Andromeda: proiezione del film “L’ultimo giorno del toro”

Nuovo evento speciale presso la Multisala Andromeda di Brindisi, Giovedì 22 e Venerdì 23 Ottobre, spettacoli ore 19.00 e 21.30.

Venerdì 23 Ottobre 2020 alle ore 21.30 saranno presenti in sala per un saluto il regista pugliese Alessandro Zizzo e l’attrice brindisina Lidia Cocciolo.

Acquista il tuo biglietto Online su www.andromedacinemas.it o App e scegli il posto che preferisci in totale sicurezza e senza nessun costo di prevendita! Info: 0831/546880. Costo del biglietto 5 euro.

L’ULTIMO GIORNO DEL TORO

Presentazione

Valerio Pavazzini è un ragazzo di ventinove anni con una laurea in lettere nel cassetto e un conto in banca decisamente florido grazie a un padre banchiere.

Di origini pugliesi il nostro protagonista si trasferisce a Roma, dove condivide la casa con due coinquilini affittuari e un animale domestico: Omar, Clara e Alfio, il suo pesce combattente blu.

Valerio ha una particolarità, ha il cuore a destra, una malformazione cardiaca che gli permette comunque di fare una vita regolare, regolarissima, è sano come un pesce, ma ha paura che possa venirgli un infarto da un momento all’altro, la sua vera malattia è l’ipocondria.

Essendo ricchissimo Valerio non ha bisogno di lavorare dato che vive con i soldi degli affitti delle varie case sparse per Roma che il padre ha acquistato nel corso degli anni.

Ed è proprio in una casa, la sua, che a un certo momento della sua vita Valerio si chiude.

Per quale motivo decide di chiudersi nella sua abitazione sita in viale Trastevere a Roma?

1) Avendo il cuore a rischio infarto, ciò è quello che lui sostiene, non può affaticarsi troppo e Roma è una città troppo stressante, non può reggere determinati ritmi, il suo cuore ne risentirebbe.

2) E’ laureato in lettere e non vuole ammuffire in una scuola. Non è più l’epoca dei letterati questa, il mondo fuori non ha bisogno di lui.

3) La sua ragazza: Camilla, lo lascia e sparisce. Non ha la forza di reagire, di inseguirla, di provare a riconquistarla e si chiude allora nella sua ampolla, spegnendo il cellulare per non vivere nell’illusione che lei possa chiamarlo o contattarlo tramite messaggio.

E arriva il ventuno maggio: l’ultimo giorno del toro, il giorno del suo ventinovesimo compleanno.

Per festeggiare chiede al suo grande amico Ivano di portare un po’ di fumo, si faranno una canna. Valerio però non è abituato a fumare nemmeno le sigarette e al primo tiro quindi collassa.

Rivede dopo circa sette mesi la sua Camilla che ritorna per fargli gli auguri di compleanno, ma ritrova però davanti ai suoi occhi il solito ameba-Valerio e quindi, dopo aver bevuto un caffè lo saluta mandandolo per l’ennesima volta a quel paese.

Una serie di personaggi coloreranno il mondo ovattato del nostro protagonista: dalla prostituta Vittoria, che Valerio scambia per la sua psicologa, al coinquilino del piano di sopra: Bruno, l’attore fallito che, dopo l’ennesima discussione con sua madre, si chiude nel bagno di casa Pavazzini per fuggire da un’ennesima verità, lui non è bello e talentuoso come Marcello Mastroianni e quindi non farà mai carriera nel mondo del cinema.

Poi abbiamo Lorenzo, studente fuori corso a cui Valerio dà ripetizioni, che è in uno stato di agitazione perché per colpa dei social non riesce ad essere fedele alla sua ragazza che ama da morire: “ai tempi di Leopardi e Dante una era la donna amata, uno c’aveva Silvia e l’altro Beatrice… perché Leopardi e Dante mica c’avevano facebook, instagram, tinder etc…”

Di altra natura, di carattere economico, sono invece i problemi di Enrico, divorziato e con un figlio da mantenere, una situazione che lo fa vivere in uno stato di perenne precarietà che gli impedisce di pagare per intero l’affitto a Valerio, per fortuna il nostro protagonista chiude sempre un occhio, perché ha un cuore grande, anche se ubicato a destra.

Contro la volontà del Pavazzini, Ivano, che tra i tanti lavori fa anche il pizzaiolo, decide di organizzare una festicciola per festeggiare il ventinovesimo compleanno di Valerio e sarà durante questa festa, dove gli invitati sono perlopiù amici di Ivano, che il nostro protagonista conoscerà Gloria, il sole in carne ed ossa, l’antitesi di Valerio, una ragazza che, d’estate, spesso dorme nei parchi di Roma, sulle panchine.

I poli opposti si sa, spesso si attraggono e succede che…“L’ultimo giorno del toro” è una commedia sul male di vivere, sulla paura di affrontare la vita a viso aperto, sull’incomunicabilità, sui silenzi ingoiati dalle troppe parole di un’epoca forse un po’ troppo piena di significanti privi di significato. Una commedia sulla voglia di fuggire, che spesso ci immobilizza sul divano, perché fuggire è sì un’esigenza, una necessità, ma se il mondo fuori non ha bisogno di noi, dov’è che andiamo?

Una commedia divertente e amara, sconvolgente e ferma, movimentata e piatta, con un finale fiabesco: il pesce rosso, il pesce blu e il toro.

Un film indipendente e corale con un cast artistico di alto livello professionale: Michele Morrone, Gloria Radulescu, Andrea Simonetti, David Riondino, Lidia Cocciolo, Debora Muscoso, Luigi Patti, Simone Pulcini, Angelo Argentina, Maria Sofia Palmieri, Stefania Delia Carnevali, Maristella Tamborrino, Andrea Batti, Ermenegildo Marcianti, Simona Greco, Altea Chionna, Gino Cesaria, Antonella Chiloriro, Giulio Urbano e Tommaso Lippolis.

Un film scritto e diretto da Alessandro Zizzo, direttore della fotografia Gianluca Sansevrino, scenografia di Mauro Capogrosso e Barbara Massari, trucco e costumi di Simona Lonoce, fonico di presa diretta e post - produzione audio Marco Rollo, montaggio Fabrizio Manigrasso, aiuto regia Giuseppe D’Oria, organizzatore generale Maddalena Franco.

L’Ultimo giorno del toro è un film indipendente prodotto da CORALIA PRODUZIONI con il prezioso sostegno della FRANCESCO DIVELLA S.p.A e da MONICA PICEDI BENETTINI SARTI.

Produttori Esecutivi, Rosario Altavilla e Maddalena Franco. Distribuzione indipendente Gregorio Mariggiò per cinemETIC.