Memorie, torna in edicola con il numero 5-10 dell'anno III.
In questi giorni è presente in edicola il mensile “Memorie”, che riporta persone, fatti e luoghi di una cittadina del Meridione d’Italia Mesagne.
Si tratta di un gradito ritorno, considerato che questo numero è il numero 5-10 dell’anno III.
E come al solito gli articoli presenti risultato originali ed interessanti.
Una provocante introduzione viene firmata da Memores Civitate dal titolo: Le coincidenze di un amore che ha bisogno di una ratio. Non è difficile capire chi si cela dietro quella firma, la proprietà del linguaggio, la scorribanda culturale che va da Mesagne capitale della cultura 2024 al centenario della nascita di Antonio Cederna porta ad un nucleo ristretto di persone ed in ultima analisi ad un ridotto di amici che ha la sua forza propulsiva in un operatore della cultura locale.
La rivista, anche questa volta propone argomenti vari, poco noti ai mesagnesi diventa quasi una raccolta per chi non conosce appunto cose, avvenimenti e persone della nostra Mesagne.
Così correva l’anno … 1936 (XIV E.F.) di Mario Vinci ci trasporta con un sottofondo storico di quell’anno il ricordo di Giovanni Di Dio, medaglia d’oro, eroicamente caduto in Somalia e una serata al Teatro Comunale con la Compagnia dei giovani dilettanti mesagnesi che portarono in scena l’opera di Luigi Gualtieri Silvio Pellico e le sue prigioni, ovvero i Carbonari del 1821.
A seguire una ricerca fatta da Giovanni Galeone: La storia dell’avvocato giusvalorista mesagnese Cosimo Francioso, concittadino che in pochi conoscono e che ha lasciato il segno in Milano ed in Italia nel campo del lavoro per le vittorie riportate in tribunale.
Domenico Blè ci ricorda il periodo napoleonico con i famosi dipinti sigillati pronti per la partenza in Francia e menziona i quadri mesagnesi che presentano tali sigilli.
La pallacanestro a Mesagne, con la sua comparsa a Mesagne, ci viene ricordata da Giuseppe Giordano; trattasi del primissimo nucleo della Libertas che precedeva la prima squadra registrata in un campionato riconosciuto sotto la presidenza di Antonio Nitti.
Una presenza di prestigio è quella di Ermes De Mauro con gli Aspetti musicologici della Commedia, che rammenta che fra poco si concluderà l’anno dantesco, il settecentesimo dalla morte.
Altri due articoli riguardano la vita quotidiana locale di un tempo con Antonio Zullo che scrive Fichi, scartu e cutogni e la recensione del libro pubblicato da Marcello Ignone Cento giochi del mondo perduto che ha raccolto i vari giochi che hanno accompagnato da sempre i bambini e gli adolescenti del nostro Salento.
Infine una segnalazione di cronaca fatta da Tranquillino Cavallo riporta l’invio del programma #Mesagne capitale italiana della cultura 2024 con la foto di acclamazione di Matarrelli e del gruppo che ha organizzato e presentato martedì 19 ottobre il dossier della candidatura.
Memorie è uno strumento di lettura semplice nella sua presentazione ma saggiamente articolato con gli articoli che riguardano i vari campi dello scibile e della conoscenza locale. È uno sforzo che viene fatto da uno sparuto gruppo di appassionati che offre il frutto del lavoro di ricerca al modico prezzo di 0,50 cent. a numero presso le edicole mesagnesi.
Una attività culturale, questa, che dovrebbe essere sostenuta da un numero maggiore di lettori oltre che da enti ed istituzioni locali.
Erika Giordano
12.11.2021