“Tradizioni d’inizio anno” - di Anna Rita Pinto

Come promesso nel precedente articolo “Il Capodanno festeggiato in giorni diversi”,

in cui abbiamo raccontato dei Paesi in cui la ricorrenza si festeggia in data diverse dall’1 gennaio, ora curioseremo su alcune usanze, che noi definiremmo stranezze, che vengono praticate in giro per il mondo in questa occasione.

In Grecia, dove quel giorno si festeggia San Basilio – e non San Silvestro – la particolarità è che, una volta superata la soglia di casa, ogni ospite deve rompere un melograno gettandolo per terra: più chicchi si spargono sul pavimento, più fortuna avranno i padroni di casa nell’anno che verrà. In Germania si brinda con una bevanda a base di vino rosso, spezie, bucce d’arancia e rum che prende il nome di Feuerzangenbowle.

In Danimarca durante tutto l’anno le famiglie conservano tutte le stoviglie inutilizzate, per poi romperle contro le porte di amici e parenti in segno di buon auspicio, proprio durante la notte di Capodanno. Dopo aver bevuto una quantità considerevole di birra, i finlandesi invece sono soliti bruciare in parte le lattine, facendole deformare con il calore. La combustione viene dunque arrestata gettando i frammenti in acqua fredda e, a secondo della forgia assunta dalla lattina, viene predetto il futuro: se la forma è, per esempio, circolare significa che un matrimonio è nell’aria.

Nel Regno Unito Capodanno è tempo di giochi: la frutta secca viene immersa in un liquore infiammato e va pescata con le mani, si mangia una mela sospesa a un filo e si salta in un cerchio formato da 13 candele rosse cercando di non spegnerne nessuna.

Negli Stati Uniti grande protagonista è lo zabaione a base di brandy, miele, uova e spezie. In diversi paesi del Centro America e in Spagna si è soliti mangiare 12 acini di uva nei 12 secondi che precedono lo scoccare della mezzanotte. In Argentina nella notte del 31, i vecchi documenti vengono strappati e lanciati dalle finestre.

Nelle Filippine è buona norma portare in tavola 12 frutti di forma tondeggiante che simboleggiano le monete e quindi la prosperità. In Colombia le persone che desiderano un anno ricco di viaggi, allo scoccare dell’1 gennaio prendono la loro valigia (vuota) e fanno una passeggiata attorno all’isolato.  Usanza ancor più strana e un po’ macabra la troviamo in Cile, dove molte famiglie usano passare la notte in compagnia dei propri cari deceduti, dormendo per la notte tra 31 dicembre e l’1 gennaio in un cimitero.

In Thailandia, dove il Capodanno si festeggia in aprile, si organizzano le docce portafortuna, aspettando per le strade di essere annaffiati dal getto di una proboscide di elefante. Anche in Nepal si festeggia a metà aprile e in questa occasione i fedeli si praticano il piercing sacro sulla lingua, in segno di sacrificio verso il dio Shiva.

In Estonia è consuetudine invece mangiare per ben 7 volte durante l’ultimo giorno dell’anno per assicurare l’abbondanza nel futuro. In Russia Capodanno è il giorno di Ded Moroz, Nonno Gelo, che, accompagnato dalla nipote Sneguročka, la Fanciulla di Neve, porta i suoi doni ai bambini. Infine in Siberia, a mezzanotte, la tradizione vuole che si salti nei laghi ghiacciati in sella ad un tronco d’albero.

Qui in Italia, invece, soprattutto chi è stato coinvolto in un cenone a casa di parenti, al massimo si tufferà sul divano per assecondare una lentissima digestione che durerà fino al giorno dell’Epifania.

Anna Rita Pinto – 01.01.24

 

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