Definita la norma UNI per i requisiti relativi all’attività professionale del Criminalista (Attività professionali non regolamentate)

Il criminalista è quella figura professionale che si occupa di studiare archiviare e diffondere dati e indici statistici sulla criminalità.

Più in dettaglio si tratta di quella figura professionale che svolge accertamenti tecnico-giudiziari ai fini della verifica dei fatti costituenti reato e/o illecito e della scoperta del loro autore e che in qualità di esperto tecnico utilizza il sapere e le metodologie delle scienze forensi nell'ambito dell'analisi della scena del crimine, dell'analisi di traffico dati telefonici e telematici, delle analisi foniche, dell'antropometria e tratti somatici, della balistica, della dattiloscopia, della digital forensics, della geoarcheologia, della grafologia forense e delle trascrizioni.

Le statistiche criminali sono d’interesse di molti paesi oltre che essere oggetto di studio da parte di diverse organizzazioni internazionali.

Allo stato attuale, si contano diversi metodi di misurazione, tra cui questionari “porta a porta”, rilevazioni provenienti dal pronto soccorso o dalle scienze attuariali, registri della polizia o altre istituzioni di difesa sociale. Queste ultime sono le più frequenti, ma molti reati sfuggono alla rilevazione.

Anche in questo campo così specifico e tecnico la normazione fa la sua parte. È infatti grazie alla commissione Attività professionali non regolamentate che si deve la recente realizzazione della UNI 11822.

Questo documento definisce proprio i requisiti relativi all'attività professionale del Criminalista. Tali requisiti sono specificati, a partire dai compiti e attività specifiche e dall'identificazione dei relativi contenuti, in termini di conoscenze e abilità, anche al fine di identificarne chiaramente il livello di autonomia e responsabilità in coerenza con il Quadro Nazionale delle Qualificazioni (QNQ). Sono, inoltre, espressi in maniera tale da agevolare e contribuire a rendere omogenei e trasparenti, per quanto possibile, i relativi processi di valutazione della conformità.

All’interno della UNI 11822 sono riportati i seguenti riferimenti normativi:

UNI CEI EN ISO/IEC 17024 Valutazione della conformità - Requisiti generali per organismi che eseguono la certificazione di persone;

CEN Guide 14 Common policy guidance for addressing standardisation on qualification of professions and personnel.

(Fonte Uni)

La norma UNI definisce i requisiti relativi all’attività professionale del Criminalista, un esperto che si avvale di metodi scientifici e tecnologici per scoprire l’autore di un delitto attraverso l’analisi della scena del crimine. La norma prevede, in particolare, 10 profili specialistici per la figura professionale.

I profili specialistici previsti per il criminalista sono i seguenti:

Criminalista – Esperto in Analisi della Scena del Crimine;

Criminalista – Esperto in Analisi di Traffico Dati Telefonici e Telematici;

Criminalista – Esperto in Analisi Foniche;

Criminalista – Esperto in Antropometria e Tratti Somatici;

Criminalista – Esperto in Balistica;

Criminalista – Esperto in Dattiloscopia;

Criminalista – Esperto in Digital Forensics;

Criminalista – Esperto in Geoarcheologia;

Criminalista – Esperto in Grafologia Forense;

Criminalista – Esperto in Trascrizioni.

I requisiti del criminalista sono specificati, a partire dai compiti e attività specifiche e dall’identificazione dei relativi contenuti, in termini di conoscenze e abilità, anche al fine di identificarne chiaramente il livello di autonomia e responsabilità in coerenza con il Quadro Nazionale delle Qualificazioni (QNQ) e il Quadro Europeo delle Qualificazioni (EQF).

La professione del Criminalista può trarre consistenti benefici dalla definizione di requisiti condivisi in termini di conoscenze, abilità e competenze ai sensi della Legge 4/2013. Questi benefici si possono sostanziare in una maggiore certezza e garanzia nei confronti del mercato e dei consumatori finali, in una migliore riconoscibilità dei singoli professionisti e della loro qualità professionale e, non ultimo, in un utile strumento di complementarietà tra la normazione tecnica volontaria e il settore cogente.

(Fonte Confcommercio Imprese per l’Italia Professioni)

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