“La mamma è sempre la mamma” di Anna Rita Pinto

“La mamma è sempre la mamma” è la frase più ricorrente che da sempre ascoltiamo e pronunciamo.

Non che il padre non abbia la stessa importanza, ce l’ha e come, però, appunto, “la mamma è sempre la mamma”. Mamma è la prima parola che pronunciamo ma anche quella che invochiamo d’istinto nei momenti di pericolo. Forse, semplicemente, perché siamo carne della sua carne e questo non è un dettaglio da poco.

Poi non è vero che son tutte belle e brave le mamme del mondo, di pessime ve ne sono e come. Sono quelle che di materno non hanno nulla perché generare un figlio è una cosa, essere madri è un’altra: le perfide, le violente, le ricattatrici, le anaffettive, le abusanti, le assassine. E poi, ancora, quelle fragili e incapaci di proteggere se stesse e i loro figli, tanto da permettere a uomini sbagliati, deviati e violenti di entrare nelle loro vite mettendo in pericolo l’equilibrio e la vita della famiglia.

Ma oggi, nel giorno della fesya della mamma, preferiamo ricordare tutte quelle madri che meritano di essere definite tali: quelle naturali alle quali dobbiamo la nascita e la realizzazione delle nostre vite;  quelle mancate con uno senso di maternità innato più di quanto non ne abbiano altre che di figli ne sfornano in continuazione; le madri adottive capaci di amare i figli più di quanto abbiano potuto o voluto fare le madri naturali; le madri temporanee, che accettano di crescere i figli in affido sapendo che, presto o tardi, torneranno alle loro famiglie d’origine; quelle surrogate che, nei paesi dov’è legale, hanno deciso di intraprendere e portare a termine una gravidanza per conto di persone che, per un qualsiasi motivo, non sono in grado di concepire o avere figli; le madri coraggio che per salvare i propri figli dal peggio sono disposte anche a denunciarli; le madri sacrificio disposte a fare qualunque lavoro, anche il più umile, per assicurare un tetto e un pasto alla prole; le madri sole che i figli li crescono da sole; le madri orfane che hanno dovuto sopravvivere al dolore di una perdita di un figlio; le madri malate o anziane, spesso parcheggiate nella solitudine delle loro vite e le madri che non ci sono più, che continueranno a rimanere tali nel ricordo e nel cuore di chi resta.

A tutte loro va l’augurio per questa festa della mamma che celebra tutte queste donne in onore della maternità e dell'influenza sociale che hanno. Perché “la mamma è sempre la mamma”, a qualsiasi età. Finché avremo la fortuna di averle ricordiamo di abbracciarle, è gratis e sarà il ringraziamento più sincero che potremo offrire loro.

Anna Rita Pinto

14.5.2023

 

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