Vigilia dell’Immacolata: inizia il Natale (A.P.)

(A.P.) Nella mia Mesagne il Natale comincia dell’Immacolata e dal pomeriggio della vigilia, ancora oggi,

soprattutto se ci sono i bambini, si prendono gli scatoli dalla soffitta con l’albero e tutti gli addobbi natalizi. La sera ci sono le pettole, piatto tradizionale nostrano.

Ti la ‘MMaculata, la prima pittulata, recitavano i nostri nonni, e la tradizione delle pettole è rimasta intatta nel corso degli anni.

Le pettole, secondo una vecchia leggenda pare che siano nate a Taranto, dove il Natale inizia il 22 novembre il giorno di Santa Cecilia, che viene festeggiata al suono delle varie bande che intonano le pastorali.

Si racconta che una massaia tarantina per ascoltare le bande musicali e gli zampognari che suonavano, alle quattro del mattino, scese in strada dimenticando che l’impasto che aveva preparato per il pane stava lievitando. Al suo ritorno, la pasta era talmente lievitata che sarebbe stato impossibile preparare il pane. La donna non si erse d’animo e non volendo sprecare l’impasto, lo trasformò in palline che, una volta fritte nell’olio bollente, si gonfiarono e dorarono, dando vita alle pettole

Le ricette per fare il tutto sono moltissime perché chi più, chi meno ha cercato di migliorare e/o personalizzare il prodotto con l’aggiunta nell’impasto di rape, peperoncino, olive, acciughe, cavoli, ampasciuli.

A seguire riportiamo la ricetta base più utilizzata:

  • 500 grammi di farina
  • 380 millilitri di acqua tiepida
  • 10 grammi di lievito di birra fresco
  • 2 cucchiaini di sale fino (circa 4 grammi)
  • Olio di semi per friggere (girasole o arachide)
  1. In una ciotola capiente, mescolare la farina con il lievito di birra fresco sbriciolato.
  2. Aggiungere gradualmente l’acqua tiepida, mescolando fino ad assorbimento completo.
  3. Aggiungere il sale e continuare a impastare fino a ottenere un composto omogeneo e leggermente appiccicoso.
  4. Coprire la ciotola con pellicola trasparente e lasciare lievitare in un luogo caldo per circa 2 ore, fino a che l’impasto non abbia triplicato di volume.
  5. Scaldare abbondante olio di semi in una pentola e portarlo a una temperatura di 170-180°C.
  6. Con l’aiuto di due cucchiai, prelevare piccole porzioni di impasto e farle scivolare nell’olio caldo, cercando di formare delle palline.
  7. Friggere le pettole fino a che non diventano dorate e gonfie, quindi scolarle e adagiarle su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso.
  8. Servire le pettole calde

E nelle giornata dicembrine un bicchiere di vino non guasta.

7 dicembre 2023

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