"Autonarrazione - Raccontiamoci ai tempi del Coronavirus" (di Enrica Sconosciuto)
è l'iniziativa assunta dalla comunità didattica del liceo classico "Marzolla" di Brindisi
che sulla pagina facebook va pubblicando quanto gli studenti scrivono in queste ore liberamente. A termine di pubblicazione scaduta, riportiamo per i nostri lettori lo scritto di Enrica Sconosciuto, che collabora con Mesagne.net
Caro Orazio, non avrei mai pensato-prima di oggi- di doverti scrivere dopo aver studiato una delle tue Odi. L’Ode I,4 sai, è così attuale… Quest’anno, spero ancora per poco, non potremo godere “con gratitudine” della bellezza della primavera perché ancora intrappolati in un desolante ed “aspro” inverno.
Lo spaventoso “Covid-19” tiene in casa il dotto Mecenate, ormai vecchio e saggio...e lo stolto disturbatore che ti avrebbe infastidito lungo la Via Sacra, ormai da un po’ deserta. E’ proprio vero che il tempo della natura è ciclico e quello dell’uomo di una disarmante linearità.
Ora, però, devo confessarti che l’uomo proprio con di sua noiosa linearità ha influito nel cerchio perfetto ed anche che questa esperienza sta cambiando il suo punto di vista. Sembra quasi che questo virus di origine naturale sia piombato tra gli uomini per ricordare che quelle parole, quelle azioni logore, quei modi di fare sempre uguali e quasi meccanici, quei legami e quegli attimi che quotidianamente-non- viviamo in fondo costituiscono non la semplice normalità ma la più profonda felicità.
Penso che tra tutti gli uomini che resteranno ancora sulla terra, oltre al doloroso ricordo della natura personificata in un virus che ha strappato troppe vite ed al senso di morte che ancora incombe sul nostro paese-e non solo-, rimarrà una grande, grandissima voglia di vivere...anche in inverno; una libertà e un tempo che ci sembrano dovuti e che in realtà sono il dono ed il mezzo per sentirci ancora vivi.
Torneremo a dare importanza alle giuste cose…ai rapporti umani ed a quello uomo-natura che troppo spesso dimentichiamo. Daremo nuovo peso alle parole, ai sentimenti ed al tempo che spesso sembra troppo e che invece è sempre troppo poco.
Enrica Sconosciuto, 4C