Pino Giordano adotta il Partigiano mesagnese SAMUELE DE GUIDO.
Aderendo ad una iniziativa dell'Anpi Mesagne "Eugenio Santacesaria.
La domenica delle Palme, 30 marzo del 1969, partecipai a Milano in un rassemblement della sinistra di Base della Dc, presenti Giovanni Marcora, Luigi Granelli e Piero Bassetti dell’area milanese, Giovanni Galloni del gruppo toscano, Ciriaco De Mita della Base campana ed il bresciano Mino Martinazzoli. In quell’occasione era presente Amintore Fanfani che ricopriva la carica di Presidente del Senato.
Durante la manifestazione che inneggiava a Theodore Chaikin Sorensen, colui che aveva messo le ali alle “nuove frontiere kennediane”, Giovanni Marcora sbottò nei confronti di Fanfani, dicendo che lo stesso indossava la camicia rossa del garibaldino ma che l’attività politica non era coerente. Fanfani da toscanaccio quale era rispose, ovviamente suscitando ilarità: caro Giovanni, in molti sono accorsi a Quarto per salpare verso la Sicilia con Garibaldi, solo una cosa ti sfugge perché forse la storia non ne ha parlato; quando i garibaldini sbarcarono a Marsala si accorsero che già c’era qualcuno che era presente sul territorio, pronto all’azione e con la camicia rossa”!
Subito dopo Pasqua mi incontrai con Samuele De Guido che, oltre ad essere segretario provinciale della Dc, frequentavo come amico per intrattenere rapporti con i suoi figli, in particolare Leonardo e con il nipote, il compianto Dino, e raccontavo questo aneddoto milanese.
Al solito, Samuele, con pochissime parole disse che una delle qualità migliori di Fanfani era la sintesi delle cose politiche.
Mancavano pochi giorni al 25 aprile e continuò “… vedi i partigiani sono una cosa del nord. Nella nostra Puglia ritroviamo qualche partigiano perché si trovava al Nord durante il periodo del dopo 8 settembre, ma molti di questi nostri conterranei erano della serie di quei garibaldini presenti a Marsala, citati da Fanfani”.
Non capii, molto per la verità nè riuscii a decifrare cosa volesse intendere.
Dopo molti anni, nel collazionare la sua biografia in un gruppo di lavoro venni a sapere che Samuele era stato partigiano nel Varesotto.
“ … stabilisce contatti con chi fa la guerra partigiana nel Varesotto e può anche vantarsi il merito di aver fatto nascere la Democrazia Cristiana in quel territorio. E lì ci sono in prevalenza le formazioni partigiane di Giustizia e Libertà, coordinate dal partito d’Azione.
Queste formazioni erano gruppi armati di antifascisti aggregati su base volontaria con una consistenza numerica variabile che, nel Varesotto non raggiunse mai la consistenza di vera e propria Divisione partigiana.
Nel periodo che ci riguarda, tali formazioni, svolgevano la loro azione sotto il comando generale dei Volontari della Libertà, sorto a impulso del Comitato di Liberazione Nazionale, espresso dai partiti antifascisti.
La formazione nella quale milita Samuele De Guido, si è attribuita il nome di VITTORIO GASPERINI, un bergamasco che il 10 agosto 1944 i fascisti hanno fucilato in Piazzale Loreto, a Milano, insieme ad altri 14 partigiani.
… quindi Samuele De Guido finisce in un’isola cattolica dell’arcipelago delle formazioni laiche di Giustizia e Libertà, formazione che si mantiene autonoma rispetto alle brigate a guida comunista.
Così inquadrato Samuele De Guido, come partigiano partecipa all’organizzazione di atti di sabotaggio volti ad ostacolare il trasferimento di uomini e materiali oltre il Brennero. Poi quando il 25 aprile del 1945, viene proclamata l’insurrezione generale, sempre inquadrato nella formazione Gasperini del partito d’Azione, partecipa agli scontri armati conclusivi della guerra di Liberazione.
…..e quando il Comando Alleato lo autorizza a tornarsene a casa, lo autorizza pure a circolare armato anche dopo le ore di coprifuoco. È così che può intraprendere il viaggio di ritorno a casa; ora, come dice la tessera che gli hanno rilasciato, lui è il Patriota Sottotenente De Guido Samuele, riconoscibile dal bracciale tricolore numero 1054; la tessera numero 00155 è rilasciata dal Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia – Corpo Volantari Libertà.””.
Samuele De Guido non ha mai ostentato la sua partecipazione da partigiano alla guerra di liberazione, né tanto meno c’è stato qualcuno che avesse conoscenza di tale attività. Ancora oggi non appare nelle liste ufficiali dei partigiani d’Italia.
Il 25 aprile del 2017 nell’iniziativa tenuta presso la “Di Vittorio” organizzata da Cosimo Greco, a cui è seguita la pubblicazione di un volume dal titolo “Il contributo dei meridionali alla Resistenza ed alla guerra di Liberazione” segnalai il partigiano Samuele De Guido perché potesse, da meridionale, essere inserito tra coloro che hanno attivamente partecipato alla guerra di resistenza.
In attesa, penso di fare cosa giusta, aderendo alla benemerita iniziativa lanciata dall’ANPI Mesagne, di adottare quale partigiano, il concittadino Samuele De Guido.
Pino Giordano
Per chi volesse seguire tale iniziativa dell'ANPI Mesagne sezione "Eugenio Santacesaria" questo è il link: https://www.facebook.com/hashtag/storiediquotidianaresistenza?