Messe, un articolo sulla Gazzetta del Mezzogiorno (22 giugno 1943)
Il nostro carissimo collaboratore "Il gabbiano Jonathan" che ringraziamo, ci segnala un articolo
apparso sulla Gazzetta del Mezzogiorno in data 22 giugno 1943. Il tutto è stato pubblicato un mese prima della famosa seduta del Gran Consiglio del Fascismo tenutasi il 25 luglio del 1943.
Per agevolare la lettura abbiamo ritenuto opportuno trascrivere quanto riportato dal quotidiano pugliese:
Da Mesagne per il Maresciallo Messe
Nella sua città natale, che sente tutto l’orgoglio di tanto figlio, il Maresciallo d’Italia Giovanni Messe è stato onorato in un modo intimo quanto affettuoso e solenne. Richiesto dai familiari del valoroso Maresciallo, di voler celebrare una Messa alla Madonna del Carmine, Protettrice di Mesagne, per ringraziarla d’aver protetto la preziosa vita dell’amato fratello, il rev. Dottor padre Lorenzo Cervellera, celebrava il sacro rito, e dopo, al numeroso stuolo d’amici intervenuto tra cui il Podestà cav. Semeraro, l’arciprete don Epicoco, ecc., rivolgeva parole di entusiastica ammirazione per la magnifica, eccezionale figura di Soldato di Giovanni Messe. Egli ha saputo far rivivere alcuni episodi della sua brillantissima carriera, mettendo anche in risalto la grande semplicità di lui, che forma la caratteristica più bella delle Sue splendide qualità di Comandante.
Dando lettura dello storico comunicato, l’oratore faceva l’esaltazione dei soldati dell’invitta I Armata, che, sotto la guida sicura di Giovanni Messe, hanno scritto pagine immortali di eroismo riconsacrando il diritto dell’Italia al dominio di quelle terre bagnate dal fulgido sangue vermiglio dei suoi figli migliori.
Alla semplice, austera cerimonia avevano benignamente aderito con telegramma e con lettera la Maestà del Re e Imperatore e la Santità di Pio XII.
Gazzetta del mezzogiorno 22 giugno 1943