Buona domenica. Appunti di un fotografo, perplesso, nel gran circo del mondo (di Giovanni Galeone)
La frequentazione dei social media spesso lascia interdetti per la superficialità che vi scorre copiosamente
o per forme di comunicazione aggressive, spie di un malessere individuale e sociale che ha radici complicate. Ma volendo, è possibile anche un utilizzo intelligente e vantaggioso dei social media, bisogna però impegnarsi a cercare letture non banali e sbrigative. Può capitare così che su Facebook, una nota domenicale di appunti grondante di spunti di riflessioni sulla contemporaneità, accompagnata da foto d’autore, diventi un appuntamento atteso e seguito da un numero crescente di lettori che poi commentano argutamente. In prossimità del centesimo appuntamento gli stessi consigliano caldamente all’autore di raccogliere le sue note in un volume da pubblicare.
Ed è così che nasce “Buona Domenica#. Appunti di un fotografo, perplesso, nel gran circo del mondo” uscito da qualche settimana per i tipi Oberon Media Editore. L’autore delle note è infatti un notissimo fotografo, Pio Tarantini, nativo di Torchiarolo, accento salentino inconfondibile, dal 1973 residente a Milano dove si è affermato come esponente autorevole della fotografia contemporanea italiana. Personalità poliedrica quella di Tarantini, docente e direttore della rivista “FC Fotografia E[È] Cultura” nella quale la fotografia funge da volano per spaziare nella letteratura, nel cinema, nella sociologia, campi peraltro proficuamente frequentati dall’autore che ha al suo attivo anche importanti mostre personali e collettive di cui alcune anche sul nostro territorio.
In questi appunti domenicali della lunghezza di un paio di cartelle, Pio Tarantini non si è limitato a tratteggiare il mondo della fotografia ma ha spaziato nella vita sociale, politica, culturale con intriganti incursioni anche nella narrativa breve, raffigurando “personaggi incerti e perplessi nel gran circo del mondo”, rispecchiando nei suoi testi luoghi ed esperienze realmente vissute. “Nella mia riflessione” ha scritto l’autore “ho cercato di superare il taglio di indignazione che nasce spontaneo dagli eventi del nostro Paese e del mondo ‒ dalle micro storie della quotidianità e della cultura ai grandi eventi nazionali e internazionali ‒ per cercare di capire un po’ di più, attraverso auto-interrogazioni, analisi, connessioni, intorno al caos e al vuoto intellettuale e morale che pare sopraffarci, non disdegnando tuttavia possibili vie d’uscita e di speranza.”
Ne viene fuori un volume molto denso, ricco di foto aggiuntive con il taglio del professionista e che racchiude un biennio di riflessioni, metafore, suggestioni che delineano una robusta capacità descrittiva sostenuta da notevole ispirazione.
E sabato 23 gennaio alle 17, in un incontro telematico sul sito di FPmag, la rivista italiana di cultura dell’immagine, Pio Tarantini sarà intervistato proprio su questa sua ultima pubblicazione reperibile attualmente presso l’editore o con acquisto on-line dalla storica libreria Hoepli di Milano. Il video dell’intervista rimarrà disponibile sul sito.
Giovanni Galeone