“Quando sognare diventa una professione” di Anna Rita Pinto
Oggi è doveroso parlare della festa dei lavoratori e facendo un po’ di ricerche ho scoperto che la prima festa del lavoro, in Italia,
pare sia stata celebrata proprio in Puglia, nel 1913, ad Andria. Durante il periodo del fascismo, però, venne anticipata al 21 aprile, giorno del Natale di Roma e poi, conclusa la seconda guerra mondiale, venne riportata al primo maggio. Nel 1955 poi, Papa Pio XII, istituì nel 1° maggio anche la festa di San Giuseppe lavoratore affinché la celebrazione venisse condivisa anche dai cattolici e dalla Chiesa. Dal 1990 in poi, tutti i sindacati si unirono per organizzare a Roma, in Piazza San Giovanni, il tradizionale concertone di cui ancora oggi godiamo.
Ma facciamo un passo indietro per capire perché fu scelto proprio il primo maggio come data da celebrare. Iniziamo col dire che in tutto il mondo, tra l’Ottocento e il Novecento, i lavoratori intrapresero delle battaglie al fine di far ridurre la propria giornata lavorativa a otto ore. La prima manifestazione e quindi i primi successi delle proteste operaie, si ebbero negli Stati Uniti nella seconda metà dell’800 quando venne approvata la prima legge.
Erano i primi di maggio quando a Chicago, durante una rivolta davanti a una fabbrica di macchinari agricoli, per fermare la manifestazione la Polizia sparò sulla folla uccidendo due operai e ferendone altri. Ne seguì un’altra protesta dove, a seguito dell’esplosione di una bomba, morirono altri poliziotti e altri lavoratori. I colpevoli vennero poi condannati a morte e impiccati. Quindi al fine di commemorare quanto avvenne in quella circostanza, l’associazione internazionale dei lavoratori, detta “prima internazionale”, proclamò la festa nella data del primo maggio, stabilendo che avesse cadenza annuale. Da lì, poi, l’Associazione avanzò la richiesta per la realizzazione di provvedimenti simili anche in Europa.
Ma com’è la situazione lavorativa oggi in Italia? Da un’analisi del mercato del lavoro in Italia, svolta a marzo 2022 e redatta congiuntamente dal Ministero del Lavoro, ANPAL e la Banca d’Italia, emerge che l’occupazione dipendente continua a crescere, ma frenano i servizi. Il numero di contratti attivati è quasi tornato sul sentiero di crescita precedente alla crisi sanitaria, però soprattutto al centro nord. In particolare avanzano i comparti dell’industria, della manifattura e delle costruzioni, mentre il trend è negativo per il settore servizi, commercio, tempo libero e turismo. Tuttavia risulta stabilmente quasi azzerata la crescita dell’occupazione femminile, nonostante, ad esempio, esistano diversi incentivi per l’assunzione delle donne, soprattutto quelle considerate facenti parte delle “categorie fragili”, ovvero donne disoccupate over 50 e difficilmente ricollocabili. Se invece guardiamo il resto del mondo ci accorgiamo che ci sono ancora ben 104 Paesi dove esistono leggi che limitano il diritto al lavoro delle donne. Le donne, dunque, continuano a essere penalizzate lavorativamente e socialmente, segno che c’è ancora molto da fare.
In generale, però, almeno in Italia, i centri per l’impiego registrano che il numero delle persone disponibili al lavoro è diminuito, fenomeno che pare si sia amplificato di pari passo all’erogazione del reddito di cittadinanza, ottimo strumento nelle mani dei lavoratori in difficoltà in un periodo di fermo e pessimo per chi se ne approfitta ai danni della collettività. Per quanto riguarda invece la sicurezza sul lavoro, sempre dalla stessa indagine emerge che nel 2021 le morti bianche sono diminuite quasi del 4% rispetto all’anno precedente, ma comunque sono ancora troppe, visto che non si dovrebbe morire per lavorare. In aumento invece risultano le patologie di origine professionale denunciate, comprensive quelle relative alle infezioni da covid-19 avvenute nell’ambiente di lavoro.
Facendo poi una ricerca sulle professioni più ricercate in Italia, almeno nel prossimo futuro, spiccano sicuramente i professionisti nell’analisi della gestione commerciale, soprattutto nel settore dei beni di lusso; gli sviluppatori di applicativi web; i web social manager; l’Hacker etico-professionale, ovvero un esperto in grado di proteggere le aziende dagli attacchi di hacker; i chimici da impiegare nel settore profumeria al fine di creare nuove fragranze e i creatori di gusto, ovvero coloro che hanno il compito di creare nuovi gusti, artificiali o naturali, per i prodotti alimentari venduti da un’azienda.
A parte questi, però, esistono anche delle professioni un po’ più insolite che sono altrettanto richieste. Ad esempio l’esperto in Face Painting per bambini, che ormai non può mancare nelle feste dei compleanni dei più piccoli e pronto a disegnare sulla faccia dei nostri figli o nipoti qualche animale o super eroe oppure quelli specializzati in Body Painting per adulti; è raro infatti non vedere pancioni di donne incinte dipinti in qualche modo. Poi c’è tutto un prolifero filone legato al mondo olistico ma anche a quello degli animali. Figure ricercate sono ad esempio gli operatori nel campo ayurvedico, il consulente in Feng Shui, l’esperto in Pet teraphy con cani o cavalli, e l’agopuntore per animali.
Dunque, concludendo, se molti sono a casa a scervellarsi sul lavoro da fare e non vedono luce in fondo al tunnel, conviene puntare su tutti quei lavori legati ai servizi e ai beni di lusso, in fondo chi è disposto a far praticare l’agopuntura sul proprio cavallo o sul proprio gatto, non avrà certo necessità di fare i conti della serva per arrivare a fine mese. E chissà che talvolta ciò che ci pare più assurdo non si riveli invece la soluzione.
In fondo anche Samantha Cristoforetti da piccola sognava di fare l’astronauta e magari anche di avere una famiglia e benché per qualcuno sia stato più importante chiederle a chi avrebbe lasciato i suoi figli durante la missione nello spazio - cosa che non hanno chiesto ai suoi colleghi uomini - mi pare che abbia realizzato i suoi sogni. E di sogni, siamo certi, ve ne siano tanti per molti di noi e senza nemmeno spingersi fino allo spazio. L’importante è che a un’idea o a un sogno, segua sempre un’azione che quasi mai si sposa con l’improvvisazione ma con la preparazione, la determinazione e una buona dose di coraggio. La fortuna può aiutare una volta, mica sempre.
Quindi se qualcosa in un territorio non c’è, non è sempre perché “tanto non funzionerebbe”. Talvolta, forse, è semplicemente perché qualcuno non ha avuto il coraggio di credere sufficientemente in quell’idea per provare a lanciarla. Quindi se siete dei sognatori fate almeno in modo di diventare dei sognatori professionisti. Buon primo maggio a tutti.
Anna Rita Pinto
01 maggio 2022