“Aneurisma come riconoscerlo” - di Anna Rita Pinto
Per concludere il tema “La conoscenza può salvare” a cui abbiamo dato il via nel precedente articolo
dove abbiamo descritto i sintomi per riconoscere un principio d’infarto, qui parleremo di un’altra situazione che potrebbe coglierci impreparati e per la quale è necessario comprenderne i segnali di allarme: l’aneurisma. Anche questa volta ricordiamo che questo articolo ha lo scopo di sintetizzare quei sintomi che, troppo spesso, vengono sottovalutati per mancanza di conoscenza. Riconoscerli può darci la possibilità di avvisare tempestivamente il 118 e di salvare noi e gli altri.
L’aneurisma: è la dilatazione, permanente e anomala, della parete di una arteria, di una vena oppure del cuore. Una dilatazione dovuta ad un indebolimento della parete imputabile a un trauma o ad una alterazione di natura patologica. Il più delle volte ad essere colpita è una arteria. La parete colpita dall’aneurisma si dilata fino a raggiungere l’aspetto di una piccola pallina. Quando la dilatazione è eccessiva, la parete si rompe e dà adito a una emorragia importante.
Le principali cause: riconducibili ai principali fattori di rischio cardiovascolare, tra cui l’ipertensione arteriosa; l’ipercolesterolemia; il diabete mellito; il fumo; l’obesità e la familiarità per malattie cardiovascolari. Sono inoltre riconosciuti altri fattori di rischio, tra cui gli elevati valori di trigliceridi; i bassi valori di colesterolo HDL; la sedentarietà; lo stress; l’aumento degli indici di infiammazione e l’alterazione dei parametri della coagulazione. Il soggetto tipico più a rischio è solitamente una persona di età superiore ai 60 anni, quando l'aneurisma insorge in soggetti più giovani questo dipende da eventuali difetti congeniti.
I sintomi più comuni per riconoscerlo: la formazione di un aneurisma può compiersi lungo un arco di tempo prolungato, anni, senza che ci sia inizialmente rischio di rottura. Può accadere che, nella valutazione di altre condizioni patologie, nell’ambito di indagini ecografiche emerga la presenza di un aneurisma. Solitamente il primo segnale è dato dalla improvvisa comparsa di un dolore violento nella sede colpita o disturbi d’organo o locali dovuti alla compressione delle strutture circostanti. Altri sintomi associati alla rapida espansione o alla rottura di un aneurisma sono: sudorazione importante; tachicardia; nausea e vomito; vertigini; svenimento; ipotensione. Data la natura prevalentemente asintomatica di questa patologia, che di riflesso manifesta sintomi solo quando si ha estrema criticità, risulta fondamentale adottare un approccio preventivo.
Aneurisma dell'aorta addominale: perdita di appetito; intenso dolore addominale o alla parte bassa della schiena, che si estende all'inguine o alle gambe. Aneurisma toracico: dolore improvviso al petto; raucedine; tosse persistente e difficoltà a deglutire. Aneurisma popliteo: sensazione di pulsazione o di gonfiore direttamente dietro al ginocchio. Aneurisma cerebrale: violento mal di testa associato a dolore irradiato al collo, di solito caratterizzato dalla copresenza da disturbi visivi, nausea e/o vomito; perdita di coscienza ecc. Tutti questi sintomi sono sempre da considerare di estrema emergenza.
La diagnosi di aneurisma viene confermata dall’esame Doppler delle arterie, che è in grado di determinare il diametro della parete, le dimensioni e l’estensione dell’eventuale aneurisma e la sua forma.
Anna Rita Pinto – 03.01.24