nell’itinerario della via Francigena, candidata a Patrimonio UNESCO col fine di rafforzare il dialogo interculturale: un progetto europeo capace di unire sempre di più le diversità, da rilanciare con «l’obiettivo di incoraggiare il maggior numero di persone a scoprire e lasciarsi coinvolgere dal patrimonio culturale dell’Europa e rafforzare il senso di appartenenza a un comune spazio europeo».

Programma

Indirizzi di saluto

Ing. Riccardo Rossi

Sindaco di Brindisi

Antonio Melcore

Associazione Brindisi. Antiche Strade

Interventi

Giuseppe Marella

Società di Storia Patria per la Puglia

Il senso della strada nei pellegrini medievali

Giuseppe Maddalena Capiferro

Società di Storia Patria per la Puglia

L’itinerario pugliese di Nikulas Saemundarson, abate del monastero benedettino di Thingeyrar

Marcello Semeraro

B rigata Amatori Storia e Arte

«Porte le escu de argent, a une croiz de or, crusele de or»: le insegne araldiche del Regno di Gerusalemme, fra realtà, pretensione e immaginazione.

Domenico Ble

Brigata Amatori Storia e Arte

Il pellegrinaggio a San Cosimo alla Macchia: fra arte e devozione

Coordina e introduce i lavori

Antonio Mario Caputo

Società di Storia Patria per la Puglia

Organizzazione

Comune di Brindisi

Società di Storia Patria per la Puglia, sezione di Brindisi

Associazione Brindisi Antiche Strade

History Digital Library, Brindisi

In_Chiostri, Brindisi

Adriatic Music Culture, Brindisi 

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