L'orchestra dell Verdi diretta dal maestro Miceli per le Nazioni Unite

“Brindisi for the United Nations” è il titolo del concerto in programma domenica 26 febbraio nel Nuovo Teatro Verdi di Brindisi, con inizio alle ore 20.

Un incontro di condivisione e di amicizia nel segno della musica tra la città, il teatro e la base delle Nazioni Unite di Brindisi, affidato all’arte e alle note dell’Orchestra del Nuovo Teatro Verdi, per la direzione di Stefano Miceli. Il concerto è infatti inserito nel programma della visita al Centro Servizi Globale delle Nazioni Unite di Brindisi del Sotto-Segretario Generale ONU per il Supporto Operativo, Atul Khare, e del Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite, Ambasciatore Maurizio Massari.

L’Orchestra della città torna in scena per la speciale occasione a più di un mese dal suo debutto ufficiale e segna il secondo appuntamento della stagione sinfonica. Disponibili posti di secondo settore di platea, con ingresso gratuito previa prenotazione sulla piattaforma Eventbrite alla pagina rebrand.ly/ConcertoONU.

L’Orchestra del Nuovo Teatro Verdi, compagine giovanile residente tra le novità introdotte dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione, si incammina nel vivo della stagione sinfonica dopo il concerto di Capodanno e incontra il suo pubblico e quello dei funzionari ONU e delle loro famiglie, le autorità civili e militari oltre ai due esponenti di vertice delle Nazioni Unite che saranno presenti in sala. Al centro della serata un programma di grande respiro, vitalità ed energia, che integra il repertorio sinfonico con quello operistico, con musiche di Giuseppe Martucci, Wolfgang Amadeus Mozart, Gioachino Rossini ed Ennio Morricone. A Stefano Miceli, che nel 2020 aveva già diretto a New York in occasione delle celebrazioni per il 75° anniversario delle Nazioni Unite, il compito degli onori di casa nella doppia veste di direttore d’orchestra e presidente della Fondazione.

«Il legame di Brindisi con le Nazioni Unite ha radici forti - ha detto il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi -, una lunga storia che testimonia la vocazione della città all’accoglienza e alla pace. La visita del Sotto-Segretario Generale Atul Khare e dell’Ambasciatore Maurizio Massari, ci onora e il concerto della giovane orchestra del Nuovo Teatro Verdi fa parte del programma di benvenuto che abbiamo dedicato loro, ma è anche un momento culturale per la città perché insieme a tutta la comunità condividiamo l’orgoglio di ospitare a Brindisi la base logistica delle Nazioni Unite UNGSC, un’eccellenza a supporto delle operazioni umanitarie di pace in tutto il mondo».

«Le Nazioni Unite sono una comunità nella comunità - ha sottolineato il maestro Miceli - ma mi piace pensare che Brindisi congiunga queste due appartenenze in un’unica espressione culturale e sociale. Nel concerto il pubblico, assieme alla musica, sarà un esempio del messaggio che vogliamo diffondere. Ringrazio la direttrice della sede ONU di Brindisi, Giovanna Ceglie, per aver voluto inserire un concerto della nostra orchestra nel programma di visita istituzionale delle alte rappresentanze ospiti. La considero una straordinaria opportunità per rappresentare la novità e il talento musicale del nostro territorio».

La musica torna protagonista per sottolineare l’importanza del Centro Servizi Globale delle Nazioni Unite di Brindisi, per il suo fondamentale supporto nelle operazioni di “Peacekeeping” e delle complesse emergenze mondiali. Prima base logistica permanente delle Nazioni Unite istituita nel ’94, oggi l’UNGSC è centro operativo globale per tutti i servizi tecnologici, ambientali, ingegneristici e di logistica integrata. Il Centro oggi guarda a nuove prospettive e ad un potenziamento del suo ruolo di pilastro a servizio della pace, in linea con l’Agenda di riforma del Segretario Generale. Il desiderio della comunità ONU di Brindisi di sentirsi parte integrante del territorio che da ormai quasi trenta anni la ospita, si concretizza nella partecipazione e promozione della sua offerta culturale.

Un viaggio originale nelle corti dell’Ottocento e nella tradizione dei grandi compositori del secolo scorso: un balzo nel tempo sulle tracce del genio e, insieme, un quadro di memorabili evocazioni sul limitare della musica, come quella di Giuseppe Martucci con il suo “Notturno per orchestra op. 70”, originariamente composto per pianoforte, poi orchestrato, nel quale è possibile riconoscere lo stile della musica romantica contemporanea di fine Ottocento. Martucci fu l’unico, tra i musicisti dell’Ottocento, a non dedicarsi mai al melodramma per concentrarsi sulla musica per pianoforte, da camera e sinfonica e traendo ispirazione dai grandi compositori tedeschi. La locandina del concerto procede con l’ouverture da “Le nozze di Figaro”, capolavoro tra i più rappresentativi di Wolfgang Amadeus Mozart: fin dalle primissime battute, il Salisburghese imprime alla sua musica un ritmo serratissimo, esuberante, irresistibile e quel vorticoso brulichio di quartine degli archi trascina in un attimo nella folle journée di Figaro e compagni. Nel 1813 Gioachino Rossini scrisse l’opera comica “Il Signor Bruschino” ma la messinscena fu un vero insuccesso. Si disse perfino che Rossini avesse scritto di proposito una partitura piena di stravaganze per vendicarsi dell’impresario che gli aveva fornito un libretto impossibile da musicare. Di certo, il pubblico rimase interdetto per una ‘novità’ introdotta nella Sinfonia: i violini diventano strumenti percussivi con gli archetti che battono a tempo «sui coperchi di latta degli arganti», ovvero sui supporti metallici delle candele. L’espediente, dettato da una precisa volontà ritmica, fu interpretato all’epoca come una burla nei confronti del pubblico. In chiusura di concerto un omaggio a Ennio Morricone.

 

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