“Vicini di casa” di Anna Rita Pinto

Si sa, a volte i rapporti tra vicini di casa possono non essere proprio idilliaci e quando le situazioni diventano insostenibili

i dispetti possono superare ogni tipo di fantasia. È proprio ciò che è successo a una coppia inglese che mentre era in vacanza a Cipro ha ricevuto una notifica sullo smartphone che li avvertiva che qualcuno si era intrufolato nella loro proprietà.

Collegandosi alla telecamera di sorveglianza, i due hanno visto che il proprio vicino si era recato alla loro porta con una bottiglia piena di liquido non meglio definito, svuotandola interamente dentro la cassetta delle lettere e su tutti i bidoncini dei rifiuti che la coppia aveva in giardino. Poi il vicino è tornato poco dopo e, armato di guanti e con in mano di una sostanza solida e marrone, l’ha spalmata sul cofano dell'auto bianca della vicina. Preoccupati che si trattasse di qualcosa infiammabile, i due signori in vacanza hanno allertato la figlia e il genero perché andassero a controllare e, sorpresa, quello che hanno trovato era urina e sterco di gatto.

In questo caso, le tensioni con il vicino di casa erano iniziate per un posto auto conteso, ma infinite sono le ragioni per cui tra vicini si arriva ai ferri corti, tanto che una recente sentenza della Cassazione ha chiarito il confine tra dispetti “tollerabili” e reato.

Quando un certo comportamento diventa petulante e ripetuto nel tempo e non si esaurisce in episodi isolati o addirittura si trasforma in persecutorio, può costituire reato di molestie e si rischia la condanna penale. In alcuni casi i dispetti possono integrare il reato di stalking, si parla anche di stalking condominiale, e ciò avviene quando si tratta di condotte (molestie o minacce) tali da generare uno stato di ansia e pressione psicologica della vittima che si sente perseguitata dal vicino di casa. Quando gli atti persecutori sono tali da mettere in pericolo l’incolumità di una o più persone, il giudice può disporre la misura cautelare dell’allontanamento del colpevole dall’edificio condominiale.

Però, com’è ben noto, purtroppo c’è sempre una maniera per eludere la legge e c’è chi addirittura si è preso la briga di stilare una lista, diffusa poi in rete, per infastidire un vicino fino a farlo impazzire senza infrangerla e, in alcuni casi, senza nemmeno uscire da casa. Ovviamente non staremo qui ad elencare tutto ciò che è stato scritto, giusto per non incorrere nel rischio di emulazione da parte di qualcuno, ma alcuni stratagemmi superano davvero la fantasia. Alcuni esempi: munirsi di un considerevole numero di sonagli a vento è una delle strategie per procurare stress al vicino. In questo caso bisognerà solo rilassarsi e attendere che il vento faccia il resto e se il vicino chiede di toglierli, si può far notare che nella propria casa ognuno ha il diritto di mettere le suppellettili che vuole. Idem se qualcuno volesse cantare a squarcia gola sotto la propria doccia e se pure fosse stonato non ci si potrebbe fare proprio niente. Altro escamotage è far recapitare al proprio vicino delle pizze che non ha ordinato ma bisogna assicurati che la pizzeria non possa rintracciare il numero del chiamante quando i vicini scopriranno che c'è stata un po' di confusione. Originale e anche un po’ infida è invece la soluzione di lasciare una scia di zucchero che arrivi fino alla porta del vicino e che presto attirerà formiche, api e altri amabili insetti che strisceranno sempre più numerosi all’interno della sua casa. Per gli appassionati di cucina c’è invece chi opta per cuocere pietanze dai profumi forti e fastidiosi: cavoli, rape, aglio, pesce, ecc. In questo caso basterà aprire le finestre in modo che l'olezzo di quello che si sta cucinando possa arrivare al vicino. Oppure lasciare il bucato appeso su un terrazzo comune impedendo al vicino di stendere i suoi panni. E se lui sposterà i vostri vestiti, bisognerà avere anche la faccia tosta di apparire sconvolto dal fatto che ha invaso la vostra privacy tanto da fare una sceneggiata. In ultimo c’è un’altra soluzione davvero curiosa, ovvero quella di uscire in giardino o in cortile in costume da bagno o nudi. Pensate a quante discussioni provocherà questa visione alla coppia vicina se a mostrare le proprie grazie sia una donna procace o un uomo ben dotato. Perché se ognuno nella propria casa ha il diritto di stare come gli pare, è anche vero che l’altro non è tenuto a guardare nella proprietà altrui.

Insomma abbiamo cercato di strappare un sorriso raccontando cosa è capace di fare la gente quando diventa esasperata, però sappiamo bene che talvolta le situazioni di cattivo vicinato sono davvero insostenibili tanto da spingere alcuni a gesti davvero estremi, dannosi e talvolta funesti. Basti ricordare la terribile strage di Erba. Dunque facendo tesoro dalla citazione “amatevi l’un l’altro” presa dal Vangelo secondo Giovanni, ricordiamo che a far la guerra non ci guadagna mai nessuno.

E a proposito di gente che certamente non ama il prossimo, ricordiamo che questa è la settimana in cui il 25 novembre si celebra la giornata contro la violenza di genere e, a fronte dei tantissimi femminicidi che continuano a consumarsi nel mondo, proprio in questi giorni possiamo almeno gioire dell’arresto a Roma di Giandavide De Pau, ex autista del boss Michele Senese e ora sospettato dell’omicidio di tre donne, due escort cinesi e una trans colombiana e dell’altro in Pakistan di Shabbar Abbas, per l'omicidio di Saman, la figlia 18enne scomparsa da Novellara (Reggio Emilia) la notte del 30 aprile 2021 dopo che aveva rifiutato un matrimonio combinato.

Anna Rita Pinto

21.11.2022

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