Michele Gambino presenta "Andreotti - Il Papa nero"


E’ previsto per sabato 5 ottobre a partire dalle ore 18 il secondo appuntamento autunnale della rassegna bibliografica “Incontro con l’Autore” promossa dall’Amministrazione Comunale - Assessorato alla Cultura Città di Mesagne - e dalla Libreria Lettera 22.
 Ospiti, nei locali del frantoio semi-ipogeo di via Santacesaria, lo scrittore Michele Gambino e Teresa Nacci, docente di letteratura italiana presso il Liceo Scientifico “Fermi- Monticelli” di Brindisi che presenteranno l’ultima fatica del giornalista siciliano, “Andreotti.

Il papa nero. Antibiografia del divo Giulio”, Manni editore. 

Dal secondo dopoguerra all’era Berlusconi, Michele Gambino traccia un profilo del personaggio in larga parte inedito ricostruendone, oltre alle vicende giudiziarie e storiche, la psicologia, la religiosità, i sentimenti e le pulsioni celate dietro una maschera di cera. 
Giulio Andreotti è il personaggio più longevo della storia italiana e al tempo stesso il più controverso, “ l’unico politico di statura nazionale di cui sono stati accertati i rapporti con la mafia almeno fino al 1980 ” scrive Gambino commentando i documenti. 
Da Sindona a Moro, da Pecorelli a Dalla Chiesa, dai militari golpisti a Licio Gelli, dai palazzinari romani ai mafiosi siciliani, l’intera vita di Andreotti è costellata da misteri, circondata da nemici perbene e da amici impensabili.
La vita del divo Giulio è stata costantemente illuminata dai riflettori, i suoi motti appartengono al lessico corrente degli italiani, eppure non è esistito nel Paese un altro uomo così insondabile e irrimediabilmente distante dai suoi simili.

Michele Gambino è autore di numerosi libri dedicati soprattutto alla politica, il suo lavoro è sempre stato incentrato sul giornalismo d’inchiesta, attraversando temi che spaziano dalla mafia alla massoneria, dalla corruzione della politica italiana alla guerra in Jugoslavia. 
Ha iniziato a lavorare giovanissimo al “Giornale del Sud” di Catania, nel periodo in cui era diretto da Giuseppe Fava. 
Con il suo direttore ha condiviso l’esperienza del quotidiano antimafia, proseguendola ne “I Siciliani” nel 1982. 
E’ stato l’inviato di punta e il condirettore del settimanale “Avvenimenti”; nel 1996 ha vinto il premio “Ilaria Alpi” per i suoi reportage dall’Afghanistan.
Ha vinto il premio “Pagina” con un racconto ambientato nella Sarajevo sotto assedio dei serbi


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