“La conoscenza può salvare” - di Anna Rita Pinto

Le sempre più frequenti morti improvvise di cui la cronaca ci informa,

spesso sono riconducibili a casi di infarto, la principale causa di morte nel nostro Paese o di aneurisma. Questo articolo ha lo scopo di sintetizzare quei sintomi che, troppo spesso, vengono sottovalutati per mancanza di conoscenza. Riconoscerli può darci la possibilità di avvisare tempestivamente il 118 e di salvare noi e gli altri.

“Infarto” è un termine che in medicina indica un insufficiente afflusso di sangue ad un qualsiasi organo, non necessariamente il cuore, esistono infatti infarti intestinali e polmonari, ad esempio, ma anche l’infarto del cervello, che siamo abituati a chiamare ictus. In questo articolo parleremo di quello del miocardio.

Infarto del miocardio: è una patologia acuta che si manifesta in tutta la sua gravità nel momento in cui il cuore non riceve più ossigeno, in seguito a una stenosi o a un'occlusione delle arterie coronariche e alla formazione di placche aterosclerotiche. Se l'area colpita è molto ampia può subentrare il decesso, mentre se tale estensione è limitata soltanto ad alcune porzioni, il cuore mantiene parzialmente le sue funzioni.

Le principali cause: cattiva alimentazione, sedentarietà e una scarsa attività fisica.

I sintomi più comuni: malessere generalizzato, astenia muscolare, episodi ricorrenti di dolore toracico sotto sforzo, dolore al braccio sinistro (che si può propagare fino al polso e alla mano, con particolare intensità a livello del gomito); alla spalla sinistra; al collo che mostra anche rigidità muscolare; alla gola e talvolta al cavo orale, con particolare intensità sulla mandibola e sulle arcate dentarie analogamente al mal di denti; dolore al petto come una progressiva tensione sullo sterno; intenso dolore toracico localizzato in sede retrosternale che insorge improvvisamente, con violenza, e che persiste per un tempo variabile e che non si attenua neppure a riposo - la spiccata lateralità sinistra di tutte queste manifestazioni deve mettere in allarme il paziente: anche se l'intensità del dolore non è troppo intensa e si potrebbe attribuire a un malessere generale, in realtà potrebbe aggravarsi in qualche ora -; dolore allo stomaco (non è crampiforme, ma continuo e profondo) con nausea e vomito; possibili spasmi gastrici accompagnati da intensa sensazione di acidità e bruciore di stomaco; dolore localizzato alla bocca dello stomaco insieme a dolore sordo e gravativo alla parte alta dell'addome, avvertiti anche lontano dai pasti; respirazione difficile, solitamente accompagnata dalla fame d'aria; battito cardiaco più accelerato accompagnata da sensazione di tuffo al cuore; sudorazione fredda e brividi, se associati a oppressione toracica, palpitazioni, pallore del volto, dispnea, nausea e vomito; stato confusionale e angoscia.

I falsi allarmi: formicolio a braccia e mani; iperventilazione; fibrillazione; variazioni della pressione.

Non esistono evidenze cliniche per cui questi segnali possano rappresentare un infarto in corso, molto spesso alcuni di questi sono riconducibili a un più probabile stato di ansia.

Nel prossimo articolo tratteremo i sintomi dell’aneurisma.

Anna Rita Pinto – 03.01.24

 

 

 

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